Rapporto madre-figlio

Buonasera,
vi scrivo perchè ho bisogno di un consiglio su come gestire una situazione in famiglia.
Ho 34 anni, lavoro e una vita normale, ma sempre piena di problemi che io piano piano ho somatizzato sempre di più arrivando a crisi di panico, insucurezza, pianto notturno,
e calo della libido.
Ho avuto un'adolescenza tutto sommato tranquilla, tranne il ricordo indelebile dei miei genitori che litigavano a giornate intere e io andavo a piangere nella mia camerina.
Crescendo a 20 anni ho accettato un lavoro all'estero forse per sfuggire a questa famiglia così litigiosa ma, nel frattempo scopriamo che mio padre ha problemi ai reni e cominciamo le visite, ospedali tutte le settimane e dialisi peritoneale a casa.
Dopo cinque anni iniziamo la dialisi extra corporea con tutti i problemi annessi e connessi. In tutto questo percorso mio padre ha subito operazioni varie, valvola cardiaca, ecc... e da qui si acuiscono i miei problemi di crisi di panico che non mi hanno permesso in alcuni casi di percorrere 100 Km di autosrada per andare con mia madre alle operazioni e lei mi rinfaccia che era sola e io non c'ero.
Dopo 10 anni arriva il trapianto di reni e mio padre comincia a stare benino, ma dopo 4 mesi un'infarto fulminante se lo porta via.
Da quel momento a casa mia è come se siamo morti tutti, non esistono più feste, cene o cose belle.
Solo problemi, morti e cimiteri.
Mia madre piange continuamnte, anche ora dopo 4 anni e se io non piango vuol dire che non mi frega niente di mio padre. Non accetta che il dolore ognuno lo vive alla propria maniera
Ho sempre cercato di assecondare i suoi bisogni finchè non sono riuscito più a farlo perchè assecondare i suoi bisogni e le sue idee voleva dire uccidermi dentro. Ho bisogno di aria, di respirare e di staccare da questo evento traumatico e risolvere i miei problemi di ansia e panico.
Io continuo ad avere crisi di panico sempre più forti, mi sento perso e sempre a disagio.
Mia madre è rimasta sola e io nel frattempo ho cominciato a frequentare una ragazza. per un'anno tutto ok, ma una sera i genitori della mia ragazza parlando di mio padre le hanno detto che la vita deve andare avanti, non si può rimanere focalizzati solo su quello che è successo.
Da li a oggi, litigi continui. Io sono un cretino, pagliaccio che ho permesso ai miei suoceri di dire questo e non ho reagito, mi ha detto 15 volte di andarmene di casa e alla 16ima me ne sono andata e ora non più bene nulla. Di qualsiasi cosa parliamo l'argomento torna su questa storia, io ho sempre torto marcio e lei sempre ragione dalle cose piccole ai problemi grandi. Ma dico io possibile che nella vita io sbagli proprio tutto??? Ho il diritto anch'io di vivere la mia vita senza che venga giudicata ad ogni singolo passo? Comprarmi un vestito senza di lei vuol dire che fa schifo, con lei invece va benissimo
Che devo fare? Da dove devo cominciare ad affrontare queste crisi e ricominciare a vivere un pochino.
Sono nervoso, spento, senza pazienza e voglia di fare niente
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

nel suo racconto sono presenti tre differenti questioni: il conflitto fra i suoi genitori, il rapporto con sua madre e le conseguenze della malattia e della morte di suo padre.

Lei ha assistito fin da piccolo alle liti fra i suoi genitori, riportandone delle conseguenze, come'è normale che sia:
http://www.serviziodipsicologia.it/crescere-con-genitori-che-litigano-quale-futuro-per-i-figli-dei-non-separati/

A volte coppie che dovrebbero separarsi non lo fanno, magari addebitando questa scelta ai figli (che non ne hanno nessuna colpa), e fanno vivere loro anni e anni di tensioni, assistere ad un modello di coppia fallimentare e partecipare a conflitti alimentati dalla frequente tendenza di un genitore a fare del figlio il proprio alleato contro l'altro genitore.
In parte la sua difficoltà a staccarsi da sua madre deriva sicuramente da questo invischiamento nel quale è stato coinvolto suo malgrado e che si è portato "dentro" pur cercando di allontanarsi geograficamente dalla famiglia, tanto che oggi è presente quanto se non più di prima.

