RAPPORTO CON LA MORTE
BUONGIORNO, HO UNA BAMBINA DI 9 ANNI E NELLA SUA BREVE VITA MI E' CAPITATO DI DOVERMI IMBATTERE CON EVENTI LUTTUOSI SIA FAMIGLIARI CHE DI CONOSCENTI.
HO DELLE PERPLESSITA' IN MERITO ALLA SUA RELAZIONE CON LA MORTE, LEI SIN DA PICCOLA NON L'HA MAI TEMUTA COME SUCCEDE CON QUASI TUTTI GLI ESSERI UMANI, MA LA COSA CHE MI LASCIA PERPLESSA E' IL SUO RAPPORTARSI ALLA SITUAZIONE.
UN PAIO DI GIORNI FA E' MORTA MALAUGURATAMENTE UNA BAMBINA DI 10 ANNI PER ANEURISMA CEREBRALE IMPROVVISO, UNA BIMBA CONOSCIUTA, QUESTA NOTIZIA OVVIAMENTE HA SCONVOLTO E COMMOSSO TUTTI, DAI PARENTI AI CONOSCENTI.
LEI NE PARLA COME SE FOSSE UNA COSA NORMALE, NON SI SCIOCCA, NON SI SCOMPONE, NON SI EMOZIONA, MA FA DOMANDE CURIOSE SU PERCHE' è SUCCESSO SU COME SI SPIEGA ALLA SORELLINA, AI FAMILIARI, MA CON UN DISTACCO EMOTIVO CHE MI IMPRESSIONA, HO AVUTO IL TIMORE CHE LEI FOSSE CINICA. EPPURE E' UNA BAMBINA MOLTO MOLTO SENSIBILE, AFFETTUOSA, ALTRUISTA, NON FAREBBE MALE A UNA MOSCA E ESPRIME I SUOI SENTIMENTI IN MODO LIBERO. PER QUESTO MOTIVO HO EVITATO DI ANDARE AL FUNERALE, PERCHE' AVREI DOVUTO PORTARLA CON ME E MAGARI MI AVREBBE IMBARAZZATO SE IN UNA SITUAZIONE COSI' DELICATA LEI SI FOSSE AVVICINATA ALLA RICERCA DI UNA SPIEGAZIONE SCIENTIFICA, PERCHE' E' UNA COSA CHE GIA' E' SUCCESSA QUANDO E' MORTO MIO NONNO QUALCHE ANNO FA E LEI AVEVA 5 ANNI, LEI SENZA TIMORE NE IMPRESSIONE, NE SMORFIA DI COMMOZIONE SI è AVVICINATA A GUARDARE NELLA BARA E VOLEVA TOCCARLO, IN UN MIO MOMENTO DI SVISTA, LEI ERA MOLTO LEGATA A LUI. SUCCEDE ANCHE SE SI PARLA SEMPLICEMENTE IN FAMIGLIA DI GENTE CHE CONOSCIAMO.
ORA PARTENDO DALLA SUA INFANZIA FORSE UN PASSO IMPORTANTE E' STATO IL MIO, A QUESTO PUNTO NON SO SE GIUSTO O SBAGLIATO, PERCHE' NON SO SE IL SUO ATTEGGIAMENTO SIA SANO IN MERITO ALL'ARGOMENTO. IO HO PERSO MIO MARITO PER INCIDENTE QUANDO LEI AVEVA 15 MESI, LE SUE CONDIZIONI ERANO APPARENTEMENTE GUARDABILI, ERA INTATTO E HO DECISO DOPO UN'ATTENTA RIFLESSIONE, DI FARGLIELO SALUTARE PER L'ULTIMA VOLTA, L'HO PRESA IN BRACCIO, HO CONTROLLATO IL DOLORE, HO FATTO USCIRE TUTTI FUORI E LE HO FATTO DARE L'ULTIMO SALUTO AL SUO PAPA' PERCHE' NON L'AVREBBE PIU' VISTO E NON VOLEVO NEGARGLIELO, NON AVREI POTUTO PIU' TORNARE INDIETRO. HO EVITATO CHE INTORNO A ME CI FOSSERO SCENATE E HO FATTO QUESTO NELLA NOSTRA PRIVACY, SOLO NOI TRE CERCANDO DI CONTENERMI E MANTENENDO LUCIDITA', PER FARLE CAPIRE CHE LA FINE DELLA VITA FA PARTE DELLA VITA STESSA ANCHE SE PROVOCA DOLORE. ERA PICCOLISSIMA, PUO' QUEST'EPISODIO AVER INFLUITO?
GRAZIE A CHI MI RISPONDERA', E' UN'INQUIETUDINE CHE MI PORTO DENTRO DA ANNI ORMAI.
