Un amore....a distanza
C'era una volta un ragazzo, il sottoscritto, che non credeva all'amore, che pensava alla propria vita, ai propri spazi, come imprescindibili, non condivisibili con nessuna donna. Aveva deciso di passare un'estate da solo, uno zaino in spalla e a viaggiare senza una meta, per capire cosa fare della vita. Un lavoro odiato ma abbastanza sicuro nell'azienda di famiglia, un libro scritto e pubblicato che non decolla, il sogno di diventare giornalista inseguito per poi arrendersi troppo presto.
Una sera d'estate questo uomo ha incontrato una ragazza, colpo di fulmine, amore a prima vista, due mesi intensi, passati ogni giorno insieme, tutte le convinzioni accantonate e messe in discussione, un sentimento travolgente. Fino al giorno, oggi, in cui lei parte per andare in un'altra città, Milano, che mi è molto cara perché ci ho vissuto un anno, una città da dove me ne sono andato lasciando tre puntini di sospensione perché non mi sono giocato bene le mie carte. Ho sempre desiderato negli ultimi anni partire, lasciare un lavoro che mi regala solo frustrazioni per riprovare a mettermi in gioco a 30 anni, forse tardi, in un mondo difficile e proibitivo come quello del giornalismo. Lei potrebbe essere la spinta finale per convincermi, quasi una manna dal cielo ma...in attesa di lasciare qui e pensare ad un trasferimento a gennaio, non riesco a vivere senza di lei. Io, l'uomo che sembrava essere di ghiaccio, non riesco a fare a meno dei suoi occhi e del suo sorriso, sono passate solo poche ore ma l'amore è lacerante, sembra assurdo dopo due mesi ma è così e la cosa è reciproca. Credevo non si potesse dire ti amo così presto e l'ho detto, ce lo siamo detti. Forse corro un po' troppo per essere un 30enne ma per la prima volta ho agito d'istinto ed è andata bene. Amo questa ragazza e vorrei portare l'istinto ereditato da questa storia anche nella mia vita lavorativa per avere coraggio di prendere una scelta. Qui dove sono adesso sono infelice ma percepisco uno stipendio, di sicuro vorrei andare fuori con tutti i rischi che corrono per fare la cosa che mi riesce meglio: scrivere. Paradossalmente però, penso anche al futuro, a racimolare soldi pur facendo un lavoro che non mi piace, per noi due, per l'idea di una futura famiglia. La mia ragione mi dice che sto correndo, il mio cuore soffre già per poche ore di lontananza. Mi sono trovato a piangere per la felicità, a piangere per amore a 30 anni, è bellissimo ma porta anche sofferenza. So che l'amore nella mia vita e i sentimenti in generale saranno sempre più importanti del lavoro (è sempre stato così),vorrei cambiare città e ricominciare ma ho paura che sia troppo tardi e ho sfiducia e terrore del mercato del lavoro, che non riconosce quasi mai il merito. So solo che ho trovato per la prima volta nella mia vita l'Amore e adesso è lontano, non credo di poterne fare a meno, mi ha fatto essere felice dopo tanto tempo. Grazie e scusatemi per eventuali errori e frasi sconnesse, parla il cuore.
