Complesso di elettra
Salve, andando subito al nocciolo della questione, ho 19 anni e i miei genitori si sono separati quando io ne avevo circa 4/5. Ricordo ben poco del momento effettivo della separazione sebbene mi siano rimaste impresse alcune scene chiaramente indelebili. So bene che la stragrande maggioranza dei ragazzi (di oggi) ha alle spalle situazioni familiari complesse, sicuramente più della mia, ma mi trovo, specialmente in questo periodo, a piangere di continuo, minimo una volta al giorno, se non di più. Motivo scatenante: mio padre. Non so definire i motivi per cui, pensando a lui io mi metta a piangere in maniera incontrollata, ma così è. A mente lucida ci rifletto e penso sia perché sento una certa nostalgia di ricordi che avrei voluto avere con lui, e che mi ritrovo a non avere, oppure di averne di spiacevoli (per il fatto che io abbia sentito molto da piccola la mancanza di mio padre sebbene lo vedessi la domenica). Ad esempio, da piccola, circa tra elementari e medie, ogni domenica, tornando da casa sua, prima di salire in casa mia e di mia madre piangevo ma mi vergognavo a farlo davanti a mia madre per cui tendevo a nascondermi. In seconda media nuovamente mi sono trovata in una situazione analoga in cui ogni mattina piangevo per non so bene quale motivo. So che ho sempre avuto questa sorta di "debole" per mio padre è che, a quanto dice mia madre, io sono identica a lui per comportamento ma mi ci sento molto distante e, l'esserne consapevole, mi ferisce ancora di più. Spesso ricerco nei ragazzi aspetti di mio padre che alla fine scopro sempre essere astratti; sono fidanzata da due anni ma frequentemente mi sento inadatta nel rivestire i miei panni. Sono a detta di molti, cinica e tendenzialmente negativa, evito troppi contatti con altre persone e mi sento più a mio agio ad essere da sola per poter, nel caso, farmi un bel pianto liberatorio (come dicevo spesso per mio padre o i litigi e la freddezza di mia madre). I miei genitori non si sono lasciati per tradimento o altro, semplicemente hanno scelto reciprocamente la persona sbagliata per loro ed io ora, a distanza di 15 anni circa mi ritrovo come se fossi ancora nella fase di trauma iniziale dovuta alla separazione dei propri genitori
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile Ragazza,
i suoi genitori sono stati onesti.
Hanno compreso che la loro coppia era disfunzionale ed hanno intrapreso la strada del coraggio e del cambiamento, molti altri compensano con amanti vari e false separazioni in casa.
Detto ciò, i traumi si elaborano in terapia.
Valuti di rivolgersi ad un mio collega de visu, per rielaborare l'accaduto e vivere serenamente la sua vita.
Nel mio sito personale troverà una sessione dedicata al divorzio ed i suoi traumi.
i suoi genitori sono stati onesti.
Hanno compreso che la loro coppia era disfunzionale ed hanno intrapreso la strada del coraggio e del cambiamento, molti altri compensano con amanti vari e false separazioni in casa.
Detto ciò, i traumi si elaborano in terapia.
Valuti di rivolgersi ad un mio collega de visu, per rielaborare l'accaduto e vivere serenamente la sua vita.
Nel mio sito personale troverà una sessione dedicata al divorzio ed i suoi traumi.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazza,
tu scrivi: "A mente lucida ci rifletto e penso sia perché sento una certa nostalgia di ricordi che avrei voluto avere con lui, e che mi ritrovo a non avere, oppure di averne di spiacevoli"
E' certamente comprensibile questo pensiero, ma è ...funzionale? Non sapremo mai come sarebbero andate le cose se il papà fosse rimasto. Come tu stessa affermi, moltissime persone vivono separazioni e/o famiglie, ma non è una tappa obbligata quella del trauma. Un evento è traumatico se noi lo rendiamo tale, attraverso la narrazione che ne facciamo.
Per questa ragione, potrebbe essere utile una consulenza psicologica, in modo da imparare ad utilizzare queste emozioni in modo funzionale e positivo.
Invece, il punto importante ora è che cosa puoi fare tu della tua vita con tutte le risorse che hai a disposizione.
Cordiali saluti,
tu scrivi: "A mente lucida ci rifletto e penso sia perché sento una certa nostalgia di ricordi che avrei voluto avere con lui, e che mi ritrovo a non avere, oppure di averne di spiacevoli"
E' certamente comprensibile questo pensiero, ma è ...funzionale? Non sapremo mai come sarebbero andate le cose se il papà fosse rimasto. Come tu stessa affermi, moltissime persone vivono separazioni e/o famiglie, ma non è una tappa obbligata quella del trauma. Un evento è traumatico se noi lo rendiamo tale, attraverso la narrazione che ne facciamo.
Per questa ragione, potrebbe essere utile una consulenza psicologica, in modo da imparare ad utilizzare queste emozioni in modo funzionale e positivo.
Invece, il punto importante ora è che cosa puoi fare tu della tua vita con tutte le risorse che hai a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.9k visite dal 23/08/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.