MARIA ROSARIA
HO DELLE PERPLESSITA' IN MERITO ALLA SUA RELAZIONE CON LA MORTE, LEI SIN DA PICCOLA NON L'HA MAI TEMUTA COME SUCCEDE CON QUASI TUTTI GLI ESSERI UMANI, MA LA COSA CHE MI LASCIA PERPLESSA E' IL SUO RAPPORTARSI ALLA SITUAZIONE.
UN PAIO DI GIORNI FA E' MORTA MALAUGURATAMENTE UNA BAMBINA DI 10 ANNI PER ANEURISMA CEREBRALE IMPROVVISO, UNA BIMBA CONOSCIUTA, QUESTA NOTIZIA OVVIAMENTE HA SCONVOLTO E COMMOSSO TUTTI, DAI PARENTI AI CONOSCENTI.
LEI NE PARLA COME SE FOSSE UNA COSA NORMALE, NON SI SCIOCCA, NON SI SCOMPONE, NON SI EMOZIONA, MA FA DOMANDE CURIOSE SU PERCHE' è SUCCESSO SU COME SI SPIEGA ALLA SORELLINA, AI FAMILIARI, MA CON UN DISTACCO EMOTIVO CHE MI IMPRESSIONA, HO AVUTO IL TIMORE CHE LEI FOSSE CINICA. EPPURE E' UNA BAMBINA MOLTO MOLTO SENSIBILE, AFFETTUOSA, ALTRUISTA, NON FAREBBE MALE A UNA MOSCA E ESPRIME I SUOI SENTIMENTI IN MODO LIBERO. PER QUESTO MOTIVO HO EVITATO DI ANDARE AL FUNERALE, PERCHE' AVREI DOVUTO PORTARLA CON ME E MAGARI MI AVREBBE IMBARAZZATO SE IN UNA SITUAZIONE COSI' DELICATA LEI SI FOSSE AVVICINATA ALLA RICERCA DI UNA SPIEGAZIONE SCIENTIFICA, PERCHE' E' UNA COSA CHE GIA' E' SUCCESSA QUANDO E' MORTO MIO NONNO QUALCHE ANNO FA E LEI AVEVA 5 ANNI, LEI SENZA TIMORE NE IMPRESSIONE, NE SMORFIA DI COMMOZIONE SI è AVVICINATA A GUARDARE NELLA BARA E VOLEVA TOCCARLO, IN UN MIO MOMENTO DI SVISTA, LEI ERA MOLTO LEGATA A LUI. SUCCEDE ANCHE SE SI PARLA SEMPLICEMENTE IN FAMIGLIA DI GENTE CHE CONOSCIAMO.
ORA PARTENDO DALLA SUA INFANZIA FORSE UN PASSO IMPORTANTE E' STATO IL MIO, A QUESTO PUNTO NON SO SE GIUSTO O SBAGLIATO, PERCHE' NON SO SE IL SUO ATTEGGIAMENTO SIA SANO IN MERITO ALL'ARGOMENTO. IO HO PERSO MIO MARITO PER INCIDENTE QUANDO LEI AVEVA 15 MESI, LE SUE CONDIZIONI ERANO APPARENTEMENTE GUARDABILI, ERA INTATTO E HO DECISO DOPO UN'ATTENTA RIFLESSIONE, DI FARGLIELO SALUTARE PER L'ULTIMA VOLTA, L'HO PRESA IN BRACCIO, HO CONTROLLATO IL DOLORE, HO FATTO USCIRE TUTTI FUORI E LE HO FATTO DARE L'ULTIMO SALUTO AL SUO PAPA' PERCHE' NON L'AVREBBE PIU' VISTO E NON VOLEVO NEGARGLIELO, NON AVREI POTUTO PIU' TORNARE INDIETRO. HO EVITATO CHE INTORNO A ME CI FOSSERO SCENATE E HO FATTO QUESTO NELLA NOSTRA PRIVACY, SOLO NOI TRE CERCANDO DI CONTENERMI E MANTENENDO LUCIDITA', PER FARLE CAPIRE CHE LA FINE DELLA VITA FA PARTE DELLA VITA STESSA ANCHE SE PROVOCA DOLORE. ERA PICCOLISSIMA, PUO' QUEST'EPISODIO AVER INFLUITO?
GRAZIE A CHI MI RISPONDERA', E' UN'INQUIETUDINE CHE MI PORTO DENTRO DA ANNI ORMAI.
MARIA ROSARIA
[#1]
gentile signora credo che lei si stia ponendo un problema inesistente. il vissuto della morte a quell'età è ovviamente diverso rispetto a un adulto. Il tempo e la maturità le darà la giusta visione.
Saluti
Saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 995 visite dal 13/09/2017.
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