Difficoltà nella letto-scrittura

Salve,
sono mamma di un bambino di 6 anni che da solo 4 gg frequenta la prima elementare.
Premetto che nei tre anni della scuola d'infanzia ha mostrato grandi abilità nel disegno e nel linguaggio.
La maestra della materna parla di mio figlio come di un bambino che ha sempre partecipato con attenzione e senza mai mostratre fatica a tutte le attività.
Nonostante le affermazioni della Sua maestra della materna io sono molto preoccupata perchè noto in lui grande difficoltà nella lettura.
Pur riconoscendo tutte le lettere quando si tratta di unilrle spesso non riesce ed inventa la parola o, se deve scrivere omette una lettera all'interno della parola stessa o dice una lettera a posto di un'altra.
Quando capisce di aver sbagliato si innervosisce e perde la concentrazione perchè si sente incapace, lui che finora è stato sempre lodato per le sue capacità.
Aggiungo, inoltre, e mi costa dirlo, che mi sento tanto in colpa!!!!!!!!
Forse, infatti, il problema sono anche io che tendo a stressarlo TROPPO nel tentativo di comprendere realmente la problematica e sottoponendolo ad ore ed ore di stress con la speranza che le mie paure siano solo frutto della mia fantasia.
Creo un clima di tensione generale in famiglia che non fa chiaramente bene a nessuno.
Ammetto di essere una persona molto insicura e con scarsa autostima e quindi l'idea di avere un figlio con un"problemino" mi fa sentire come aver commesso l'ennesimo errore nella vita.
Vi chiedo aiuto! Vorrei comprendere se è il caso di preoccuparmi, se può trattarsi di DSA e come mi devo comportare.
Con l'occasione ringrazio anticipatamente e resto in attesa di una Vs cortese risposta.
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Dr.ssa Esmeralda Balistreri Psicologo 2
Carissima mamma,
da quanto riporta è bene scindere due aree distinte da approfondire: da un lato sono presenti difficoltà nel vivere in maniera serena l'ingresso di suo figlio nella scuola primaria da non sottovalutare poiché, da quanto lei riporta interferiscono in modo significativo sul benessere della famiglia (nonché potrebbe sul comportamento del bambino!); dall'altro, è troppo presto per poter parlare di DSA (non ci sarebbero ancora i criteri legati sia all'età che alla scolarità) ed eventuali difficoltà nella letto-scrittura possono essere anticipate nonché prevenute monitorandone lo sviluppo (è possibile già da adesso). Cosa fare ora? Chiedere una consulenza completa e avere tutte le informazioni e strategie necessarie! E' perfettamente in tempo per trovare una soluzione e prevenire futuri problemi che probabilmente nel tempo saranno un po' più complicati da risolvere. Se desidera, non esiti a contattarmi.
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Utente
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Gentilissima Dott.ssa Balistreri,

La ringrazio per la celere risposta.
Approfitto della Sua disponibilità per chiederle in che modo le eventuali difficoltà nella letto-scrittura possono essere anticipate e/o prevenute.
Chi è la figura di riferimento a cui dovrei rivolgermi per chiedere una consulenza ed avere tutte le strategie necessarie per la risoluzione del problema?
Rinnovo i miei ringraziamenti e spero in una cortese risposta
Buona giornata
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Dr.ssa Giulia Baldini Psicologo, Psicoterapeuta 19 1
Gentile Utente,
come dice lei stessa suo figlio ha cominciato la scuola da pochi giorni per cui mi sembra prematuro allarmarsi per un disturbo della lettura. Quello che posso consigliarle è di trasmettere un senso di tranquillità e di curiosità a suo figlio nell'affrontare la sua prima esperienza scolastica, senza stress per entrambi.
Se dopo qualche mese nota delle difficoltà nell'acquisizione della lettura è possibile, confrontandosi anche con la scuola, richiedere una valutazione ad uno specialista per identificare un'eventuale problematicità. Una diagnosi ufficiale di dislessia può essere fatta a partire dalla fine della seconda elementare, per permettere al bambino di completare le tappe scolastiche necessarie per acquisire l'abilità.
Nel frattempo le posso consigliare di contattare uno psicologo/psicoterapeuta della sua zona per affrontare insieme queste sue preoccupazioni ed insicurezze.

Un caro saluto

Dott.ssa Giulia Baldini

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Dr.ssa Esmeralda Balistreri Psicologo 2

Eccomi! Ci tengo a rassicurarla sul fatto che lei non è sola e che sicuramente troverà un giusto supporto anche da parte della scuola. Ad esempio, come previsto dalle normative  in vigore (vedi L.170/2010 e successivi DM), gli insegnanti hanno il compito di monitorare lo sviluppo dei bambini e segnalare eventuali aree di debolezza (nonché intervenire). Un consulto con uno psicologo/neuropsicologo (meglio se dell’età evolutiva), oltre a darle tutte le info del caso specifico, sarà utile a valutare insieme a lei il suo stato di preoccupazione legato alla situazione e a indirizzarla eventualmente verso il percorso più utile. Come dicevo, le problematiche vanno scisse. 

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Utente
Utente
Buongiorno,

ringrazio tutte Voi per i consigli utili.
Cercherò di vivere le situazioni in maniera più rilassata e contatterò uno psicoterapeuta per risolvere le mie paure/insicurezze.
Vi aggiornerò nei prossimi mesi spaerando di poterVi dare notizie positive.
Grazie per il contributo enorme che fornite.
Buona giornata