Ansia in gravidanza
Buona sera. Espongo subito il mio problema.
Sono una ragazza di 33 anni e da più di 10 soffro di ansia. In passato ho sofferto anche di depressione che ho curato con le gocce di daparox in associazione allo xanax. Sono incinta...il prossimo 07/09 entrerò al 6° mese. Nell'arco dei primi 3 mesi di gravidanza ho diminuito il dosaggio dello xanax,seguita dal mio ginecologo (prendevo una compressa da 0.50 la mattina ed una la sera e sono arrivata a prendere mezza compressa la mattina e mezza la sera). Non riesco al momento a diminuire ulteriormente (starei molto male e ne andrebbe della saluta della mia bambina)ed il problema è proprio che durante tutto il giorno (eccetto qualche oretta la mattina) sento una bruttissima sensazione di "noia",mi sforzo di fare le cose,di uscire,ma sono sempre accompagnata da questa brutta sensazione. Spesso non ho molto appetito ed anche in queato caso mi sforzo di mangiare per il bene della mia creatura! Questa sintomatologia sembra leggermente assopirsi la sera quando,poi,dopo l'ultima mezza compressa,vado a letto. Sento che non è "grave" com era prima (prima non mangiavo e se lo facevo vomitavo,non riuscivo a dormire la notte,se non per qualche ora e mi risvegliavo sempre di soprassalto,preda della paura) ma non vivo bene lo stesso. La mia domanda è se esiste qualcosa (ovviamente a base naturale) che possa "tranquillizzarmi" e alla.quale posso fare ricorso ogni volta che ne sento il bisogno!
Sono una ragazza di 33 anni e da più di 10 soffro di ansia. In passato ho sofferto anche di depressione che ho curato con le gocce di daparox in associazione allo xanax. Sono incinta...il prossimo 07/09 entrerò al 6° mese. Nell'arco dei primi 3 mesi di gravidanza ho diminuito il dosaggio dello xanax,seguita dal mio ginecologo (prendevo una compressa da 0.50 la mattina ed una la sera e sono arrivata a prendere mezza compressa la mattina e mezza la sera). Non riesco al momento a diminuire ulteriormente (starei molto male e ne andrebbe della saluta della mia bambina)ed il problema è proprio che durante tutto il giorno (eccetto qualche oretta la mattina) sento una bruttissima sensazione di "noia",mi sforzo di fare le cose,di uscire,ma sono sempre accompagnata da questa brutta sensazione. Spesso non ho molto appetito ed anche in queato caso mi sforzo di mangiare per il bene della mia creatura! Questa sintomatologia sembra leggermente assopirsi la sera quando,poi,dopo l'ultima mezza compressa,vado a letto. Sento che non è "grave" com era prima (prima non mangiavo e se lo facevo vomitavo,non riuscivo a dormire la notte,se non per qualche ora e mi risvegliavo sempre di soprassalto,preda della paura) ma non vivo bene lo stesso. La mia domanda è se esiste qualcosa (ovviamente a base naturale) che possa "tranquillizzarmi" e alla.quale posso fare ricorso ogni volta che ne sento il bisogno!
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Cara Signora,
dal momento che si trova in stato interessante direi che la prima scelta terapeutica non può che essere quella non farmacologica e quindi il ricorso allo psicologo, visto che le medicine devono essere utilizzate con estrema cautela in gravidanza.
Se ho capito bene in questi 10 anni durante i quali ha sofferto di ansia e depressione ha semplicemente assunto degli psicofarmaci ed oggi si trova quindi ancora in uno stato di disagio psicologico perchè non ha risolto ciò che provoca il suo malessere.
Di conseguenza solo un lavoro psicologico la potrà aiutare a liberarsi di quella "noia" che riferisce, che potrebbe anche essere un senso di vuoto di natura depressiva e preludere ad un'eventuale depressione post-partum.
