Attacchi di panico al volante

Buonasera, sono un ragazzo di 24 anni e vorrei sottoporvi questa domanda riguardo a quello che mi accadeva quando "cercavo" di guidare.

Uso il passato perchè ormai da 5 anni non ho più il coraggio di mettermi al volante.

In parole povere sono alla mercè degli attacchi di panico, non riesco a ragionare, l'unica cosa che mi urla in testa è "Esci immediatamente da questa macchina", tremo, respiro male è una terribile sensazione se non enormemente penalizzante.

Ho preso la patente senza questi problemi, la classica tensione da esame ma nulla di più, poi, in macchina da solo era l'inferno, la paura di poter causare un'incidente, di rompere qualcosa di far del male a qualcuno mi assalivano e scommetterei che adesso avrei le stesse identiche sensazioni.

Sinceramente non so se devo rivolgermi a qualcuno e soprattutto a chi, i prezzi esposti dai vari psicologi sono a dir poco proibitivi (dai 40 ai 60€ a seduta sono, mi dispiace dirlo, veramente fuori dalla mia portata).

questa mia totale mancanza di indipendenza mi complica non poco la vita, non posso spostarmi liberamente, intraprendere una relazione anche a una distanza di pochi chilometri con l'impossibilità di muovermi a ogni ora è estremamente remota se non impossibile...

Sinceramente non so che pesci prendere, c'è chi mi dice di prendere il toro per le corna e riprendere a guidare in autoscuola (ma io non ho problemi se so che quello accanto ha i comandi per controllarmi, diamine!) mia madre che continua a insistere...


Non sono un cuor di leone, questo è chiaro, ma davvero non so a chi rivolgermi, nel comasco, senza lasciarci un'organo a ogni visita...

Cosa potete consigliarmi, non pretendo la soluzione senza costi o fatica, mi basta anche un'indicazione o struttura in Como se la conoscete...

Grazie per aver ascoltato le mie "paturnie", rimango in attesa di una risposta.
[#1]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14
Gentile ragazzo,
dalla sua richiesta emergono una notevole sofferenza e un grande conflitto: il desiderio di superare questi attacchi di panico e la difficoltà di affrontarli.

Cinque anni con questo disturbo sono molti, ha già compreso da solo che esercitarsi alla guida con l'autoscuola non sarebbe una soluzione.

La sua idea di rivolgersi ad un professionista è corretta. Per ovviare al problema economico potrebbe rivolgersi al Servizio Pubblico (Consultorio, Unità MUltidisciplinare per l'età adulta). Deve fare l'impegnativa dal suo medico di base.

Oppure potrebbe recarsi da uno psicoterapeuta privato ed esporre le sue problematiche economiche. Non è raro che alcuni professionisti abbassino le tariffe quando ci sono reali difficoltà, ma è a discrezione del professionista.

A volte è difficile iniziare questo percorso, ma qualunque decisione prenderà, vale la pena provare con una consulenza.

Un caro saluto

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

[#2]
Utente
Utente
Ho già avuto un brevissimo approccio con uno specialista per problemi inerenti all'autolesionismo (che ho da un'anno ormai "bloccato" con un'inaspettata forza di volontà) ma rimasi abbastanza scottato dopo la ricevuta di 55€ per quasi un'ora di chiacchiere, richiamai un paio di giorni dopo disdicendo l'appuntamento preso spiegandone le ragioni e ponendo le dovute scuse per il mio dietrofront...

Non pensavo che il medico di base potesse indirizzarmi a strutture specifiche anche per problemi di natura comportamentale e la ringrazio dell'informazione...

Devo solo trovare un pò di tempo e molta fiducia, non parlo facilmente a viso aperto di quello che mi accade, non so mai cosa dire.

Grazie della tempestiva risposta
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Il buon esito di ogni psicoterapia è dovuto in parte alla motivazione della persona, e un'altra parte è a cura dello psicoterapeuta. Quindi, se lei non parla facilmente oppure ha remore ad affidarsi, fa parte del lavoro del professionista aiutarla a superare tutto ciò.

S'informi presso la sua ASL di residenza. In alcune ASL l'impegnativa del medico non è necessaria, può recarsi al CUP e fissare un primo colloquio psicologico gratuito. Successivamente, se verrà ritenuto idoneo per un percorso di tipo psicoterapeutico, le verrà fatto pagare un ticket valevole per un certo numero di sedute. Ad esempio, nella mia zona per 8 sedute paga 36 euro. Ma ogni ASL ha regole proprie, quindi s'informi.

Sulle "chiacchiere", devo presumere che anche se non si è trovato bene non abbia ancora perso del tutto le speranze. Altrimenti, non si sarebbe rivolto qui. Ma forse mi sbaglio.

D'altra parte tenga presente che vi sono terapie dove si parla di più, altre dove si parla di meno e altre ancora dove prima si agisce e poi si parla di ciò che è successo. Questo fa parte dell'orientamento del terapeuta.

Inipendentemente da queste differenze può leggere quest'articolo dal mio sito per farsi un'idea su come scegliere un terapeuta:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm

Tenga però presente che uno degli svantaggi del servizio pubblico è che non ha molta libertà di scelta in questo senso.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14
Gentile ragazzo,
la fiducia è un elemento importantissimo per una terapia psicologica. Si prenda il tempo necessario per decidere, se e da chi andare. Tra l'altro, oltre a chiedere al suo medico di base, potrebbe fare una ricerca su internet delle strutture specializzate di cui ha bisogno nella sua zona.

Buone cose.
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