La donna perfetta, cioè quella che rispecchia i miei gusti

Gentile dottori Sono un ragazzo ventenne e Ahimè per timidezza e per necessità di trovare la donna perfetta, cioè quella che rispecchia i miei gusti in fatto estetico e quella con cui stare bene non ho mai avuto rapporti sessuali..questo hai iniziato a pesarmi insieme al fatto che la maggior parte delle persone si chiede come sia possibile che,considerato l'aspetto estetico e caratteriale io sia ancora single. Le indubbie necessità fisiologiche di un ventenne mi hanno portato a cercare del sesso occasionale ma con uomini,adesso questo tipo di esperienza mi sta dando un po da riflettere su un eventuale omosessualità latente . Nei rapporti omosessuali che ho avuto sono stati tutti caratterizzati da un minimo comune denominatore e cioè il desiderio di essere dominante sugli uomini.Le dico inoltre che durante questi incontri ho avvertito la mancanza di qualcosa come se avessi desiderio di toccare un corpo femminile,la sensazione che avrei preferito ci fosse una donna accanto a me. Nel praticare l auto erotismo spesso mi capita di guardare video amatoriali per lo più omosessuali non escludendo però quelli etero.come avessi l impressione che per me gli uomini siano oggetti sessuali mentre il sesso con una donna debba essere sempre accompagnato dall' amore. Gradirei un parere su questa situazione. ringrazio anticipatamente
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

credo che lei sia fondamentalmente spaventato dall'idea di avere un approccio non solo sessuale, ma soprattutto affettivo, con una donna, magari per il pensiero di poter essere rifiutato, tradito o abbandonato.

Quanto dice:

"per timidezza e per necessità di trovare la donna perfetta, cioè quella che rispecchia i miei gusti in fatto estetico e quella con cui stare bene non ho mai avuto rapporti sessuali"

fa pensare che si stia nascondendo dietro la scusa della ricerca della "donna perfetta" per giustificare l'assenza di relazioni eterosessuali, ma che in realtà quello che sta provocando la sua difficoltà sia la timidezza che lei stesso nomina.

Per "timidezza" si possono intendere molte cose, ma, come le dicevo, penso che si tratti fondamentalmente di paura del rifiuto e della sofferenza che potrebbe causarle un approccio con la donna "sbagliata" (cioè che non ricambiasse i suoi sentimenti o che non fosse realmente interessata a lei).

Se le altre persone si stupiscono che lei sia single significa che agli occhi degli altri possiede le qualità necessarie per interessare ad una donna, quindi il problema risiede plausibilmente nel suo ritrarsi per mettersi in salvo da esperienze spiacevoli.

I rapporti che ha avuto con gli uomini non significano probabilmente nulla sul piano di un'eventuale omosessualità latente: da quanto riferisce sembra che li abbia appunto usati come "oggetti" sostitutivi di quella partner femminile che avrebbe voluto avere con sè e che non fosse realmente interessato a loro.
Non so in che modo abbia approcciato queste persone, ma probabilmente si è messo in condizioni di non essere respinto o di non soffrire a fronte di un possibile rifiuto (anche perchè, mancandole qualsiasi trasporto emotivo nei confronti degli uomini, non avrebbe mai investito a sufficienza sul piano emotivo da poter essere ferito da un rifiuto).

Non so come mai lei abbia questa difficoltà nei confronti delle donne, ma la causa (o le cause) sono sicuramente da cercare nella sua storia di vita.

Lei si è fatto un'opinione al riguardo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile dr.ssa Massaro,pgrazie prima di cominciare per la ringrazio per aver speso il suo tempo rispondendo alla mia richiesta.se dovessi ripercorrere la mia vita e gli episodi che per me sono stati più significativi . Innanzittutto credo che un ruolo l abbiano avuto una serie di abusi sessuali avuti dall' eta di 6 anni da parte di membri maschili della mia famiglia da li un profondo senso di
inadeguatezza di aver fatto qualcosa di sbagliato,da cui sono conseguiti una serie di episodi come l aumento di peso che ha influito negativamente sul mio approccio con il sesso femminile nessuno avrebbe mai guardato un ragazzino obeso, cosi ho lavorato sul mio fisico rimettendomi in forma ma cercando sempre un senso di perfezione in me stesso per sentirmi degno di stare al fianco di una bella donna avendo sempre avuto l' idea che una bella donna potesse stare con un bell'uomo, altro elemento credo possa essere stato il rapporto molto conflittuale tra i miei genitori.Gli uomini incontratti in chat apposite hanno avuto esattamente il ruolo di cui lei parlava, e nonostante abbiano provato a rimanere in contatto con me interessati non so bene da cosa , io non mi sono mostrato mai interessato alla prosecuzione di rapporti extrasessuali.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Mi spiace molto per quello che ha subito, che non dovrebbe accadere a nessun bambino.
Ne è stato sicuramente segnato, anche perchè gli abusi sono stati perpetrati da persone che avrebbero dovuto aver cura di lei, difenderla e proteggerla: questo non può che aver minato la sua fiducia negli altri e la sua autostima, portandola a ritenersi indegno e inadeguato oltre che colpevole - convinzione che si riscontra in tutti questi casi nelle vittime.
Immagino che non abbia mai ricevuto un aiuto psicologico per elaborare l'accaduto: è così?
Ci sono state delle denunce o comunque delle conseguenze, oppure si tratta di un segreto che è rimasto fra le mura di casa?

Sapendo questo mi risulta più chiaro il fatto che lei abbia cercato partner maschili per "sottometterli", come se si trattasse di una sorta di vendetta/rivincita o comunque di un capovolgimento delle parti, rispetto a ciò che ha subito da bambino.
Sentirsi attivo e non passivo ha svolto probabilmente la funzione di "sanare" in parte la passività nella quale si è ovviamente trovato da bambino in occasione degli abusi.

Come vede questo non ha nulla a che fare con il suo orientamento sessuale.