Le segnalo infatti che le donne che hanno sofferto in precedenza di disturbi depressivi sono maggiormente soggette a sviluppare una forma depressiva dopo la nascita di un figlio ed è importante che lei faccia prevenzione per non trovarsi a dover fronteggiare questo tipo di situazione.
Qualsiasi sia il motivo che ha provocato il suo malessere 10 anni fa è necessario individuarlo e disinnescarlo per garantire un futuro più sereno sia a lei sia al bambino (o bambina) che nascerà fra poco:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2678-genitori-ansiosi-fanno-figli-ansiosi.html
Mi auguro che rifletterà sull'importanza di farsi aiutare seriamente e in maniera efficace: in questo momento è estremamente importante che sia seguita adeguatamente da uno psicologo e che sciolga i nodi irrisolti del passato per non soffrirne ancora e per non far soffrire anche il suo bambino.
Tanti cari auguri,
dal momento che si trova in stato interessante direi che la prima scelta terapeutica non può che essere quella non farmacologica e quindi il ricorso allo psicologo, visto che le medicine devono essere utilizzate con estrema cautela in gravidanza.
Se ho capito bene in questi 10 anni durante i quali ha sofferto di ansia e depressione ha semplicemente assunto degli psicofarmaci ed oggi si trova quindi ancora in uno stato di disagio psicologico perchè non ha risolto ciò che provoca il suo malessere.
Di conseguenza solo un lavoro psicologico la potrà aiutare a liberarsi di quella "noia" che riferisce, che potrebbe anche essere un senso di vuoto di natura depressiva e preludere ad un'eventuale depressione post-partum.
Le segnalo infatti che le donne che hanno sofferto in precedenza di disturbi depressivi sono maggiormente soggette a sviluppare una forma depressiva dopo la nascita di un figlio ed è importante che lei faccia prevenzione per non trovarsi a dover fronteggiare questo tipo di situazione.
Qualsiasi sia il motivo che ha provocato il suo malessere 10 anni fa è necessario individuarlo e disinnescarlo per garantire un futuro più sereno sia a lei sia al bambino (o bambina) che nascerà fra poco:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2678-genitori-ansiosi-fanno-figli-ansiosi.html
Mi auguro che rifletterà sull'importanza di farsi aiutare seriamente e in maniera efficace: in questo momento è estremamente importante che sia seguita adeguatamente da uno psicologo e che sciolga i nodi irrisolti del passato per non soffrirne ancora e per non far soffrire anche il suo bambino.
Tanti cari auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
La ringrazio,innanzitutto,per la velocità nella risposta. Diversi anni fà ho fatto psicoterapia (ho dimenticato di riferirlo)! In quel periodo i livelli di ansia/depressione erano tali che spesso sfociavano in veri e propri attacchi di panico. Da allora va molto meglio (se paragono sintomatologie e disturbi) e finché curavo l'ansia con la giusta (per me) dose di xanax mi sentivo proprio "bene"! Fondamentalmente c'è anche una familiarità (ereditarietà) con queste malattie. Cerco sempre di reagire,a volte anche con fatica,ma riesco a "non stare ferma". Ma la spiacevole sensazione rimane! :-(
[#3]
In realtà la "familiarità" riguarda più che altro l'apprendimento di visioni del mondo, modalità di interazione con gli altri e reazioni agli eventi della vita.
Come scritto nell'articolo che le ho linkato, una madre ansiosa instillerà giorno per giorno convinzioni catastrofiche e improntate sulla paura nei figli e se questi diventeranno insicuri e ansiosi a loro volta non sarà certo per il DNA che hanno ereditato.
Non c'è nulla di geneticamente determinato e sono sempre e comunque gli eventi ambientali ad "accendere" o "spegnere" i singoli geni.
E' possibile che la psicoterapia che ha effettuato anni fa non sia stata risolutiva o che magari si sia concentrata eccessivamente sui sintomi, tralasciandone le cause (se ancora oggi sente gli effetti di quello su cui dovrebbe lavorare a livello più "profondo"): le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di orientamento psicodinamico/psicoanalitico per lavorare su queste sgradevoli sensazioni e sul malessere che è rimasto in lei, perchè questo è molto importante anche per il suo bambino.
