Relazione bloccata
Buongiorno,
sono una donna separata da 3 anni e molto provata da tutte le vicissitudini della separazione. circa un anno fa ho iniziato a frequentare una persona che conoscevo già da qualche anno. eravamo solo amici ma poi uscendo e conoscendoci meglio abbiamo scoperto di avere un feeling incredibile e soprattutto sono nati dei sentimenti che potremmo definire veramente magici. Tutto era perfetto ma con una piccola eccezione. Periodicamente la nostra relazione veniva messa letteralmente in ginocchio dalla ricomparsa della sua ex che a distanza di quasi 2 anni da quando si sono lasciati non riesce a rassegnarsi. La cosa preoccupante è che lui non riesce ad essere duro e incisivo con lei; dice di non avere dubbi sulla sua scelta sui suoi sentimenti, con me sta benissimo e con lei malissimo ma puntualmente appena lei si rifà viva io vengo messa da parte senza esitazione. sto cercando di capire quale meccanismo si innesca ogni volta che lei riappare e credo di avere individuato l'origine del blocco. La prima grossa anomalia è che lui ha lasciato definitivamente questa donna a ottobre scorso ma non lo ho mai comunicato a nessuno, infatti noi abbiamo iniziato a frequentarci in maniera si può dire clandestina; dopo circa 5 mesi io ho iniziato a fare pressioni per ufficializzare la nostra relazione, ma lui non si sentiva pronto e ha iniziato a dirmi che aveva dei dubbi ma non riusciva a darmi nessuna spiegazione. Il motivo che adesso credo di aver capito è la sua impossibilità a dire di noi perché nessuno è a conoscenza della fine della sua precedete relazione. La beffa è stata che in estate lei ricompare prepotentemente nella sua vita sociale e a quel punto lui mi lascia per tornare da lei. Dopo solo 1 mese si accorge di avere commesso un grossissimo errore, vuole tornare da me ma mi chiede di pazientare la fine dell'estate per sistemare la situazione. Da qui si evince la sua difficoltà a ufficializzare la fine della sua relazione; vuole aspettare l'autunno quando i rapporti sociali con gli amici si affievoliscono e quindi avrà minore difficoltà a gestire la cosa. E' evidente che il suo blocco dipende dalla paura di affrontare il giudizio e le critiche degli altri; paura che lo tiene intrappolato in questa storia ormai da anni. In tutto questo contesto io non so come comportarmi. Voglio un vostro consiglio per sapere se io posso fare qualcosa per aiutarlo a superare questo blocco. o altrimenti se non posso fare niente cosa è più giusto: assecondarlo (ma questa soluzione mi fa stare malissimo) o allontanarmi (anche questa soluzione mi fa stare male). Mi sento in un tunnel senza via d'uscita e con le mani legate impossibilitata a fare qualcosa di risolutivo. Vi prego aiutatemi a trovare una via d'uscita.
sono una donna separata da 3 anni e molto provata da tutte le vicissitudini della separazione. circa un anno fa ho iniziato a frequentare una persona che conoscevo già da qualche anno. eravamo solo amici ma poi uscendo e conoscendoci meglio abbiamo scoperto di avere un feeling incredibile e soprattutto sono nati dei sentimenti che potremmo definire veramente magici. Tutto era perfetto ma con una piccola eccezione. Periodicamente la nostra relazione veniva messa letteralmente in ginocchio dalla ricomparsa della sua ex che a distanza di quasi 2 anni da quando si sono lasciati non riesce a rassegnarsi. La cosa preoccupante è che lui non riesce ad essere duro e incisivo con lei; dice di non avere dubbi sulla sua scelta sui suoi sentimenti, con me sta benissimo e con lei malissimo ma puntualmente appena lei si rifà viva io vengo messa da parte senza esitazione. sto cercando di capire quale meccanismo si innesca ogni volta che lei riappare e credo di avere individuato l'origine del blocco. La prima grossa anomalia è che lui ha lasciato definitivamente questa donna a ottobre scorso ma non lo ho mai comunicato a nessuno, infatti noi abbiamo iniziato a frequentarci in maniera si può dire clandestina; dopo circa 5 mesi io ho iniziato a fare pressioni per ufficializzare la nostra relazione, ma lui non si sentiva pronto e ha iniziato a dirmi che aveva dei dubbi ma non riusciva a darmi nessuna spiegazione. Il motivo che adesso credo di aver capito è la sua impossibilità a dire di noi perché nessuno è a conoscenza della fine della sua precedete relazione. La beffa è stata che in estate lei ricompare prepotentemente nella sua vita sociale e a quel punto lui mi lascia per tornare da lei. Dopo solo 1 mese si accorge di avere commesso un grossissimo errore, vuole tornare da me ma mi chiede di pazientare la fine dell'estate per sistemare la situazione. Da qui si evince la sua difficoltà a ufficializzare la fine della sua relazione; vuole aspettare l'autunno quando i rapporti sociali con gli amici si affievoliscono e quindi avrà minore difficoltà a gestire la cosa. E' evidente che il suo blocco dipende dalla paura di affrontare il giudizio e le critiche degli altri; paura che lo tiene intrappolato in questa storia ormai da anni. In tutto questo contesto io non so come comportarmi. Voglio un vostro consiglio per sapere se io posso fare qualcosa per aiutarlo a superare questo blocco. o altrimenti se non posso fare niente cosa è più giusto: assecondarlo (ma questa soluzione mi fa stare malissimo) o allontanarmi (anche questa soluzione mi fa stare male). Mi sento in un tunnel senza via d'uscita e con le mani legate impossibilitata a fare qualcosa di risolutivo. Vi prego aiutatemi a trovare una via d'uscita.
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Cara Signora,
penso che in questa situazione sia importante perseguire la chiarezza e mantenere una certa fermezza, se vuole ottenere il superamento dell'ambiguità nella quale si trova suo malgrado.
Le suggerisco di essere ferma nel fissare un termine entro il quale il suo compagno dovrà uscire allo scoperto con gli amici e dovrà attuare gli altri cambiamenti che lei ritiene necessari perchè la vostra storia non naufraghi in un mare di indecisione.
Gli faccia capire che non è disposta ad attendere oltre e gli dica che è eventualmente disponibile a recarsi con lui da uno psicologo per parlare di questo problema, che considera improrogabile da affrontare.
Se lui sentirà che lei è ferma e convinta e che pretende giustamente chiarezza dovrà adeguarsi; se non si sentisse di adeguarsi potrà accettare la consulenza di coppia.
Se non accettasse nemmeno questo si potrà forse concludere che non tiene a lei quanto lei tiene a lui, ma le auguro che non sia così.
Un caro saluto,
penso che in questa situazione sia importante perseguire la chiarezza e mantenere una certa fermezza, se vuole ottenere il superamento dell'ambiguità nella quale si trova suo malgrado.
Le suggerisco di essere ferma nel fissare un termine entro il quale il suo compagno dovrà uscire allo scoperto con gli amici e dovrà attuare gli altri cambiamenti che lei ritiene necessari perchè la vostra storia non naufraghi in un mare di indecisione.
Gli faccia capire che non è disposta ad attendere oltre e gli dica che è eventualmente disponibile a recarsi con lui da uno psicologo per parlare di questo problema, che considera improrogabile da affrontare.
Se lui sentirà che lei è ferma e convinta e che pretende giustamente chiarezza dovrà adeguarsi; se non si sentisse di adeguarsi potrà accettare la consulenza di coppia.
Se non accettasse nemmeno questo si potrà forse concludere che non tiene a lei quanto lei tiene a lui, ma le auguro che non sia così.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 18/09/2017.
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