Vergogna nell'essere fidanzata e problemi con la suocera

Buongiorno, vi scrivo in merito a due fatti e spero abbiate la cortesia di leggerli e rispondere comunque. Sono una ragazza di 22 anni, vivo con il mio fidanzato da 1 anno e mezzo e una settimana fa, dopo che lui mi ha regalato l'anello di fidanzamento: un solitario, abbiamo deciso di unire i due nuclei familiari e registrarci all'anagrafe come conviventi, quindi con dei diritti e dei doveri reciproci,al fine di essere riconosciuti come famiglia, dato che stiamo cercando di avere un bambino e vogliamo meno ansie possibili. Una cosa non capisco però: come mai mi da vergogna, il fatto che qualcuno possa capire che sono fidanzata? Premetto che mi piace tantissimo l'anello che porto e non lo toglierei mai per nessun motivo.
Adesso vengo al secondo problema.
Mia suocera è una donna abbastanza ansiosa, tratta il figlio come un bambino e vuole avere certe situazioni sotto controllo, per esempio vuole sapere quando e a che ora avrà una certa visita e, quando si offre lei di pagare, non fa andare il figlio a casa sua e gli consegna i soldi in mano, come ha sempre fatto da quando io e lui ci siamo trasferiti, bensì, si reca lei assieme al mio fidanzato facendolo così passare a mio parere, per il figlio "mammone" che non è. Più volte ho provato a far capire al mio fidanzato che lei non si fida del figlio e ho provato a fargli notare la sua incoerenza: si lamenta con me dicendo che non si fida della madre(adottiva) e la accusa di trattarlo in modo infantile e poi è disposto ad andare in giro con lei in posti dove alla sua età dovrebbe andarci da solo, ma lui mi ha detto che è vero che lui non si fida della madre e sa che lei gli fa fare figure ridicole, ma è convinto che questo suo atteggiamento sia perché lei vuole stare un po' con lui. Premetto che mia suocera non mi vede di buon occhio (come capita spesso tra suocera e nuora). Secondo voi come potrei fare? Ho paura di rovinare ogni volta il rapporto con il mio fidanzato perché non capisce come stiano realmente le cose e nonostante lui sappia delle figure infantili che fa, crede che la madre lo faccia, non per mancanza di fiducia ma per stare un po' con lui e ogni volta io ci resto male.
Attendo risposte
cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

alla sua prima domanda:

"come mai mi da vergogna, il fatto che qualcuno possa capire che sono fidanzata?"

solo lei può dare una risposta, interrogandosi sugli aspetti di questo fidanzamento che la imbarazzano.
Ad esempio, ritiene di essere troppo giovane? O magari pensa di ricevere domande indiscrete da parte di chi vedrà l'anello?
E' una persona che esterna facilmente i sentimenti o ne ha pudore?
La sua famiglia è d'accordo con il fidanzamento e con la vostra idea di cercare un figlio?

Venendo alla seconda questione, quanti anni ha il suo fidanzato?
Immagino che se convivete almeno uno dei due lavori: è lui a farlo?
L'aiuto economico da parte della madre è motivato dal fatto che da solo non riesce a pagare tutte le spese?

Che tipo di figuracce fa quando si reca con lei alle visite?
Lo accompagna solo lì?
Come mai la preoccupa l'opinione che potrebbe avere chi li vedesse insieme?

E' sicura che sua suocera non la veda di buon occhio?
Da quali elementi trae questa conclusione?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Non mi ritengo troppo giovane, solo che mi piacerebbe essere già sposata e non essere ancora fidanzata, ma lui ha detto che il matrimonio si farà dopo che è nato il bambino e sarà abbastanza grande, altrimenti matrimonio con il bimbo piccolo diventa un problema (per lui)e poi ha detto che per la legge siamo una famiglia anche adesso. Non che ci stia male per essere fidanzata, peró mi vergogno, non so neanche io il motivo, ma da sposata non avrei vergogna nel chiamarmi moglie. I sentimenti li esterno facilmente soltanto con lui, con le altre persone ho parecchio riguardo.
I miei genitori, hanno accettato subito la scelta che abbiamo preso sul fatto di vivere insieme e successivamente sul fatto di essere una famiglia anagraficamente, quindi loro perdendo il diritto di essere rintracciati in caso di assistenza ospedaliera urgente . Il mio fidanzato e i miei genitori vanno molto d'accordo, a volte si fanno anche delle gite insieme. Il problema è da parte di lui però, perché chi comanda tutti i parenti è sua madre, ciò che pensa lei riesce a farlo pensare a loro. Inizialmente, quando ci eravamo messi insieme, andava bene, poi al nostro primo anniversario lei ha cominciato a vedermi come una nemica senza che avessi detto o fatto qualcosa, solo perché la relazione durava più delle altre, poi quando il mio fidanzato ha annunciato loro che si sarebbe trasferito e saremmo andati a vivere insieme, ha fatto scenate come se poi una volta trasferito, lei restasse sola, unico essere vivente sulla Terra.Quando ha saputo che da una settimana io e lui siamo anagraficamente una famiglia date le carte che abbiamo compilato e i diritti e i doveri che ci siamo incaricati di rispettare nei confronti dell'altro, si è offesa, cominciando a dire "ecco e se finisci in ospedale adesso chiameranno lei e non me, lei non è niente, ti usa" in risposta lui le ha detto prontamente "sì appunto, lo so che chiameranno lei e mi pare anche giusto, ho da farmi una mia vita, non sono più un bambino e che ne sai che mi usa? Non dire più certe frasi, smettila". Quindi la ricerca di questa gravidanza abbiamo deciso di non dirgliela. Lui ha quasi 24 anni e lavoriamo entrambi, riusciamo benissimo a pagare tutto, però lei appena sa che lui ha qualche visita da fare, vuole sapere giorno e a che ora e cerca di fare di tutto per pagare lei. Non è che faccia proprio vere e proprie figuracce, però siccome sua mamma non ha accettato le nostre scelte, adesso lei va a raccontare in giro che lui vive ancora con lei e mi preoccupa che gli altri possano crederle. Oltre ad aver sentito una discussione tra il mio fidanzato è mia suocera , la certezza sul fatto che lei non mi veda di buon occhio ce l'ho anche dal fatto che non inviti più anche me a mangiare da lei, ma solo il figlio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"lui ha detto che il matrimonio si farà dopo che è nato il bambino e sarà abbastanza grande, altrimenti matrimonio con il bimbo piccolo diventa un problema (per lui) e poi ha detto che per la legge siamo una famiglia anche adesso"

