Ipocondria e ansia
Gentili dottori, ho 25 anni e dei problemi. Non so se questo sia dovuto ad un trauma che mi porto dietro da quando ero piccola ( i medici pensavano soffrissi di nanismo, quindi doverti fare tantissimi controlli quando ero molto piccola, che tutt'ora ricordo).
Già da ragazzina mi ricordo che non si poteva parlare di fronte a me di malattie o cose del genere, perchè pensavo di averle tutte. Crescendo ho sviluppato paura sopratutto per l'appendicitr, infatti, tumori e da quando soffro di colon irritabile (da 4 anni) anche di malattie infiammatorie intestinali. Nella mia famiglia abbiamo sofferto molto, ricordo ancora mia madre che piangeva perché aveva persona entrambi i suoi genitori e suo nipote nel giro di pochi medi, lei stessa da giovane ha avuto un sarcoma, mio zio un infarto, r a dicembre è morta mia zia per un tumore ai polmoni.
Ad ogni modo, non riesco a stare in ospedali o a contatto con tutto l'ambiente medjco; mi viene l'angoscia; non posso fare un controllo che ho paura di avere qualcosa di brutto; faccio le analisi e svengo; ho sempre paura di avere qualche malattia. Qualche anno fa pensavo di avere la sclerosi multipla ed era cervicale; ora come dicevo da 4 anni soffro di colon irritabile, sono stata per mesi/anni a pensare a qualche malattia, ma fatti tutti i controlli risultava solo essere colite, io però non riuscivo a vivere appieno la vita, e mi chiusi in me stessa, in una sorta di depredsione , avevo paura di uscire l, terrorizzata dal fatto che potesse venirmi mal di pancia ( che avevo già tutti i giorni) , avevo paura anche di mangiare per il mal di pancia, ho mangiato in bianco x mesi. Poi pian piano sono stata meglio, ne sono uscita, ho ricominciato a mangiare, seppure con moderazione, tutti i cibi. Ora però, è da oltre 20 giorni che sto di nuovo con questo mal di pancia, diarrea, dolori che non sono riuscita a risolvetr; sono andata anche dal medico e anche qui su medicitalia mi hanno detto che si tratta sempre del solito colon irritabile, ma io non sono tranquilla, ho paura sia un attacco di appendicite e che non riesco a partire ( mercoledì dovrei partire per l'america) o che mi succeda li e debba operarmi li (altro punto, paura matta delle operazioni, sale operatorie, solo il pensiero che mi aprono la pancia, muoio). Non so come fare, pensavo di annullare il viaggio e stare a casa, sto difendendo in depressione, provo ad uscire ma devo tornare a casa perche penso solo al mal di pancia, al dolore a destra vicino l'appendicitr, e alla sciatalgia che ho; a volte quando faccio la doccia mi vengono pensieri del tipo tagliarmi le vene con la paletta, o bere qualche detersivo che mamma tiene in bagno, prendere qualche medicina , ma poi non ho il coraggio; ho veramente paura, !anche ora s0no sul letto a piangere; vi prego se qualcuno puo darmi una mano. Non cè la faccio ad andare fisicamente da uno psicologo.
Grazie a tutti dottori, buona serata.
PS: mi scuso per la lunghezza del consulto.
Già da ragazzina mi ricordo che non si poteva parlare di fronte a me di malattie o cose del genere, perchè pensavo di averle tutte. Crescendo ho sviluppato paura sopratutto per l'appendicitr, infatti, tumori e da quando soffro di colon irritabile (da 4 anni) anche di malattie infiammatorie intestinali. Nella mia famiglia abbiamo sofferto molto, ricordo ancora mia madre che piangeva perché aveva persona entrambi i suoi genitori e suo nipote nel giro di pochi medi, lei stessa da giovane ha avuto un sarcoma, mio zio un infarto, r a dicembre è morta mia zia per un tumore ai polmoni.
Ad ogni modo, non riesco a stare in ospedali o a contatto con tutto l'ambiente medjco; mi viene l'angoscia; non posso fare un controllo che ho paura di avere qualcosa di brutto; faccio le analisi e svengo; ho sempre paura di avere qualche malattia. Qualche anno fa pensavo di avere la sclerosi multipla ed era cervicale; ora come dicevo da 4 anni soffro di colon irritabile, sono stata per mesi/anni a pensare a qualche malattia, ma fatti tutti i controlli risultava solo essere colite, io però non riuscivo a vivere appieno la vita, e mi chiusi in me stessa, in una sorta di depredsione , avevo paura di uscire l, terrorizzata dal fatto che potesse venirmi mal di pancia ( che avevo già tutti i giorni) , avevo paura anche di mangiare per il mal di pancia, ho mangiato in bianco x mesi. Poi pian piano sono stata meglio, ne sono uscita, ho ricominciato a mangiare, seppure con moderazione, tutti i cibi. Ora però, è da oltre 20 giorni che sto di nuovo con questo mal di pancia, diarrea, dolori che non sono riuscita a risolvetr; sono andata anche dal medico e anche qui su medicitalia mi hanno detto che si tratta sempre del solito colon irritabile, ma io non sono tranquilla, ho paura sia un attacco di appendicite e che non riesco a partire ( mercoledì dovrei partire per l'america) o che mi succeda li e debba operarmi li (altro punto, paura matta delle operazioni, sale operatorie, solo il pensiero che mi aprono la pancia, muoio). Non so come fare, pensavo di annullare il viaggio e stare a casa, sto difendendo in depressione, provo ad uscire ma devo tornare a casa perche penso solo al mal di pancia, al dolore a destra vicino l'appendicitr, e alla sciatalgia che ho; a volte quando faccio la doccia mi vengono pensieri del tipo tagliarmi le vene con la paletta, o bere qualche detersivo che mamma tiene in bagno, prendere qualche medicina , ma poi non ho il coraggio; ho veramente paura, !anche ora s0no sul letto a piangere; vi prego se qualcuno puo darmi una mano. Non cè la faccio ad andare fisicamente da uno psicologo.
