Non riesco a star bene

Salve.
Sono sposata da soli due mesi e sono infelice.
Quando ho conosciuto mio marito 4 anni fa avevo chiuso da meno di un anno una relazione dolorosa durata 7 anni e non ne volevo sapere di altre storie.
Lui ha iniziato un corteggiamento insistente, continuava a ripetermi di essere la persona giusta per me e che "sentiva" che saremmo stati molto felici insieme.
Mi ha convinta ad uscire con lui e durante i primi mesi provavo già insofferenza.
Mi sembrava una persona piena di sè, le nostre uscite erano monopolizzate dalle sue lodi su se stesso.. tanta arroganza e poca voglia di conoscere la persona che aveva davanti.
Mi sentivo poco importante per lui, la sua priorità era parlare di se stesso e in modo esagerato.
Ho tentato più volte di interrompere la frequentazione, parlando chiaro e dicendo anche a lui le cose che ho appena scritto.
E ogni volta mi "riprendeva" ripartendo con un corteggiamento esagerato e concentrandosi completamente su di me.
Mi sono fidata delle sue belle parole e dopo pochi mesi ho iniziato la convivenza proposta da lui a casa sua.
La convivenza è partita male, ad ogni minimo accenno di discussione evitava ogni confronto e mi buttava fuori di casa, "vattene, è casa mia, non ti ho mai voluta qui". Succedeva continuamente, bastava dicessi qualcosa che non gli tornava.
Mentre facevo la valigia che lui mi aveva messo davanti urlando mi convinceva a restare chiedendomi scusa in lacrime.
Ho sempre visto poco equilibrio in quest'uomo e poca chiarezza nella sua testa.
Nel tempo ha smesso di buttarmi fuori da casa "nostra" ed ha cominciato a dirmi cose ancora più brutte durante i litigi.
Mi ha spesso detto che non valgo niente, che sono malata, che sono troppo ansiosa, che sono una ritardata, che non mi aveva mai amata, che stavo solo intralciando la sua vita.
Ogni sua parola mi ha ferita a morte e dopo giorni di silenzio, su mia richiesta di chiarimento, mi ha sempre chiesto scusa piangendo e dicendomi che mi amava moltissimo e che non pensava le cose che diceva nei momenti di rabbia.
E io mi sono sempre fidata.
Poi è arrivato un periodo sereno e la sua proposta di matrimonio.
Ho accettato, contenta e sicura che avesse finalmente fatto chiarezza dentro di sé.
Pochi giorni felici intorno alla data del matrimonio ed è ricominciato tutto come prima.
Per il suo lavoro è poco a casa, quando c'è è concentrato sulle sue cose e non mi guarda nemmeno. Non accetta le mie proposte di uscire, non mi cerca sessualmente, non si interessa a me in maniera assoluta. Se gli parlo si infastidisce.
Mi sento raggirata. Come se avesse voluto per forza "sistemarsi" e si preoccupasse di me solo quando voglio interrompere tutto.
Mi sento anche un'idiota per aver sempre creduto alle sue scuse e promesse di cambiamento mai mantenute.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

da quanto scrive è probabilmente vittima di un narcisista, cioè di un uomo che si iper-valuta, che vuole comandare, che la usa come valvola di sfogo e che ha attuato ogni genere di manipolazione per legarla a sè.

Legga questi articoli sull'argomento:
http://www.serviziodipsicologia.it/il-narcisista-se-lo-conosci-lo-eviti/
http://www.serviziodipsicologia.it/lharem-del-narcisista/
http://www.serviziodipsicologia.it/la-donna-del-narcisista/

Di conseguenza avrebbe fatto meglio ad ascoltare le sue emozioni e i suoi segnali di insofferenza, che si sono presentati molto precocemente, o almeno a valutare più seriamente certi comportamenti che lui ha avuto fin dal fidanzamento.
Leggo da un consulto di anni fa che le era stato consigliato di rivolgersi ad uno psicologo e immagino che non l'abbia fatto: la sua eccessiva disponibilità verso gli altri e il suo passato familiare difficile la rendono probabilmente una donna fragile e manipolabile e ha bisogno di essere aiutata a rafforzarsi.

Come le era già stato detto può rivolgersi ad un consultorio familiare o ad un altro centro pubblico oppure, se non sta più aiutando economicamente sua sorella, rivolgersi ad un professionista privato.
Ciò che conta è che si faccia aiutare: sarebbe stato meglio se avesse risolto prima le sue difficoltà di relazione, ma non è mai troppo tardi per farlo.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it