Fin da piccolo ho sofferto di fobia sociale

Buongiorno a tutti
Ho 36 anni e ho un problema non ho mai avuto rapporti sessuali.
Fin da piccolo ho sofferto di fobia sociale (mai diagnosticata) e questo mi ha portato ad avere problemi nell'apprendimento tanto che mi venne affidata l'insegnante di sostegno.
L'adolescenza poi è stata un incubo da questo punto di vista. Di sesso in casa mia non se ne parlava.
Ora ho ripreso dopo qualche anno il percorso di psicanalisi ( ho fatto psicanalisi per 23 anni circa) con uno specialista cognitivo comportamentale.
La mia domanda è come uscire da questo circolo vizioso???
Si è vero so che non dovrei farmi troppo pare mentali tuttavia a volte la cosa mi da una forte rabbia.
Anche qui mi capita di pensare chissà cosa penserà di me una ragazza che magari ha già avuto esperienze.....
Grazie in anticipo a tutti
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, penso che tutto quanto c'è stato nella sua infanzia e nella sua famiglia, in tanti anni di psicoanalisi sia stato analizzato, ora l'approccio comportamentista dovrebbe aiutarla a trovare delle strategie opportune a liberarsi del " persecutore interno" che boicotta la sua vita.
Aggiungo pertanto, solo un invito a riflettere sul fatto che insicurezze sul piano relazionale , sociale ed anche sessuali, sono frequentissime, in ambidue i sessi.. riceviamo infatti, moltissime richieste di aiuto anche da ragazze, normali e carine , che pensano di essere troppo grasse, troppo magre, poco sexy, non abbastanza interessanti e perciò deluse e sole, perchè insicure e molto, troppo critiche verso sè stesse..
Conviene spostare lo sguardo , dal sè agli altri.. che magari vorrebbero avere un amico in più, un sorriso, un caffè da condividere.. Coraggio, bisogna osare.. si butti suvvia..Ci riscriv se vuole, noi restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Grazie della sua risposta
Debbo dire che la fobia sociale è ancora presente e debbo dire che sono affetto ancora da ansia.
Per quel che riguarda poi l'amore ecco credo di avere un difetto mi innamoro poco ma quando questo capita avviene in maniera profonda tanto da non riuscire (come mi è già successo a vedere altre persone interessate a me).
Molto spesso mi è capitato di innamorarmi di persone " impossibili" cioè già fidanzate.con altri.
Per anni poi mi sono soffermato su di una persona credendo a torto di non potermi innamorare di altre quasi come a farle un torto.
Mi capitava spesso per quel che riguarda le ragazze (poche ) per le quali provavo un'attrazione di arrossire quando le vedevo oppure di mettere in atto comportamenti evitanti per paura di uno sghignazzo, un rifiuto ecc.
Specie quest'ultimo mi metteva e mi mette ancora ansia (in passato me ne metteva di più)
Grazie ancora e buona giornata
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Buonasera.
alle riflessioni della Dott. Mascarà, la invito alla lettura di questo mio scritto.
Penso che si ritroverà in qualche passaggio.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Buonasera
Ho letto il suo scritto e debbo dire che ci sono degli elementi in cui mi riconosco perfettamente e altri meno.
Il desiderio sessuale l'ho sempre avuto, credo tuttavia che la cosa che sia stata un pò più di intralcio sia stata la mia famiglia.
Purtroppo da piccolo ho rischiato di morire per una malattia e da allora credo i mie genitori siano stati molto protettivi nei miei riguardi.
Va da se poi che la vita familiare è stata un pò turbolenta con molte liti tra parenti che di fatto ci ha portato ad isolarci.
I miei genitori credo puntassero tutto su di noi figli e credo ancora oggi mi vedano come il piccolo bambino ancora malato.
Mi ricordo che a casa mia il sesso non era vissuto come un tabù ma nemmeno era un qualcosa di cui si doveva parlare. La cosa più importante era dover andare bene a scuola il rapporto con l'altro era un qualcosa non dico di malvisto ma di cui non si parlava poi molto. Ecco si pregava molto quello si.
Al di la di tutto credo sia stata la fobia sociale mal diagnosticata (è difficile da diagnosticare) in quanto confusa con timidezza estrema. Ora ho letto altri articoli di specialisti a riguardo che de facto affermano che molte persone hanno questa problematica e che non c'è nulla di cui vergognarsi di ciò.
Sarà così ma in alcuni momenti la cosa mi pesa.
Grazie mille per la sua risposta
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
A prescindere dalla diagnosi, le serve una cura.

Una lettura è soltanto indicativa, valuti di effettuare una possibile psico terapia o terapia combinata
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Utente
Utente
Gentile dottoressa Randone
Ha ragione sto valutando l'opzione di frequentare un esperto in sessuologia.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Ottima idea.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

il titolo che Lei ha deciso di dare a questo consulto è "sessualità", ma mi pare che il problema sia proprio nella Sua difficoltà di relazionarsi con le persone e credo anche che dovrebbe ragione con lo psicoterapeuta sui significati che hanno avuto per Lei alcuni fatti accaduti nella Sua storia di vita.

Il fatto di non avere relazioni o una vita sessuale oggi è una conseguenza del modo in cui Lei ha vissuto e personalmente interpretato ciò che è accaduto.
Probabilmente la timidezza o la paura delle relazioni, del rifiuto, ecc... o entrambe le cose hanno avuto un peso notevole. Ma è più utile e funzionale oggi capire come fare per cambiare la problematica che incontra oggi.

Il terapeuta cognitivo-comportamentale quali indicazioni pragmatiche Le ha dato? Quali sono gli obiettivi della terapia?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Gentile dottoressa Pileci
Le indicazioni che mi ha dato sono quelle relative alla ristrutturazione cognitiva ( con tanto di esercizi per individuare le distorsioni cognitive e altri dove i pensieri vengono riconsiderati).
Inoltre mi ha consigliato un'esposizione graduale laddove ci sono persone uscendo pian piano dalla comfort zone.
Cordiali saluti
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