Grazie a tutti dottori, buona serata.
PS: mi scuso per la lunghezza del consulto.
[#1]
Gentilissima utente, capisce anche lei che questa problematica si porta avanti da molto, troppo tempo, a discapito della sua qualità di vita, quando i modi per stare meglio le garantisco che esistono.
Dice di non farcela fisicamente ad andare da uno psicologo, ma pensi a tutta l'ansia che affronta andando invece per esami e medici. Torni dal suo medico di base e si faccia consigliare direttamente il nominativo e numero di telefono di uno psicoterapeuta per un primo appuntamento di conoscenza e valutazione.. magari con un indirizzo mail se trova più agevole e meno ansiogeno, in questo momento , contattarlo via mail che esporsi telefonicamente. Lo faccia senza indugi.. Vedrà che basterà affrontare il primo incontro e poi tutto andrà avanti bene, con la guida, il supporto e la vicinanza di un collega che ha gli strumenti per aiutarla concretamente , o comunque per darle indicazioni sul percorso migliore per lei. Consideri anche la possibilità che si possa chiedere una visita di consulenza psichiatrica per valutare l'eventuale opportunità di un supporto, almeno iniziale, anche di tipo farmacologico.
Un caro saluto
Dice di non farcela fisicamente ad andare da uno psicologo, ma pensi a tutta l'ansia che affronta andando invece per esami e medici. Torni dal suo medico di base e si faccia consigliare direttamente il nominativo e numero di telefono di uno psicoterapeuta per un primo appuntamento di conoscenza e valutazione.. magari con un indirizzo mail se trova più agevole e meno ansiogeno, in questo momento , contattarlo via mail che esporsi telefonicamente. Lo faccia senza indugi.. Vedrà che basterà affrontare il primo incontro e poi tutto andrà avanti bene, con la guida, il supporto e la vicinanza di un collega che ha gli strumenti per aiutarla concretamente , o comunque per darle indicazioni sul percorso migliore per lei. Consideri anche la possibilità che si possa chiedere una visita di consulenza psichiatrica per valutare l'eventuale opportunità di un supporto, almeno iniziale, anche di tipo farmacologico.
Un caro saluto
Dr.ssa Paola Invernizzi PhD
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa, la ringrazio per la sua risposta, certo che mi rendo conto di aver bisogno di un supporto psicologico, ma mai e dico mai mi sognerei di assumere farmaci psichiatrici. Per mia esperienza personale, dopo aver svolto volontariato ed essendo stata io stessa, responsabile di una casa famiglia per malati psichiatrici, so bene come agiscono questi "farmaci" e quale effetto hanno sul sistema nervoso centrale; considerando, tra le altre cose, che sono una ragazza laureata da due mesi con in intero futuro davanti.
Ripeto che il mio sarà certamente un problema, visto che ne ho passate tante, e lo so benissimo, altrimenti non avrei chiesto questo consulto; Ma non sono di certo matta da legare! O talmente stupida da assumere farmaci del genere, prendendo in considerazione, tra le altre cose, il fatto che io sia contro i farmaci. Sa, non credo che la soluzione siamo sempre i farmaci; e mi creda, ho lavorato per anni con malati di mente (anche omicidi) ospiti dei soppressi "manicomi", e le assicuro che di schizofrenici e fi persone con disturbi ossessivo-compulsivi ne ho visti!
Ripeto che il mio sarà certamente un problema, visto che ne ho passate tante, e lo so benissimo, altrimenti non avrei chiesto questo consulto; Ma non sono di certo matta da legare! O talmente stupida da assumere farmaci del genere, prendendo in considerazione, tra le altre cose, il fatto che io sia contro i farmaci. Sa, non credo che la soluzione siamo sempre i farmaci; e mi creda, ho lavorato per anni con malati di mente (anche omicidi) ospiti dei soppressi "manicomi", e le assicuro che di schizofrenici e fi persone con disturbi ossessivo-compulsivi ne ho visti!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 24/08/2017.
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Approfondimento su Colon irritabile
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