Urgente richiesta di ascolto... sono stanca
Gentili dottori,
scrivo perchè ho raggiunto il limite. Nella mia vita tutto va male, non c'è nessun campo della mia esistenza che salverei.
A metà settembre mi laureerò con il massimo dei voti ma è stato un percorso di studi tormentato in quanto mio padre, eccessivamente egoista, mi ha sempre fatto pesare il fatto di dover sostenere le spese universitarie. Io, dal mio canto, mi sono sempre impegnata al massimo, vincendo anche numerose borse di studio, ma l'angoscia, il rammarico e i sensi di colpa non mi hanno mai lasciata, nonostante io non abbia mai chiesto nient'altro, ho sempre provveduto da me infatti per il resto (uscite, qualche viaggio). Dovrei frequentare necessariamente la magistrale, perchè la mia non è una laurea completa, ma ho perso interesse e motivazione. Mio padre dichiara in continuazione di non voler provvedere ulteriormente alle spese relative ai miei futuri studi, e questo mi fa sentire abbandonata perchè credo che sia normale che un genitore sostenga il percorso scolastico di un figlio, o quantomeno vada fiero dei suoi successi. Tralasciando l'aspetto economico, neanche per il resto la mia famiglia mi garantisce tranquillità. Ho una libertà limitata, se esco devo tornare ad orari ridicoli e non per una mancanza di fiducia, perchè non ho mai dato alcun tipo di problema, ma per una loro tranquillità, perchè la notte devono dormire sereni e senza pensieri. Ciò mi ha limitato parecchio anche nelle amicizie, non ho quasi nessuno con cui uscire perchè impossibilitata allo stile di vita dei ragazzi della mia età. Passo gran parte del mio tempo a casa, nella mia stanza, dove lentamente muoio di giorno in giorno.
Negli altri campi forse va anche peggio... nell'ultimo periodo ho chiuso parecchie amicizie perchè non sentivo più nè calore nè vicinanza.
Sul piano sentimentale, invece, ho cercato in tanti modi di chiudere una relazione tormentata durata due anni con una persona fortemente instabile che ho amato da morire e di cui mi sono presa cura, ma lui continua ad abbandonarmi di continuo perchè distratto da altro, per poi ritornare. Frequento inoltre un'altra persona, inizialmente non volevo farmi coinvolgere, mi ha sempre avvisata di non voler nulla di serio, ma ha tenuto salda la presa per oltre un anno facendomi abituare alla sua presenza per poi allontanarsi. Mi fa male pensare che questa persona che per parecchio tempo è stata "ossessionata" da me, appena mi ha conquistata ha voluto abbandonarmi, come se fossi un giocattolo. Non voglio perderlo, non voglio che le attenzioni che erano per me ora siano destinate ad un'altra.So già che appena si farà risentire cederò.Io non valgo niente per nessuno.
Dopo quest'ultimo avvenimento sono sprofondata nel panico. Sto male, vorrei che tutto fuori cessasse di esistere. Non posso ricominciare e non ho vie d'uscita. Non ne ho ne la forza e non ho più nulla a cui aggrapparmi, non posso intraprendere nessun percorso terapeutico perchè non ne ho la possibilità. Vorrei poter non svegliarmi più.
scrivo perchè ho raggiunto il limite. Nella mia vita tutto va male, non c'è nessun campo della mia esistenza che salverei.
