Attacchi di ansia e panico

buongiorno, sono una ragazza di 22 anni e da un mese circa soffro di attacchi di ansia generalizzati, che spesso sfociano in attacchi di panico. purtroppo è una sensazione orribile e invalidante, che dura a lungo durante tutta la giornata. non trovo pace con nessun pensiero e/o attività; ho difficoltà ad uscire di casa perché ho paura di svenire da un momento all'altro.
mi sono rivolta ad una psichiatra, la quale mi ha prescritto escitalopram e diazepam, che ho subito interrotto perché fin dalla prima dose la situazione è peggiorata. mi ha consigliato anche la psicoterapia e sono alla ricerca dello specialista.
da sempre sono un soggetto ansioso, ma non lo sono mai stata in questi termini. ho paura, tanta paura e vorrei uscire quanto prima da questa situazione orribile.
ho sempre avuto grandi progetti e speranze, e ora non trovo le forze e la voglia di fare nulla. sono una studentessa universitaria fuori sede che ora ha paura di tutto. desidero fortemente tornare ad essere quella di un tempo e vivere la vita con più leggerezza.
grazie per l'attenzione.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazza,
Comprendo benissimo il momento estremamente disagevole che sta vivendo. L'ansia acuta conduce proprio ad avere l'ansia di poterla sperimentare, e ciò
- mantiene la sintomatologia
- tende proprio a provocare un nuovo attacco di panico.

Altrettanto comprensibili sono i timori riconducibili gli effetti iniziali che si sperimentano durante le prime assunzioni di un SSRI. Tuttavia, come credo le avrà spiegato la psichiatra, l'effetto del farmaco può determinare sintomi collaterali iniziali che tendono a scemare gradualmente nel giro di poche settimane.
Spesso accade, infatti, che persone estremamente vulnerabili all'emozione dell'ansia, sospendano anche di propria iniziativa l'assunzione del farmaco proprio perché impressionate dall'azione collaterale iniziale che le molecole in questione determinano.

Cosa fare quindi in questi casi?
1) Ri-avvalersi di una consulenza psichiatrica;
2) Contattare un/una collega psicologo-psicoterapeuta nello stesso momento in cui si comincia l'assunzione del farmaco perché questa procedura consente di iniziare a tollerare e gestire i sintomi collaterali grazie all'aiuto specialistico del collega; Per poi proseguire con la Terapia combinata: farmacologica e psicoterapeutica. L'associazione delle due terapie rappresenta il gold standard nella cura di malesseri ansia-correlati.

Le allego in proposito una lettura che le tornerà utile https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Cordiali saluti
In bocca al lupo

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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