Una sera d'estate questo uomo ha incontrato una ragazza, colpo di fulmine, amore a prima vista, due mesi intensi, passati ogni giorno insieme, tutte le convinzioni accantonate e messe in discussione, un sentimento travolgente. Fino al giorno, oggi, in cui lei parte per andare in un'altra città, Milano, che mi è molto cara perché ci ho vissuto un anno, una città da dove me ne sono andato lasciando tre puntini di sospensione perché non mi sono giocato bene le mie carte. Ho sempre desiderato negli ultimi anni partire, lasciare un lavoro che mi regala solo frustrazioni per riprovare a mettermi in gioco a 30 anni, forse tardi, in un mondo difficile e proibitivo come quello del giornalismo. Lei potrebbe essere la spinta finale per convincermi, quasi una manna dal cielo ma...in attesa di lasciare qui e pensare ad un trasferimento a gennaio, non riesco a vivere senza di lei. Io, l'uomo che sembrava essere di ghiaccio, non riesco a fare a meno dei suoi occhi e del suo sorriso, sono passate solo poche ore ma l'amore è lacerante, sembra assurdo dopo due mesi ma è così e la cosa è reciproca. Credevo non si potesse dire ti amo così presto e l'ho detto, ce lo siamo detti. Forse corro un po' troppo per essere un 30enne ma per la prima volta ho agito d'istinto ed è andata bene. Amo questa ragazza e vorrei portare l'istinto ereditato da questa storia anche nella mia vita lavorativa per avere coraggio di prendere una scelta. Qui dove sono adesso sono infelice ma percepisco uno stipendio, di sicuro vorrei andare fuori con tutti i rischi che corrono per fare la cosa che mi riesce meglio: scrivere. Paradossalmente però, penso anche al futuro, a racimolare soldi pur facendo un lavoro che non mi piace, per noi due, per l'idea di una futura famiglia. La mia ragione mi dice che sto correndo, il mio cuore soffre già per poche ore di lontananza. Mi sono trovato a piangere per la felicità, a piangere per amore a 30 anni, è bellissimo ma porta anche sofferenza. So che l'amore nella mia vita e i sentimenti in generale saranno sempre più importanti del lavoro (è sempre stato così),vorrei cambiare città e ricominciare ma ho paura che sia troppo tardi e ho sfiducia e terrore del mercato del lavoro, che non riconosce quasi mai il merito. So solo che ho trovato per la prima volta nella mia vita l'Amore e adesso è lontano, non credo di poterne fare a meno, mi ha fatto essere felice dopo tanto tempo. Grazie e scusatemi per eventuali errori e frasi sconnesse, parla il cuore.
[#1]
Buongiorno,
Le risposi sempre il anche nel suo precedente consulto, ma non ebbi più sue notizie.
Gli amori a distanza hanno delle peculiarità che andrebbero sempre analizzate, mai avulse dalla propria psiche.
Come potrà leggere in questo articolo.
https://www.valeriarandone.it/psicologia/coppie-lat-amore-pendolare/
Si dia tempo, e lo dia anche al suo rapporto.
E ancora troppo giovane - il legame - per ipotizzare possibili trasferimenti o altro.
Le risposi sempre il anche nel suo precedente consulto, ma non ebbi più sue notizie.
Gli amori a distanza hanno delle peculiarità che andrebbero sempre analizzate, mai avulse dalla propria psiche.
Come potrà leggere in questo articolo.
https://www.valeriarandone.it/psicologia/coppie-lat-amore-pendolare/
Si dia tempo, e lo dia anche al suo rapporto.
E ancora troppo giovane - il legame - per ipotizzare possibili trasferimenti o altro.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Gentile Dott.sa Randone, grazie per la risposta. Preciso che la scelta di trasferirmi l'ho già partorita da un bel po' e ben prima di conoscere lei dunque sarebbe solo la molla definitiva per fare una cosa che vorrei concretizzare da tempo. Devo ammettere che ieri, sull'onda della tristezza e nostalgia, forse mi sono lasciato andare un po' troppo, oggi credo di essere più equilibrato nel valutare le cose con calme. Tuttavia, per come la penso, farò il possibile per avvicinare queste distanze, perché un rapporto dove ci si vede, ci si legge negli occhi, ci si supporto anche fisicamente, è di sicuro il desiderio di tutti quelli che credono nell'amore. Probabilmente non sarei adatto per trascinare a lungo una storia a distanza. Certamente la decisione sul lavoro, sono consapevole, deve sposare le MIE esigenze e la MIE inclinazioni, senza che il cuore prenda troppo il sopravvento
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 952 visite dal 17/09/2017.
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