Paura di aver danneggiato qualcuno
Salve,
da un anno ormai sorgono nella mia mente pensieri relativi alla possibilità di aver danneggiato qualcuno. Il più "importante" è questo: sono soccorritore in ambulanza, dopo un servizio non ho cambiato il lenzuolo sulla barella (comunque pulito e senza tracce di liquidi organici o altri agenti contaminanti) e dopo qualche tempo sono stato assalito dal timore che così facendo la persona che è stata trasportata sulla barella durante il servizio successivo abbia potuto contrarre malattie per la possibile presenza di virus o batteri e addirittura morire per la mia omissione.
Inoltre, altri pensieri sono per esempio: "non ho lasciato attraversare un pedone e avrei dovuto farlo, quindi se per caso gli succede un incidente potrebbe essere colpa mia", "se starnutisco devo lavarmi e disinfettarmi le mani perché se do la mano a una persona questa potrebbe contrarre malattie", "ho visto del pietrisco sulla strada e dovrei segnalarlo perché un motociclista potrebbe cadere e farsi male/morire e se accadesse sarebbe colpa mia" eccetera. So che tali pensieri sono disfunzionali ma il problema è che per me sono incredibilmente reali e sono convinto che avrei una responsabilità se queste paure si realizzassero.
Secondo voi questi pensieri hanno motivo di esistere?
Grazie
da un anno ormai sorgono nella mia mente pensieri relativi alla possibilità di aver danneggiato qualcuno. Il più "importante" è questo: sono soccorritore in ambulanza, dopo un servizio non ho cambiato il lenzuolo sulla barella (comunque pulito e senza tracce di liquidi organici o altri agenti contaminanti) e dopo qualche tempo sono stato assalito dal timore che così facendo la persona che è stata trasportata sulla barella durante il servizio successivo abbia potuto contrarre malattie per la possibile presenza di virus o batteri e addirittura morire per la mia omissione.
Inoltre, altri pensieri sono per esempio: "non ho lasciato attraversare un pedone e avrei dovuto farlo, quindi se per caso gli succede un incidente potrebbe essere colpa mia", "se starnutisco devo lavarmi e disinfettarmi le mani perché se do la mano a una persona questa potrebbe contrarre malattie", "ho visto del pietrisco sulla strada e dovrei segnalarlo perché un motociclista potrebbe cadere e farsi male/morire e se accadesse sarebbe colpa mia" eccetera. So che tali pensieri sono disfunzionali ma il problema è che per me sono incredibilmente reali e sono convinto che avrei una responsabilità se queste paure si realizzassero.
Secondo voi questi pensieri hanno motivo di esistere?
Grazie
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Gentile utente,
I sintomi che descrive potrebbero essere (siamo online e quindi non possiamo avere certezze) sovrapponibili ad un disturbo ossessivo su base ansiosa. È altrettanto comune (in persone che soffrono del suo malessere) che lei riconosca questi comportamenti come disfunzionali ma che le appaiano "estremamente reali" e concreti.
La soluzione c'è e si chiama Psicoterapia. Oggi esistono orientamenti psicologico-psicoterapici che consentono, in tempi sufficientemente brevi, di appropriarsi di strategie e tecniche di gestione dell'ansia come l'approccio breve strategico o il cognitivo comportamentale.
È chiaro che, prima di intraprendere un eventuale percorso psicoterapico, occorre una diagnosi specialistica psichiatrica o psicologico clinica che inquadri il problema.
Le allego delle letture che potranno tornarle utili. http://www.stateofmind.it/2015/04/funzioni-psicoterapia-cognitiva/ https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Un caro saluto
I sintomi che descrive potrebbero essere (siamo online e quindi non possiamo avere certezze) sovrapponibili ad un disturbo ossessivo su base ansiosa. È altrettanto comune (in persone che soffrono del suo malessere) che lei riconosca questi comportamenti come disfunzionali ma che le appaiano "estremamente reali" e concreti.
La soluzione c'è e si chiama Psicoterapia. Oggi esistono orientamenti psicologico-psicoterapici che consentono, in tempi sufficientemente brevi, di appropriarsi di strategie e tecniche di gestione dell'ansia come l'approccio breve strategico o il cognitivo comportamentale.
È chiaro che, prima di intraprendere un eventuale percorso psicoterapico, occorre una diagnosi specialistica psichiatrica o psicologico clinica che inquadri il problema.
Le allego delle letture che potranno tornarle utili. http://www.stateofmind.it/2015/04/funzioni-psicoterapia-cognitiva/ https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Un caro saluto
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.1k visite dal 30/08/2017.
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