Studente fuori sede e se mi sento male?
Buongiorno a tutti. Ho bisogno di un vostro consiglio. Sono una studentessa che deve intraprendere la laurea magistrale a Roma o ad Aversa, città che distano circa 3 ore da casa mia. In realtà sono più propensa per Roma ma tale scelta mi sta portando a riflettere molto. Trasferirmi a Roma significherebbe abbandonare la mia casa, i miei genitori, il mio fidanzato e ciò mi rattrista in quanto ho paura di non abituarmi alla nuova vita. Inoltre, spesso ho paura di sentirmi male quando sono sola, ad esempio come un giramento di testa, ed essendo sola non saprei a chi chiedere aiuto. Per tale motivo, sto pensando che nel caso in cui andrò a Roma vorrei andare a vivere dalle suore, probabilmente mi sentirei meno sola. Non vorrei che queste paure mi allontanassero dal sogno di proseguire gli studi a Roma, in quanto sono anni che desidero di studiare lì perché quella magistrale si avvicina moltissimo a ciò che vorrei fosse il mio lavoro. C'è una parte di me che vorrebbe dimenticare tutte queste paure e partire per non avere poi in futuro il rimorso di non aver realizzato più quel sogno, dall'altra parte invece, c'è una me che mi frena, mi blocca e mi fa sentire priva di coraggio e volontà di intraprendere un nuovo percorso. Cosa posso fare per abbandonare queste paure?
Grazie.
Grazie.
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Carissima, è comprensibile la sua paura del distacco, per quanto è giovane e sana e problemi non risulta che ce ne siano.. se sente che il salto è troppo grande per Lei ora, potrebbe appunto andare dalle Suore il primo anno, così si inserisce , conosce altre ragazze con cui può uscire, andare al Cinema, all'Università, alla conquista graduale di Roma, successivamente è possibile prendere anche in considerazione l'idea di prendere casa con altre ragazze per dividere le spese e per .. allegria.. L'importante è che le sue paure non frenino i suoi sogni ed i suoi progetti.. è un cambiamento ed i cambiamenti fanno paura.. bisogna però avere coraggio di crescere e .. osare.. "Alzare le vele " per non rimpiangere di aver barattato il divenire, con la piatta quotidianità..
Perciò coraggio,..ci riscriva , così le facciamo compagnia.. !
Perciò coraggio,..ci riscriva , così le facciamo compagnia.. !
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Utente
Gentilissima Dottoressa,
la ringrazio infinitamente per il suo consiglio, grazie al quale sto cercando di ragionare meglio sulla mia scelta e su queste paure che mi frenano e che mi rimbombano nella mente. Ha ragione in quanto il cambiamento mi spaventa moltissimo anche perché ho un bellissimo legame con i miei genitori ed è per questo che ho paura che quel "cordone ombelicale" che mi lega così tanto a loro si spezzi per sempre. Spesso penso che dovrei lanciarmi in questa nuova esperienza senza pensare alle conseguenze e a cosa essa può portare, ma dall'altra parte ci sono le paure che prevalgono. Inoltre, abito in un piccolo paesino ed è anche questo che mi spaventa, adattarmi ad una grande città come Roma. Ho visitato quest'ultima così come altre città ma l'effetto che mi provoca Roma è qualcosa di eccezionale ed è per tale motivo che vorrei trasferirmi anche perché l'università che ho scelto offre un ottimo piano di studi e soprattutto tantissime occasioni per lanciarmi nel mondo del lavoro.
Può consigliarmi su come adattarmi subito al nuovo ambiente? Cosa posso fare quando sento la nostalgia di casa? Cosa posso fare quando mi sento male? Sono paure che possono essere superate? E' giusto pensare a cosa mi porterà quest'esperienza oppure devo vivere giorno per giorno?
Vorrei fare la scelta più giusta, quella che mi faccia vivere serena e soprattutto che possa arricchirmi per svolgere al meglio il mio lavoro.
