Aria di cambiamenti

Gentili Dottori, sono stata inconsapevolmente vittima di una persona con disturbo narcisistico patologico. Ho chiuso relativamente presto appena qualcosa ha rasentato la follia nei suoi comportamenti ma ho avuto ripercussioni dal punto di vista dell'insicurezza e mie vecchie ferite sono riemerse, mi sono colpevolizzata e cercavo una spiegazione razionale o per lo meno logica a tutto quello che ho vissuto.
Sono stata aiutata in un percorso di terapia che sta dando i suoi frutti: da persona distrutta, devastata con i demoni interiori che pensava di non essere abbastanza esternamente ho lavorato e sto lavorando tutt'ora su me stessa e per me stessa.
Pochi amici stretti sanno di questo mio percorso e mi hanno vista in condizioni di malessere che mai avrei pensato di avere; gli altri amici hanno notato che ultimamente ero sparita, per i fatti miei. Il fatto è che sono io la prima ad essere cambiata: sono da sempre stata introspettiva ma dopo aver vissuto certe cose noto ancor di più i difetti altrui, i comportamenti opportunistici ed egoistici e non li sopporto.
Non mi faccio scrupoli a trattare male chi si è poco interessato di me quando stavo male e poi è ricomparso quando faceva comodo o chi vede sempre il suo, quasi sminuendo i problemi altrui. Sono diventata menefreghista e sto bene ad essere così.
Prima ero tollerante, ovviamente queste cose le notavo ma ci passavo sopra, ora quasi per riflesso mi voglio del tutto allontanare da personalità del genere e mi riferisco all'amicizia. Un po' me ne dispiaccio ma noto che sto meglio senza queste persone ma andavano bene per la vecchia me....sto vivendo un periodo intenso, di pensieri e se devo scegliere con chi uscire preferisco di gran lunga una serata con persone frivole a parlare di sciocchezze rispetto allo stare con amici che non conoscono tutto di me e che mi costringono quasi a giustificarmi, cosa a mio parere assurda quando tutti fanno i propri affari.
Mi interesserebbe avere un parere di altri specialisti del settore: se oggettivamente un vissuto del genere in una relazione possa portare ad avere questi cambiamenti caratteriali e cosa comporta in termini comportamentali il guarire da una ferita narcisistica.
Secondo la mia terapista ho semplicemente fatto pulizia e sinceramente questo mi fa sentire meglio; io sono solo quasi stupita perché di riflesso noto che alcuni amici che non mi conoscono così a fondo hanno percepito una diversità del mio comportamento e non so se sia un cambiamento in meglio o in peggio il notare molto i difetti altrui. Sono più empatica, questo sì.
Non mi interessa degli altri, mi preoccupo per me stessa perché non vorrei diventare una sciocca che si trova bene solo con i frivoli.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86 75
"Mi interesserebbe avere un parere di altri specialisti del settore:oggettivamente un vissuto del genere in una relazione possa portare ad avere questi cambiamenti caratteriali e cosa comporta in termini comportamentali il guarire da una ferita narcisistica."

Gent.le Ragazza,
un vissuto non può che essere soggettivo e quindi non oggettivabile e tanto meno si può parlare di cambiamenti caratteriali da applicare in modo generalizzato a tutti coloro hanno una ferita narcisistica.


Se questa relazione affettiva ha fatto riemergere vecchie ferite emotive è all'interno della relazione terapeutica che vanno affrontate al fine di valorizzare il tuo processo di crescita personale nella sua unicità.


Per quanto riguarda i rapporti di amicizia non dovrebbero essere il surrogato della relazione terapeutica ma rapporti coltivati in modo disinteressato altrimenti anche il tuo potrebbe essere giuidcato come un atteggiamento opportunista ovvero siamo amici perchè tu mi stai vicino nei momenti difficili.
Naturalmente questi sono solo piccoli spunti di riflessione che ti consiglio di approfondire con la tua psicoterapeuta.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Gentili Dr.ssa Camplone, La ringrazio per la repentina risposta.
Mi sono forse espressa male nel consulto, so che ogni esperienza è a sé, chiedevo solamente se è normale dopo aver vissuto una relazione distruttiva cercare di far leva su se stessi, amarsi di più distanziandosi da amicizie che invece di dare un qualcosa in più alla propria persona tolgono energie a furia di doversi giustificare per i propri atteggiamenti. Un amico lo si dovrebbe capire.
Sono io diversa e semplicemente non per egoismo ma per visioni della vita non mi trovo più così bene con alcune persone.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86 75
Più che far leva su te stessa credo tu stia parlando della necessità di distinguere le relazioni interpersonali sane da quelle malsane siano esse di amore o di amicizia, è senz'altro una direzione che promuove il recupero del potere personale.
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