Depressione e dipendenza
Salve dottori, vi contatto per chiederVi un aiuto o quantomeno un indirizzamento circa le condizioni di salute di mio fratello, ragazzo di 24 anni con una dipendenza da marijuana e affini oramai di anni e che nell'incapacità di acquistarla nell'immediato tende a compensare con l'alcol. Il tutto in un quadro di chiara e ovvia depressione mista a comportamenti ostili e aggressivi mai sfociati in violenza ma comunque sottolineano una facile instabilità e variazioni comportamentali in lassi di tempo troppo brevi; da sottolineare l'assenza di interessi e obiettivi e il parziale allontanamento da amici e la convivenza nel nucleo familiare che a sua volta e stanco e preoccupato.Da aggiungere inoltre che da circa una settimana parla troppo facilmente di "soluzione suicidaria" e difatti lo noto più ansioso e depresso del solito pur essendo tutti noi del nucleo familiare sempre vicini a lui.Vi chiedo quindi prima di tutto un buon psichiatra in zona e poi vorrei chiedervi se sarebbe il caso, nel quadro appena descritto, optare per un farmaco da dare nell'immediato e che abbia immediata efficacia a differenza di qualsiasi altro farmaco antidepressivo che so impiegare del tempo per la valutazione dell'efficacia.Grazie per l'attenzione e spero nella risposta più veloce possibile.
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Gentile utente,
L'abuso associato a sintomi umorali, se sono presenti alterazioni grossolane come aggressività, idee di suicidio, va inquadrato psichiatricamente e trattato nelle sue componenti più urgenti. Se è in corso un'assunzione di alcol o altre sostanze la persona non sempre è in grado di assumere una cura e farsi visitare senza aiuto.
L'abuso associato a sintomi umorali, se sono presenti alterazioni grossolane come aggressività, idee di suicidio, va inquadrato psichiatricamente e trattato nelle sue componenti più urgenti. Se è in corso un'assunzione di alcol o altre sostanze la persona non sempre è in grado di assumere una cura e farsi visitare senza aiuto.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Dottore innanzitutto la ringrazio per la tempestiva risposta.Le chiedevo di un ipotetico farmaco proprio per accompagnare in uno stato più rilassato anche se già predisposto il paziente.Come facilmente intuirà questo è periodo di ferie per molti, motivo per il quale un consulto rapido è di difficile attuazione considerando anche la nostra distanza dal centro urbano più vicino.La mia richiesta si basava sulla paura che potesse eccedere ora che risulta in uno stato più predisposto.Se possibile le chiedo nuovamente tale informazione e nuovamente la ringrazio per il tempo concessomi.
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Questo tipo di terapie sono possibili, specialmente in caso di abuso alcolico, quello di cannabis è già più difficile da gestire.
E' però indispensabile che un medico valuti quali sono i sintomi prominenti, a volte ci sono sintomi psicotici, altre volte no, per dirne una.
E' però indispensabile che un medico valuti quali sono i sintomi prominenti, a volte ci sono sintomi psicotici, altre volte no, per dirne una.
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Caro Utente,
come le ha detto il Dott. Pacini è necessario che suo fratello sia visitato di persona da uno psichiatra perchè si arrivi ad una diagnosi (che potrebbe appunto riguardare un disturbo d'ansia, un disturbo dell'umore o anche un disturbo psicotico) e, di conseguenza, ad una prescrizione farmacologica.
Immagino che il vostro medico di base sia al corrente della situazione: non vi sa consigliare nessuno specialista al quale rivolgervi?
Queste sono alcune strutture pubbliche (SerT) che si occupano di diagnosi e trattamento delle dipendenze nella vostra zona:
http://www.aslsalerno.it/u.o.-servizio-dipendenze
http://www.aslsalerno.it/sert
http://www.aslsalerno.it/uo-sert
Potete contattarle direttamente per chiedere quali sono le modalità di accesso e penso che possiate rivolgervi ai rispettivi referenti anche in prima persona per chiedere come sia meglio gestire la situazione.
Suo fratello riconosce di avere un problema (di dipendenza e/o di disagio mentale) oppure nega ogni cosa?
come le ha detto il Dott. Pacini è necessario che suo fratello sia visitato di persona da uno psichiatra perchè si arrivi ad una diagnosi (che potrebbe appunto riguardare un disturbo d'ansia, un disturbo dell'umore o anche un disturbo psicotico) e, di conseguenza, ad una prescrizione farmacologica.
Immagino che il vostro medico di base sia al corrente della situazione: non vi sa consigliare nessuno specialista al quale rivolgervi?
Queste sono alcune strutture pubbliche (SerT) che si occupano di diagnosi e trattamento delle dipendenze nella vostra zona:
http://www.aslsalerno.it/u.o.-servizio-dipendenze
http://www.aslsalerno.it/sert
http://www.aslsalerno.it/uo-sert
Potete contattarle direttamente per chiedere quali sono le modalità di accesso e penso che possiate rivolgervi ai rispettivi referenti anche in prima persona per chiedere come sia meglio gestire la situazione.
Suo fratello riconosce di avere un problema (di dipendenza e/o di disagio mentale) oppure nega ogni cosa?
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Utente
Dottoressa, ringrazio anche lei per l'attenzione.E' consapevole del suo disagio anche se tenta di addossare
parte delle motivazioni su altri componenti della famiglia che a suo dire apportano stress.Personalmente ripeto, nella mia semplice visione, queste alterazioni caratteriali rimangono associabili ad uso cronico della sostanza sopra citata ulteriore motivo per il quale sono particolarmente ottimista sull'esito di una ipotetica e vicina terapia di "disintossicazione" anche se leggendo in giro su internet e dopo aver avuto una conferma dal dottor Pacini, la dipendenza da cannabis non risulta facilmente risolvibile.Credo sia questo il nocciolo della questione pertanto nuovamente ringrazio chi sta partecipando a questa discussione e ulteriori informazioni sono sempre meravigliosamente accette.
parte delle motivazioni su altri componenti della famiglia che a suo dire apportano stress.Personalmente ripeto, nella mia semplice visione, queste alterazioni caratteriali rimangono associabili ad uso cronico della sostanza sopra citata ulteriore motivo per il quale sono particolarmente ottimista sull'esito di una ipotetica e vicina terapia di "disintossicazione" anche se leggendo in giro su internet e dopo aver avuto una conferma dal dottor Pacini, la dipendenza da cannabis non risulta facilmente risolvibile.Credo sia questo il nocciolo della questione pertanto nuovamente ringrazio chi sta partecipando a questa discussione e ulteriori informazioni sono sempre meravigliosamente accette.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.8k visite dal 23/08/2017.
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