Ansia paura di perdere la ragione
Gentili dottori avrei bisogno di un parere: da circa sei mesi seguo una terapia cognitivo comportamentale per risolvere un problema legato alla paura di restare sola a casa e in strada.Inizialmente bastava la presenza di qualcuno a tranquillizzarmi,ma da due mesi la cosa è precipitata e se non ci sono determinatw persone (tipo mia suocera,mia zia,una mia amica)io ho paura di perdere il controllo,di non gestire le mie emozioni(paura,ansia,disagio)Non riesco a stare sola con mia madre in particolare.Ho delle bimbe e questa responsabilità preme ancora di piu .la mia paura è che tutta questa pressione,questa agitazione possa col tempo influire sulla mia psiche.perche nonostante la consapevolezza, nonostante ragiono sul fatto che resto pur sempre io a prescindere dalle persone che mi circondano,non riesco ad agire ed accettare che pur se resto sola con mia madre non succede nulla(ad esempio,se mia suocera deve uscire per un servizio,premesso che non riesco a stare sola a casa,io preferisco andare con mia suocera anziché restare a casa con mamma e le bambine).è tutto cosi patologico e la mia angoscia è legata al fatto che non vedo via di uscita.grazie in anticipo per qualsiasi parere
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Cara Signora,
se lei sta seguendo da 6 mesi una Terapia Cognitivo-Comportamentale avrà sicuramente parlato della situazione e del notevole peggioramento riscontrato al suo terapeuta.
Che parere ha ricevuto?
Prima del peggioramento aveva fatto dei passi avanti?
se lei sta seguendo da 6 mesi una Terapia Cognitivo-Comportamentale avrà sicuramente parlato della situazione e del notevole peggioramento riscontrato al suo terapeuta.
Che parere ha ricevuto?
Prima del peggioramento aveva fatto dei passi avanti?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Grazie dell'attenzione.Il mio teraupeta,a mio avviso preparato e molto disponibile, mi ha proposto e fatto fare esercizi che sono andati anche a buon termine,ma lui dice che è come se fossi impermeabile alle esperienze positive, come se ogni giorno resettassi e iniziassi da capo.Spesso mi propone di provare a stare a casa da sola anche per 10min ma io rimando.la situazione è peggiorata verso luglio,quando mia suocera partì per una settimana ed io ho avuto difficoltà a stare sola con mia madre.È come se avessi un disturbo ossessivo su una convinzione fissa,ovvero che solo la presenza di determinate persone mi tranquillizza, che non sono in grado di stare sola e vivrò in eterno cosi.ma soprattutto che col tempo questa pressione potrà generare una psicosi,o un vero e proprio attacco di panico in cui non potrò controllarmi.
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Forse a questo punto ha bisogno di un intervento differente dalla TCC.
Immagino ad esempio che non abbiate rintracciato le cause profonde del suo malessere, che esistono ed è importante individuare.
Se lei "resetta" tutto ogni giorno e non conserva memoria delle esperienze positive si può pensare che gli esercizi non servano e che le occorra un tipo di lavoro più "profondo", ad esempio di tipo psicodinamico/psicoanalitico o ipnotico ericksoniano.
Immagino ad esempio che non abbiate rintracciato le cause profonde del suo malessere, che esistono ed è importante individuare.
Se lei "resetta" tutto ogni giorno e non conserva memoria delle esperienze positive si può pensare che gli esercizi non servano e che le occorra un tipo di lavoro più "profondo", ad esempio di tipo psicodinamico/psicoanalitico o ipnotico ericksoniano.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 28/08/2017.
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