Difficoltà a raggiungere l'orgasmo in coppia
Buonasera,
vi scrivo per chiedervi gentilmente dei consigli, sulla mia difficoltà a raggiungere l'orgasmo durante i rapporti sessuali.
Sono una ragazza di 25 anni, durante la masturbazione (che pratico spesso e da molti anni) non ho problemi a raggiungere l'orgasmo mentre, durante i rapporti in coppia, non sono mai riuscita ad averne uno.
La mia prima volta è stata due anni fa e conservo un triste ricordo. Ero innamorata del ragazzo con cui accadde e per me fu un passo importante: lui invece mi trattò molto freddamente e io ricordo che provai solo un senso di smarrimento e di colpa per la mia inesperienza. Pochi giorni dopo mi lasciò, scomparendo senza spiegazioni; poi ho capito che la causa di quella freddezza era dovuta al fatto che non provava niente per me, e non era "colpa" mia.
Ho avuto poi una relazione più lunga, la mia prima "storia" ufficiale, durante la quale ho provato emozioni più positive durante i rapporti sessuali.
Mi eccitavo e provavo piacere, soprattutto durante petting e sesso orale ma anche durante la penetrazione, senza però comunque riuscire mai ad andare oltre.
Il fatto è che il mio modo di raggiungere l'orgasmo da sola è difficile da ricreare in due: mi masturbo a pancia in giù, strusciandomi su una mano e premendo su tutta l'area della vagina col palmo della mano, mentre il tocco diretto sul clitoride mi piace solo se leggerissimo e per poco tempo, dopo diventa quasi doloroso e spiacevole.
Così, un po' per mio imbarazzo, inesperienza (nel non sapere come guidarlo per farmi provare più piacere) e paure, un po' perchè lui non mi sembrava particolarmente ricettivo quando provavo a dirgli cosa mi piaceva, alla fine i nostri rapporti si concludevano sempre con il suo orgasmo, mentre io restavo ancora eccitata e insoddisfatta (o solo insoddisfatta).
Adesso che sto frequentando da poco un nuovo ragazzo mi trovo ad affrontare difficoltà simili.
Alcune cose sono cambiate, perché ho lavorato su me stessa (da sola e con la mia psicoterapeuta, che mi segue da tempo per altri motivi) sulle emozioni di colpa e ansia da prestazione che provavo durante il sesso.
Durante la masturbazione, inoltre, ho iniziato a sperimentare altri modi di provare piacere (a pancia in su, con un tocco più diretto del clitoride e talvolta penetrandomi) anche se raramente riesco a venire in modo diverso da quello descritto prima.
I rapporti con questo nuovo ragazzo sono i più piacevoli avuti finora: mi eccito molto e mi sto sforzando di superare le mie paure nel comunicare cosa mi piace e cosa no... Ma non raggiungo l'orgasmo.
Vorrei capire meglio se il problema è solo di natura psicologica (sfiducia nell'altro, paura del giudizio, di aprirsi e lasciarsi andare) o anche fisico, dovuto al mio modo abituale di raggiungerlo da sola.
Vorrei tanto affrontare la cosa per vivere più serenamente la mia vita sessuale, ma non so come!
Grazie mille, spero che possiate aiutarmi o, eventualmente, consigliarmi un sessuologo (sono di Firenze).
Cordiali saluti.
vi scrivo per chiedervi gentilmente dei consigli, sulla mia difficoltà a raggiungere l'orgasmo durante i rapporti sessuali.
Sono una ragazza di 25 anni, durante la masturbazione (che pratico spesso e da molti anni) non ho problemi a raggiungere l'orgasmo mentre, durante i rapporti in coppia, non sono mai riuscita ad averne uno.
La mia prima volta è stata due anni fa e conservo un triste ricordo. Ero innamorata del ragazzo con cui accadde e per me fu un passo importante: lui invece mi trattò molto freddamente e io ricordo che provai solo un senso di smarrimento e di colpa per la mia inesperienza. Pochi giorni dopo mi lasciò, scomparendo senza spiegazioni; poi ho capito che la causa di quella freddezza era dovuta al fatto che non provava niente per me, e non era "colpa" mia.