A metà settembre mi laureerò con il massimo dei voti ma è stato un percorso di studi tormentato in quanto mio padre, eccessivamente egoista, mi ha sempre fatto pesare il fatto di dover sostenere le spese universitarie. Io, dal mio canto, mi sono sempre impegnata al massimo, vincendo anche numerose borse di studio, ma l'angoscia, il rammarico e i sensi di colpa non mi hanno mai lasciata, nonostante io non abbia mai chiesto nient'altro, ho sempre provveduto da me infatti per il resto (uscite, qualche viaggio). Dovrei frequentare necessariamente la magistrale, perchè la mia non è una laurea completa, ma ho perso interesse e motivazione. Mio padre dichiara in continuazione di non voler provvedere ulteriormente alle spese relative ai miei futuri studi, e questo mi fa sentire abbandonata perchè credo che sia normale che un genitore sostenga il percorso scolastico di un figlio, o quantomeno vada fiero dei suoi successi. Tralasciando l'aspetto economico, neanche per il resto la mia famiglia mi garantisce tranquillità. Ho una libertà limitata, se esco devo tornare ad orari ridicoli e non per una mancanza di fiducia, perchè non ho mai dato alcun tipo di problema, ma per una loro tranquillità, perchè la notte devono dormire sereni e senza pensieri. Ciò mi ha limitato parecchio anche nelle amicizie, non ho quasi nessuno con cui uscire perchè impossibilitata allo stile di vita dei ragazzi della mia età. Passo gran parte del mio tempo a casa, nella mia stanza, dove lentamente muoio di giorno in giorno.
Negli altri campi forse va anche peggio... nell'ultimo periodo ho chiuso parecchie amicizie perchè non sentivo più nè calore nè vicinanza.
Sul piano sentimentale, invece, ho cercato in tanti modi di chiudere una relazione tormentata durata due anni con una persona fortemente instabile che ho amato da morire e di cui mi sono presa cura, ma lui continua ad abbandonarmi di continuo perchè distratto da altro, per poi ritornare. Frequento inoltre un'altra persona, inizialmente non volevo farmi coinvolgere, mi ha sempre avvisata di non voler nulla di serio, ma ha tenuto salda la presa per oltre un anno facendomi abituare alla sua presenza per poi allontanarsi. Mi fa male pensare che questa persona che per parecchio tempo è stata "ossessionata" da me, appena mi ha conquistata ha voluto abbandonarmi, come se fossi un giocattolo. Non voglio perderlo, non voglio che le attenzioni che erano per me ora siano destinate ad un'altra.So già che appena si farà risentire cederò.Io non valgo niente per nessuno.
Dopo quest'ultimo avvenimento sono sprofondata nel panico. Sto male, vorrei che tutto fuori cessasse di esistere. Non posso ricominciare e non ho vie d'uscita. Non ne ho ne la forza e non ho più nulla a cui aggrapparmi, non posso intraprendere nessun percorso terapeutico perchè non ne ho la possibilità. Vorrei poter non svegliarmi più.
[#1]
Cara Utente,
lei riferisce una serie di insuccessi e di situazioni che, pur essendo oggettivamente un successo, non lo sono più dal momento in cui la sua famiglia si intromette n maniera disfunzionale invece di supportarla e di riconoscere che ha diritto di vivere le normali esperienze delle persone della sua età.
E' possibile che tutto questo l'abbia portata a sviluppare un disturbo depressivo, ma da qui non è possibile effettuare una diagnosi.
Le suggerisco sentitamente di rivolgersi al Centro di Salute Mentale o al Consultorio Familiare per trovare quell'ascolto e quell'aiuto che non possiamo farle avere con una consulenza online.
Ne ha bisogno e spero che lo farà, per sè stessa.
Tanti cari auguri,
lei riferisce una serie di insuccessi e di situazioni che, pur essendo oggettivamente un successo, non lo sono più dal momento in cui la sua famiglia si intromette n maniera disfunzionale invece di supportarla e di riconoscere che ha diritto di vivere le normali esperienze delle persone della sua età.
E' possibile che tutto questo l'abbia portata a sviluppare un disturbo depressivo, ma da qui non è possibile effettuare una diagnosi.
Le suggerisco sentitamente di rivolgersi al Centro di Salute Mentale o al Consultorio Familiare per trovare quell'ascolto e quell'aiuto che non possiamo farle avere con una consulenza online.
Ne ha bisogno e spero che lo farà, per sè stessa.
Tanti cari auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 31/08/2017.
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