Ci pensi e se vuole mi aggiorni.
Tanti cari auguri,
Come scritto nell'articolo che le ho linkato, una madre ansiosa instillerà giorno per giorno convinzioni catastrofiche e improntate sulla paura nei figli e se questi diventeranno insicuri e ansiosi a loro volta non sarà certo per il DNA che hanno ereditato.
Non c'è nulla di geneticamente determinato e sono sempre e comunque gli eventi ambientali ad "accendere" o "spegnere" i singoli geni.
E' possibile che la psicoterapia che ha effettuato anni fa non sia stata risolutiva o che magari si sia concentrata eccessivamente sui sintomi, tralasciandone le cause (se ancora oggi sente gli effetti di quello su cui dovrebbe lavorare a livello più "profondo"): le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di orientamento psicodinamico/psicoanalitico per lavorare su queste sgradevoli sensazioni e sul malessere che è rimasto in lei, perchè questo è molto importante anche per il suo bambino.
Ci pensi e se vuole mi aggiorni.
Tanti cari auguri,
[#5]
Utente
Stamattina sono andata alla ricerca di uno psicologo. Nessuno è diaponibile prima della prossima settimana ed io non credo di resistere: ho passato una notte d'inferno. Ho dormito un paio d'ore e sono stata svegliata da tachicardia,tremore in tutto il corpo,vampate di calore e sudorazione. È stato terribile. Ho riprovato ad addormentarmi,ma ogni volta che mi appisolavo,venivo di nuovo svegliata dagli stessi sintomi. La fame è praticamente scomparsa e trattengo "a stento" il vomito per la mia bambina. In tutto questo sono tornata indietro (come peso) ed ho paura per lei!
[#12]
Utente
Buon pomeriggio dottoressa. Ho già fatto 4 sedute di psicoterapia....ma domani ho appuntamento con un neuropsichiatra! Ho dovuto aumentare la dose di xanax (dal 28/08 ad oggi sono passata da 0.25mg mattina e sera a 0.50mg mattina,pomeriggio e sera) e non vedo risultati...sto sempre peggio! Mi sento morire! Mi chiedo se riuscirò mai ad uscirne. Intanto continuo a non prendere peso (altra paranoia),mi sforzo di mangiare,ma credo di non riuscire ad assimilare neanche quel pò che riesco a mandare giù!!! Sono demoralizzata al massimo,mi sento vuota!!!
[#13]
Non si preoccupi: 4 sedute non possono essere certo sufficienti a risolvere il problema, ma sono servite a conoscervi e ad avviare il percorso di cura.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, se il neuropsichiatra che l'ha in cura non fosse "specializzato" nella gestione dei farmaci in gravidanza o se volesse consultarsi con chi se ne occupa le segnalo che presso l'Ospedale Sacco di Milano è attivo un Ambulatorio di Psicofarmacologia della gravidanza: penso che possa contattare tranquillamente i propri colleghi per chiedere un consulto, se fosse necessario a causa degli scarsi effetti della terapia instaurata.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, se il neuropsichiatra che l'ha in cura non fosse "specializzato" nella gestione dei farmaci in gravidanza o se volesse consultarsi con chi se ne occupa le segnalo che presso l'Ospedale Sacco di Milano è attivo un Ambulatorio di Psicofarmacologia della gravidanza: penso che possa contattare tranquillamente i propri colleghi per chiedere un consulto, se fosse necessario a causa degli scarsi effetti della terapia instaurata.
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Utente
L'aumento del dosaggio dello xanax mi è stato "consigliato" dal ginecologo,visto il peggioramento dei sintomi,ma in realtà il primo consulto neuro-psichiatrico lo farò domani! La ringrazio del consiglio riguardo l'Ambulatorio di Psicofarmacologia della gravidanza! Lo terrò (e se il caso lo richiede lo farò) presente al medico domani!
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 4.1k visite dal 26/08/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.