Non riesco a darmi pace

Buonasera,
vi scrivo perché non riesco a darmi pace, mi sento molto sola nella mia vita dal punto di vista relazionale, avevo delle amiche che però ora sento lontane, probabilmente sono cambiata io e sono cambiate loro, eravamo molto legate ma poi la perdita di mio papà mi ha aperto gli occhi su chi veramente mi era vicino e chi no; ora, queste mie "amiche" ormai non le vedo quasi più, quando le vedo/sento non c'è un'atmosfera piacevole, lo sento e la cosa mi dispiace molto. Io ho preso la mia strada, non mi sento a mio agio con loro, le sento pettegole, concentrate su cose che a me non interessano ed insensibili, nel contempo mi dispiace di questo, ci penso in continuazione nonostante abbia anche altre amicizie, ma probabilmente sono legami meno forti, o forse diversi, non saprei dire, ma non riesco a concentrarmi su ciò che ho, sulle relazioni positive che ho, volendo sempre ritornare indietro e provocando dentro di me una sofferenza e un conflitto che non mi dà pace. Mi sento in conflitto tra la persona che ero un tempo e quella che sono ora, con esperienze come la morte di mio padre, l'aver smesso di fumare e lo svolgere un lavoro che mi gratifica, fare sport e seguire le mie passioni, probabilmente sono cresciuta e non riesco io stessa ad accettarlo. Recentemente ho ricevuto una bella notizia in ambito lavorativo, ma da parte di queste mie vecchie amiche non ho ricevuto nessun tipo di incoraggiamento, congratulazione, questo mi è dispiaciuto molto e non mi fa vivere bene i miei successi, devo sempre trovare il bicchiere mezzo vuoto. mi sento in colpa per averle abbandonate e averle forse volute perdere, penso che se oggi non ci sono è colpa mia, che le ho abbandonate, snobbate, ma dall'altro lato le cose che ho vissuto in questi ultimi anni mi hanno cambiata e non riesco proprio a sentirmi a mio agio con loro. Non so davvero cosa fare, mi sento tesa tra due parti e non riesco ad uscirne.
Vi ringrazio dell'attenzione,
G.
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara G.,

questo è ciò che è successo:

"la perdita di mio papà mi ha aperto gli occhi su chi veramente mi era vicino e chi no".

Ha subito un grave lutto dopo un periodo durante il quale - come ha detto in precedenza - ha vissuto molto male la malattia di suo padre e l'atteggiamento che lui aveva preso, e questo non può che averla cambiata.

E' un fatto positivo che si sia resa conto di chi le è davvero amico e chi no: anche se rendersi conto che amiche di lunga data non sanno darle supporto, allora come oggi, provoca sicuramente amarezza, essersi liberata da relazioni amicali insoddisfacenti le consente di riappropriarsi del suo tempo e delle sue energie per investire altrove, dal punto di vista emotivo.

Quello che sta vivendo è il conflitto fra la "vecchia" G. e la "nuova" G., che è nata non solo dal lutto, ma anche dalle esperienze di crescita fatte negli ultimi anni: ciò che appartiene al passato a volte appare come più rassicurante e per questo può essere tentata di guardare indietro invece che al futuro, ma se ha capito che tipo di persone stava frequentando non penso che ne rimpianga davvero il modo di fare.

Come le ha già detto una mia collega, vista la situazione sarebbe molto utile che riprendesse la psicoterapia che ha effettuato dopo la morte di suo padre (forse per troppo poco tempo) e che si ponesse un obiettivo più importante rispetto al fare un po' d'ordine, come ha detto in precedenza.
Se in questo momento sta vivendo una forte confusione e sentimenti ambivalenti è importante che si faccia ancora aiutare per ottenere risultati più definitivi e duraturi.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it