Distacco da mia madre
Gentili Dottori,
ho 26 anni e sto attraversando un periodo molto difficile. Non studio né lavoro e non ho la più pallida idea di cosa fare della mia vita. Ho l'opportunità di andare a frequentare un master all'estero, col pieno sostegno dei miei genitori, ma sono sul punto di rinunciarvici perché ho troppa paura. Ho paura di fare tutto. Ho già rinunciato a varie altre opportunità sempre per paura. Mia madre mi ha detto che non importa se non vado all'estero, basta che io faccia qualcosa, anche rimanendo qui. Ma io ho paura anche a fare quel "qualcosa", qualsiasi cosa sia.
Mi sono reso conto che in realtà la radice di tutto è il rapporto con mia madre. Sono dipendente affettivamente da lei. Non riesco a stare per periodi prolungati senza di lei. Anche questi pochi giorni in cui lei è fuori per me sono una sofferenza. Non riesco a "vivere" senza di lei, non riesco ad affermarmi come persona nel mondo. Spesso faccio pensieri struggenti su cosa succederà quando lei non ci sarà più e su cosa ne sarà di me, o anche solo su quando lei inizierà a stare male in salute (non è decisamente più giovane) e io non potrò farci nulla. Vorrei renderla felice, vorrei così tanto andare all'estero, eppure so che se ci andassi crollerei in uno stato d'animo ancor più nero e tragico di quello in cui mi trovo adesso e non combinerei niente. Oltretutto ho l'impressione che quest'attaccamento morboso sia notevolmente peggiorato negli ultimi 2 anni. Spesso penso che l'unica vera soluzione sia il suicidio (che pure non commetterei mai, ho paura anche di quello), perché semplicemente non riesco a vedere una via d'uscita, non riesco ad andare da nessuna parte. E mia madre pensa sia colpa sua, cosa che mi fa soffrire ancor di più e mi fa stare ancora peggio, giacché lei non ha mai fatto nulla per farmi essere così, anzi, è probabilmente la madre migliore che potessi desiderare.
Il fatto è che conosco benissimo, a grandi linee, i motivi di tutto ciò: padre poco presente. Però questo non mi aiuta a superare o anche solo affrontare il problema.
So che è un problema che necessita di essere eviscerato con una terapia ad hoc, cosa che avevo peraltro già iniziato la scorsa primavera con un vostro collega (poi rivelatasi la persona sbagliata), ma sta di fatto che sono processi che durano anni e io nel frattempo non ho idea di come procedere nella mia vita. Non so letteralmente che fare, mi fa paura anche mettermi a vendere volantini. Sono disperato. Non ho 19 anni e non ho più così tanto tempo da sprecare, ma soprattutto temo che presto i miei mi taglieranno i fondi visto che ormai sono quasi 3 anni che non faccio niente. Ho la netta impressione che rinunciando a questo master (che gli anni prossimi non sarà disponibile) sto piazzando gli ultimi chiodi sulla mia bara e sto buttando definitivamente all'aria la mia vita, ma il solo pensiero di stare lontano da casa e da mia madre mi getta nello sconforto, nell'ansia e nella confusione più totale. Ho tentato, e tentato, e tentato di convincermi che potevo farcela e che stavolta sarebbe stato diverso e che magari ci sarebbe stata solo una difficile fase iniziale che poi avrei superato, ma non è così. Non ce la posso fare. So che il distacco dai genitori non è facile per nessuno ma per me la questione è su tutto un'altro piano e non ho idea di come poter essere un adulto funzionale.
ho 26 anni e sto attraversando un periodo molto difficile. Non studio né lavoro e non ho la più pallida idea di cosa fare della mia vita. Ho l'opportunità di andare a frequentare un master all'estero, col pieno sostegno dei miei genitori, ma sono sul punto di rinunciarvici perché ho troppa paura. Ho paura di fare tutto. Ho già rinunciato a varie altre opportunità sempre per paura. Mia madre mi ha detto che non importa se non vado all'estero, basta che io faccia qualcosa, anche rimanendo qui. Ma io ho paura anche a fare quel "qualcosa", qualsiasi cosa sia.