Lei è d'accordo su questo?
Si tratta di una decisione che dovete prendere insieme.
Se non ho capito male in realtà questa situazione che sente "a metà" non le piace e magari non la fa così felice nemmeno l'idea di avere un figlio senza essere sposata, anche se non è più un evento fuori dalla norma.
Forse la sua non è vergogna o imbarazzo, ma disagio per il fatto che si trova in uno status intermedio che non le consente di utilizzare ad esempio il termine "moglie" per riferirsi a sè stessa, cosa che infatti non la imbarazzerebbe.
Ripenserei al fatto che potreste iniziare a organizzare le nozze anche prima di avere un bambino.
Aspettare di avere un figlio per contrarre matrimonio significa che se il figlio non arrivasse non vi sposerete?
Rifletta su quello che le suscita questa situazione perchè forse ha acconsentito ad un accordo che in realtà non le va affatto bene.

Riguardo invece a sua suocera, da quanto scrive è probabile che sia gelosa: magari non si aspettava che il figlio sarebbe andato a vivere per conto proprio così presto.
Come mai lui accetta gli inviti a pranzo della madre pur sapendo che lei ne viene esclusa?
In questo modo manda a sua mamma il messaggio che è accettabile che la donna che ha scelto come compagna di vita sia "tagliata fuori" dalla sua famiglia e questo non è un buon presupposto per i rapporti futuri.
Se vogliono trascorrere del tempo insieme hanno il diritto di farlo, ma questo non deve assumere il significato di un momento in cui lei viene "finalmente" esclusa.
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Utente
Utente
Sono d'accordo per sposarci dopo l'arrivo del bambino, anche per me ha la priorità prima il figlio, ma questa vergogna ce l'ho da dopo cinque mesi di relazione, ancora quando non eravamo ufficialmente fidanzati.
Lui accetta gli inviti perché dice che è sua mamma, ma non c'è un particolare motivo.
Abbiamo fatto tutti i controlli e il bambino deve arrivare certamente, da qui la decisione di aspettare a sposarci, perché comunque anche adesso abbiamo gli stessi diritti.
Per mia suocera, sono pienamente d'accordo con lei, più volte infatti, ho parlato al mio compagno del fatto che io non venga invitata, ma lui ha detto che questa è una cosa di poco conto, poco conto per lui, ma forse non per mia suocera che evidentemente non mi ritiene parte della sua (di lei) famiglia, magari anche perché non ha capito che genere di carte abbiamo firmato. Poi stasera, mia suocera ha telefonato me (dal momento che il cellulare del mio compagno è irreperibile) e ha parlato con il mio compagno, gli ha chiesto come fosse andata una seduta psicologica che ha avuto oggi(dal mio punto di vista, come se fosse un bambino piccolo) e lui le ha risposto, poi gli ha chiesto nuovamente a che ora avrà la visita oculistica alla quale vuole andare anche lei, la settimana prossima (glielo chiede ad ogni telefonata) e a me è venuta una sensazione di irritabilità, volevo intromettermi, ma ho evitato. Come potrei fare in generale? Lei lo tratta come un bambino, lui lo sa, ma in quel preciso momento è come se non si accorgesse.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Per quale motivo è seguito da uno psicologo?
Racconta alla madre quello che dice in seduta?
A questo proposito, gli ha chiesto di parlare anche di queste cose che la irritano per avere un parere esterno?
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Utente
Utente
È seguito da uno psicologo per scelta sua, perché da aprile a cominciato ad avere episodi depressivi, dovuti al fatto che per anni si sia tenuto tutto dentro e questo cominciava a diventare un problema anche per noi come coppia. Alla madre racconta ad esempio che "durante la seduta a parlato di come si sente" "del lavoro", insomma le dice in generale, mentre a me, di sua volontà spiega in modo chiaro ciò che ha detto. Sì, gli ho detto di parlare alla psicologa di quanto detto prima appunto per avere un parere esterno e lui ha detto che alla prossima seduta (20 settembre) ne parlerà, ma non essendo con lui durante la seduta non posso verificare se gliene parli o meno.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Pensa che potrebbe non parlargliene e che quindi potrebbe non dare peso al suo disagio?
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Utente
Utente
Esattamente. Quando gli dico questo mio disagio, lui mi dice "ma lasciala parlare, fregatene" (scusi per il linguaggio).
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Tutto considerato la situazione è abbastanza complessa e le suggerisco di parlarne di persona con uno psicologo perchè da qui non si può approfondire adeguatamente la trattazione dei vari argomenti.
Ci rifletta.
Un caro saluto,