Voglio ringraziarla ancora una volta per la sua risposta precedente. Mi auguro che i suoi consigli possano aiutarmi a prendere la decisione migliore e soprattutto a compiere una scelta fatta di consapevolezza e coraggio.
la ringrazio infinitamente per il suo consiglio, grazie al quale sto cercando di ragionare meglio sulla mia scelta e su queste paure che mi frenano e che mi rimbombano nella mente. Ha ragione in quanto il cambiamento mi spaventa moltissimo anche perché ho un bellissimo legame con i miei genitori ed è per questo che ho paura che quel "cordone ombelicale" che mi lega così tanto a loro si spezzi per sempre. Spesso penso che dovrei lanciarmi in questa nuova esperienza senza pensare alle conseguenze e a cosa essa può portare, ma dall'altra parte ci sono le paure che prevalgono. Inoltre, abito in un piccolo paesino ed è anche questo che mi spaventa, adattarmi ad una grande città come Roma. Ho visitato quest'ultima così come altre città ma l'effetto che mi provoca Roma è qualcosa di eccezionale ed è per tale motivo che vorrei trasferirmi anche perché l'università che ho scelto offre un ottimo piano di studi e soprattutto tantissime occasioni per lanciarmi nel mondo del lavoro.
Può consigliarmi su come adattarmi subito al nuovo ambiente? Cosa posso fare quando sento la nostalgia di casa? Cosa posso fare quando mi sento male? Sono paure che possono essere superate? E' giusto pensare a cosa mi porterà quest'esperienza oppure devo vivere giorno per giorno?
Vorrei fare la scelta più giusta, quella che mi faccia vivere serena e soprattutto che possa arricchirmi per svolgere al meglio il mio lavoro.
Voglio ringraziarla ancora una volta per la sua risposta precedente. Mi auguro che i suoi consigli possano aiutarmi a prendere la decisione migliore e soprattutto a compiere una scelta fatta di consapevolezza e coraggio.
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Cara ragazza, comprendo che Rome capitale le faccia anche paura, ma se appunto il primo anno va dalle Suore, penso che tutto divenga più facile, l'ambiente l'aiuterà certamente e le altre ragazze , che condividono con Lei l'esperienza, le daranno una mano, anzi vi darete reciprocamente una mano.. Non si preoccupi assolutamente di perdere il legame con la sua famiglia, c'è il telefono , può mettere Skipe, verrano a trovarla , vi racconterete tante cose.. figuriamoci se i suoi la perdono di vista !!. Potrebbe ogni giorno scriversi una sorta di diario , tecnica molto efficace e rassicurante, un appuntamento fisso con sè stessa che le darà modo di valutare le paure sperate , i passi avanti.. Coraggio, si dia fiducia, per non avere rimpianti per le occasioni perdute di tutti i tipi.. Sembra intelligente e sensibile, il paesino sta lì, l'aspetta poi, volendo , non si faccia ora, catturare dalla paura di volare..
Auguri davvero, restiamo in ascolto..
Auguri davvero, restiamo in ascolto..
[#4]
Utente
Gentilissima dottoressa, mi sono trasferita a Roma con forza e coraggio. Vivo con altre ragazze in quanto dalle suore non c'era posto.. ma questa paura di sentirmi male a lezione, o nella metro straffollata ancora non mi è passata. Cosa posso fare? Spesso penso se sarei rimasta a casa e mi sentivo male c'era qualcuno che poteva aiutarmi. Quì mi sento abbastanza sola anche perchè le altre coinquiline sono piuttosto fredde. Può darmi qualche consiglio? Devo ritornare a casa e fare l'università che si trova a un'ora da casa oppure è giusto restare qui?
Grazie
Grazie
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Carissima, peccato arrendersi ora che ha già fatto il .. salto ..ed e' abbastanza organizzata.. Forse il rapporto con le altre ragazze può migliorare.. dovreste parlare , anche della fatica, comprensibile.. che si fa a cambiare città, ambiente, a sforzarsi di avere coraggio e fiducia, a credere ai propri sogni .. Le consiglio di rivolgersi allo Sportello Giovani della sua Università , si informi bene, un Collega con cui parlare, farsi aiutare a chiarire i dubbi e le paure , un punto fermo a cui fare riferimento, sarebbe un'ottima idea che le consiglio vivamente di prendere in considerazione.. Anche la grande città , che all'inizio fa paura , può diventare via via nota, rassicurante, si scoprono angoli splendidi, piccoli bar simpatici e gente che ti sorride..e intanto si cresce e si scopre che tutto e' meno difficile, anzi che tutto e' possibile, ed anche si scopre di essere giovane e sana e in gamba. Restiamo in ascolto, per farle compagnia.. ci riscriva se crede.. auguri per tutto..
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7k visite dal 18/09/2017.
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