Fidanzato passivo ed insicuro

Gentilissimi specialisti, mi rivolgo per chiedere consigli e suggerimenti riguardo la mia relazione. Sono fidanzata da circa 2 anni con un ragazzo molto dolce, profondo, sensibile, tenero e affettuoso. Lo amo moltissimo ed è una storia seria, io conosco la sua famiglia e lui la mia, quindi viviamo una relazione stabile e seria, siamo entrambi adulti, non è una storiella passeggera. Andrebbe tutto bene se non fosse che lui è una persona piuttosto passiva, non lavora e non ha un'auto quindi non guida. Io invece ho un lavoro (part time, ma fisso) e ho la mia auto, infatti in questi anni ho sempre guidato io ovunque andassimo. Il problema è che non fa nulla per migliorare/cambiare questa condizione (malgrado ammetta che gli pesa e gli crea disagio), in pratica non reagisce, non si dà da fare, per questo è un passivo. Ho cercato di avere pazienza sperando che qualcosa cambiasse ma non è successo. Sa che io ho delle intenzioni molto serie, vorrei progettare un futuro insieme, facendo anche dei sacrifici come è giusto che sia, ma da parte sua vedo poca concretezza, è come bloccato! Dice di volere lo stesso, che mi ama, che vorrebbe vivere con me, ma poi effettivamente non si muove. Ho instaurato un dialogo diverse volte, per capire ed aiutarlo, infatti gli invio e gli suggerisco siti dove poter inviare cv ad esempio, o gli consiglio qualcosa, mi sono anche proposta di accompagnarlo, per non fargli fare tutto da solo, ma questa strategia pare non funzionare. Dice che la timidezza e la vergogna lo bloccano e lui stesso ammette di essere passivo e che non sa cosa vuole, malgrado si renda conto di voler cambiare e smuoversi perché questa condizione in cui vive da sempre lo fa soffrire. Gli ho anche proposto di rivolgersi ad un consulente psicologico, lui dice che nessuno può aiutarlo, perché deve combattere da solo contro questo demone interiore e in effetti anche io ormai non so più che tentare non essendo abile ed esperta in materia. Inoltre l'ho anche messo alla guida "di peso", cioè per ora in città gli ho imposto di guidare finchè non prende confidenza con la strada, per poi poterci allontanare. Il tutto però comincia davvero a pesarmi, mi sento l'uomo della coppia ed è per questo che l'ho messo alle strette, gli ho dato una sorta di ultimatum sperando di aprirgli gli occhi e dargli una scossa definitiva: se non si dà da fare e non mi dimostra concretamente di smuoversi e cambiare, la nostra relazione cadrà. Ho anche deciso di non mettermi più alla guida durante le nostre uscite. Mi intristisce molto essere arrivata a questo punto, ma mi è sembrato un tentativo necessario, seppur drastico.
Confido nei vostri pareri esperti e professionali, certa che saprete suggerirmi le modalità migliori su come agire.
Grazie di cuore.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazza, comprendo la fatica che fa nel cercare di smuovere il suo fidanzato. Lui non guida perchè non ha la macchina, ma ha la patente ? quando l'ha presa? Ci sono stati dei cambiamenti in lui rispetto al tempo in cui vi siete innamorati e messi insieme..? Non penso che sia una buona cosa continuare a spronarlo, costringerlo a guidare, conviene invece domandarsi se questo continuo spronarlo non venga vissuto come una disconferma ..Forse converrebbe che Lei andasse al Consultorio per parlare con un Collega chiedendo aiuto per la coppia..Ci sono cose non chiarite in questo vostro rapporto, giovani , persone serie adulte certo, ma le aspettative per il futuro non è detto che coincidano.. lui forse non ha le idee chiare sul lavoro, lo studio, i progetti di vita..Lei , carissima, pur amandolo non è bene che si sostituisca a lui .
Quindi calma, cerchi di ascoltare il mio consiglio e di chiarire con lui se tutto questo non venga da lontano, da educazioni diverse, non ugualmente centrate sulla conquista dell'autonomia , ad esempio..Le faccio molti auguri, ci riscriva se crede, noi restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Salve Dottoressa, la ringrazio per i suoi preziosi consigli. Lui ha la patente da circa 6 anni, ha guidato poche volte l'auto di famiglia, poi purtroppo questa è stata venduta e non procurandosi un mezzo proprio non ha più guidato, fino a che io non l'ho rimesso alla guida. Durante i due anni della nostra storia ha inviato il curriculum a qualche azienda (sempre sotto invito di terzi, mai spontaneamente) e ha fatto un tirocinio, anche questo trascinato dall'aiuto di terzi, al termine del quale però si è come "fermato"; non ha più cercato altro impiego. Sono ormai oltre 7 mesi che è a casa privo di occupazione. L'unico cambiamento in meglio che ho notato è che a volte prende iniziativa, mettendosi ai fornelli ad esempio (non l'aveva mai fatto prima), o qualche slancio nell'intimità, casi rari comunque.
Al momento sto rivalutando l'idea di un futuro insieme, forse esprimergli questo desiderio gli ha creato ulteriori insicurezze, perciò credo che vivrò la nostra storia alla giornata, pensando al presente e a un futuro a breve termine.
Ad essere sincera il suo consiglio di non continuare a spronarlo mi lascia delle perplessità, o forse non ho ben inteso cosa vuole dire. Potrebbe gentilmente chiarirmi questo punto? Purtroppo con il dialogo e l'assecondare non ci sono stati miglioramenti, di conseguenza ho ritenuto opportuno avere più polso. Il mio obiettivo non è certamente quello di sostituirmi a lui, quanto più affiancarlo e spronarlo. La ringrazio per il tempo dedicatomi, attendo una sua risposta se vorrà. Grazie,
Saluti.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Carissima, intendevo dire che qualche aiuto, proposta va bene, ma fondamentale è domandarsi perché lui fa cosi' .. 6 anni fa ha preso la patente, poi? Ora vive coi suoi penso, come pensa di campare? Cosa farà' .. da grande? E i suoi trovano tutto questo normale? Quindi se sta male va curato.. confermo quanto le ho detto, vada Lei al Consultorio,viva questo amore.. alla giornata.. come dice.. Lui avrebbe bisogno di riflettere , chiarirsi il passato e lo sguardo sul futuro..
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Utente
Utente
Gentile Dottoressa, la ringrazio ancora una volta. Lui vive con la sua famiglia che purtroppo non ha instaurato con lui (ne' con sua sorella) nessun dialogo in materia lavoro. Diciamo che i suoi genitori lasciano lui e sua sorella totalmente liberi, non si intromettono, ne' danno suggerimenti o supporto, sono ragazzi che si costruiscono da soli. E' anche in parte per questo che vorrei provare a colmare io queste mancanze, perché io stessa mi rendo conto che avere qualcuno che ti sprona e ti affianca può servire. Proverò a seguire il suo consiglio nella speranza che la situazione migliori. Nel frattempo abbiamo deciso di ridurre la frequenza dei nostri incontri, io al momento non riesco ad essere di compagnia vivendo questa situazione con disagio e lui potrebbe ricavarne del tempo per riflettere e dedicarsi alla ricerca di un impiego. Grazie per l'ascolto.