Ho avuto poi una relazione più lunga, la mia prima "storia" ufficiale, durante la quale ho provato emozioni più positive durante i rapporti sessuali.
Mi eccitavo e provavo piacere, soprattutto durante petting e sesso orale ma anche durante la penetrazione, senza però comunque riuscire mai ad andare oltre.
Il fatto è che il mio modo di raggiungere l'orgasmo da sola è difficile da ricreare in due: mi masturbo a pancia in giù, strusciandomi su una mano e premendo su tutta l'area della vagina col palmo della mano, mentre il tocco diretto sul clitoride mi piace solo se leggerissimo e per poco tempo, dopo diventa quasi doloroso e spiacevole.
Così, un po' per mio imbarazzo, inesperienza (nel non sapere come guidarlo per farmi provare più piacere) e paure, un po' perchè lui non mi sembrava particolarmente ricettivo quando provavo a dirgli cosa mi piaceva, alla fine i nostri rapporti si concludevano sempre con il suo orgasmo, mentre io restavo ancora eccitata e insoddisfatta (o solo insoddisfatta).
Adesso che sto frequentando da poco un nuovo ragazzo mi trovo ad affrontare difficoltà simili.
Alcune cose sono cambiate, perché ho lavorato su me stessa (da sola e con la mia psicoterapeuta, che mi segue da tempo per altri motivi) sulle emozioni di colpa e ansia da prestazione che provavo durante il sesso.
Durante la masturbazione, inoltre, ho iniziato a sperimentare altri modi di provare piacere (a pancia in su, con un tocco più diretto del clitoride e talvolta penetrandomi) anche se raramente riesco a venire in modo diverso da quello descritto prima.
I rapporti con questo nuovo ragazzo sono i più piacevoli avuti finora: mi eccito molto e mi sto sforzando di superare le mie paure nel comunicare cosa mi piace e cosa no... Ma non raggiungo l'orgasmo.
Vorrei capire meglio se il problema è solo di natura psicologica (sfiducia nell'altro, paura del giudizio, di aprirsi e lasciarsi andare) o anche fisico, dovuto al mio modo abituale di raggiungerlo da sola.
Vorrei tanto affrontare la cosa per vivere più serenamente la mia vita sessuale, ma non so come!
Grazie mille, spero che possiate aiutarmi o, eventualmente, consigliarmi un sessuologo (sono di Firenze).
Cordiali saluti.
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"Vorrei capire meglio se il problema è solo di natura psicologica (sfiducia nell'altro, paura del giudizio, di aprirsi e lasciarsi andare) o anche fisico, dovuto al mio modo abituale di raggiungerlo da sola."
Gentile Ragazza,
forse la risposta sta non tanto in un "aut-aut", ma in un "e-e". In queste faccende è difficile che un'unica causa sia a monte di tutto: probabilmente sono implicati sia fattori psicologici-relazionali, sia fattori più fisici.
Con la ripetizione di certe modalità di raggiungere l'orgasmo, il nostro cervello si crea delle "mappe" del piacere, per cui può effettivamente risultare difficile sperimentarlo seguendo copioni differenti.
Da quanto ha raccontato, a me pare che Lei sia già sulla buona strada, ma se preferisce approfondire il discorso con un/una collega di persona, nella sua città esiste un importante centro di ricerca e formazione sessuologica dove certamente potrà trovare professionisti che la sapranno aiutare.
Cordialità.
Gentile Ragazza,
forse la risposta sta non tanto in un "aut-aut", ma in un "e-e". In queste faccende è difficile che un'unica causa sia a monte di tutto: probabilmente sono implicati sia fattori psicologici-relazionali, sia fattori più fisici.
Con la ripetizione di certe modalità di raggiungere l'orgasmo, il nostro cervello si crea delle "mappe" del piacere, per cui può effettivamente risultare difficile sperimentarlo seguendo copioni differenti.
Da quanto ha raccontato, a me pare che Lei sia già sulla buona strada, ma se preferisce approfondire il discorso con un/una collega di persona, nella sua città esiste un importante centro di ricerca e formazione sessuologica dove certamente potrà trovare professionisti che la sapranno aiutare.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.2k visite dal 23/08/2017.
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