Mi sono reso conto che in realtà la radice di tutto è il rapporto con mia madre. Sono dipendente affettivamente da lei. Non riesco a stare per periodi prolungati senza di lei. Anche questi pochi giorni in cui lei è fuori per me sono una sofferenza. Non riesco a "vivere" senza di lei, non riesco ad affermarmi come persona nel mondo. Spesso faccio pensieri struggenti su cosa succederà quando lei non ci sarà più e su cosa ne sarà di me, o anche solo su quando lei inizierà a stare male in salute (non è decisamente più giovane) e io non potrò farci nulla. Vorrei renderla felice, vorrei così tanto andare all'estero, eppure so che se ci andassi crollerei in uno stato d'animo ancor più nero e tragico di quello in cui mi trovo adesso e non combinerei niente. Oltretutto ho l'impressione che quest'attaccamento morboso sia notevolmente peggiorato negli ultimi 2 anni. Spesso penso che l'unica vera soluzione sia il suicidio (che pure non commetterei mai, ho paura anche di quello), perché semplicemente non riesco a vedere una via d'uscita, non riesco ad andare da nessuna parte. E mia madre pensa sia colpa sua, cosa che mi fa soffrire ancor di più e mi fa stare ancora peggio, giacché lei non ha mai fatto nulla per farmi essere così, anzi, è probabilmente la madre migliore che potessi desiderare.
Il fatto è che conosco benissimo, a grandi linee, i motivi di tutto ciò: padre poco presente. Però questo non mi aiuta a superare o anche solo affrontare il problema.
So che è un problema che necessita di essere eviscerato con una terapia ad hoc, cosa che avevo peraltro già iniziato la scorsa primavera con un vostro collega (poi rivelatasi la persona sbagliata), ma sta di fatto che sono processi che durano anni e io nel frattempo non ho idea di come procedere nella mia vita. Non so letteralmente che fare, mi fa paura anche mettermi a vendere volantini. Sono disperato. Non ho 19 anni e non ho più così tanto tempo da sprecare, ma soprattutto temo che presto i miei mi taglieranno i fondi visto che ormai sono quasi 3 anni che non faccio niente. Ho la netta impressione che rinunciando a questo master (che gli anni prossimi non sarà disponibile) sto piazzando gli ultimi chiodi sulla mia bara e sto buttando definitivamente all'aria la mia vita, ma il solo pensiero di stare lontano da casa e da mia madre mi getta nello sconforto, nell'ansia e nella confusione più totale. Ho tentato, e tentato, e tentato di convincermi che potevo farcela e che stavolta sarebbe stato diverso e che magari ci sarebbe stata solo una difficile fase iniziale che poi avrei superato, ma non è così. Non ce la posso fare. So che il distacco dai genitori non è facile per nessuno ma per me la questione è su tutto un'altro piano e non ho idea di come poter essere un adulto funzionale.
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Gentile utente, a mio parere Lei ha bisogno di essere aiutato a superare questa paura, mantenendo certo il legame affettivo con la mamma, ma anche diventando capace di vivere la vita che sua madre le ha dato.. le consiglio di andare, ma subito, dal
Medico di base e di farsi consigliare da lui, a mio parere sarebbe necessario che una psicoterapia fosse supportata da un supporto farmacologico , mirato e scelto da uno psichiatra..cosa che si fa continuamente e funziona anche in una struttura pubblica.. Peccato bruciarsi il possibile master, peccato bruciarsi la giovinezza.. l'amore che ha ricevuto sara' sempre dentro di Lei come una luce calda e rassicurante , la mamma sta bene ora.. e starà bene a lungo , non faccia pensieri anticipatori di tragedie.. Spero che mi ascolti e prenda in mano la sua vita.. auguri davvero.. ci riscriva.. restiamo
In ascolto..
Medico di base e di farsi consigliare da lui, a mio parere sarebbe necessario che una psicoterapia fosse supportata da un supporto farmacologico , mirato e scelto da uno psichiatra..cosa che si fa continuamente e funziona anche in una struttura pubblica.. Peccato bruciarsi il possibile master, peccato bruciarsi la giovinezza.. l'amore che ha ricevuto sara' sempre dentro di Lei come una luce calda e rassicurante , la mamma sta bene ora.. e starà bene a lungo , non faccia pensieri anticipatori di tragedie.. Spero che mi ascolti e prenda in mano la sua vita.. auguri davvero.. ci riscriva.. restiamo
In ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.5k visite dal 03/09/2017.
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