Riguardo a sua madre, non so se abbia tentato di fare di lei il proprio alleato contro il marito, ma ha sicuramente attuato una massiccia manipolazione se lei alla sua età non è ancora riuscito a rendersi autonomo e si sente così responsabile del benessere della mamma da non riuscire a concepirla come un'adulta che ha la responsabilità di sè stessa, di farsi aiutare da un professionista se ne ha bisogno e di trovare altre persone alle quali appoggiarsi (parenti e amici).
Se ho capito bene e le ha riferito quel commento dei suoi suoceri significa che non ha ancora imparato a non coinvolgerla in quello in cui non va coinvolta, tanto più se è in grado di prevederne benissimo le reazioni.
Questa è una lezione importante che deve apprendere: non tutto va raccontato a sua madre e finchè sua madre si premetterà di giudicarla e di insultarla non le andrebbe raccontato proprio nulla, nell'attesa che cambi atteggiamento.

La perdita di suo padre ha sicuramente generato un lutto complicato in sua madre, se erano in conflitto e non si sono mai rappacificati: la morte di una persona con la quale erano presenti molte questioni aperte è quella più difficile da gestire e superare e dà spesso luogo ad una forma depressiva che esorbita dal lutto fisiologico.
Oltre al lutto questa perdita ha generato l'occasione per sua mamma di utilizzare massicciamente tutti gli strumenti di manipolazione in suo possesso per far sentire lei in colpa e tenerla in proprio potere, condizionando le sue scelte e i suoi comportamenti.

Non mi meraviglia affatto che, in questa situazione, lei soffra di attacchi di panico e si senta mancare l'aria, dal momento che sua madre la sta letteralmente soffocando.

E' il momento di staccarsi da lei, di creare una vita autonoma e di non continuare a confrontarsi con una donna che non le darà mai ragione, qualsiasi cosa lei faccia, perchè è in preda al vittimismo e si sente in diritto di metter becco in ogni sua scelta.
Spetta a lei tenerla fuori e non farsi influenzare dalle sue opinioni, che ha il diritto di avere, ma non di imporle.

Ha dei progetti di convivenza con la sua ragazza?
Quando pensa di poter avere almeno un suo posto dove stare?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno,
grazie della sua risposta e provo a chiarire meglio, per capire meglio anch'io le sue parole perchè mi hanno veramente colpito.I miei genitori da piccolo nonostante i litigi mi hanno seguito nel mio percorso scolastico e della vita, ma credo con iperprotettività. Da bambino o adolescente non ho mai fatto una cosa fuori dalle regole perchè non si faceva, questo è quello che è rimasto in me.
Non credo di esser stato manipolato a tal punto di essere alleato di uno o dell'altro, ma a questo punto per mettermi completamente in gioco devo mettere tutto in dubbio.
Per quanto riguarda il commento dei suoceri non l'ho raccontato ma è successo quando eravamo tutti insieme.
Mia madre dice che gli è stato detto in malo modo, che i miei suoceri non portano rispetto a mio padre anche se non c'è più e sopratutto che io in questa situazione non ho reagito dicendo niente e senza sbatterli fuori di casa.
Andando avanti negli anni durante la malattia, i miei genitori litigvano molto meno, ma non sprei dire se era tutto ok o meno.
Inolte in famiglia circa dieci anni fa, c'è stato un forte litigio che ha portato mia madre a non parlare più a sua madre e alcuni suoi fratelli e lei mi accusa che lei per me non ha parlato più alla sua famiglia e ai suoi fratelli. Io invece permetto ai suoceri di commentare la situazione.
Sono venuti anche a chiedere scusa del commento e che magari potevano risparmiare il commento ma niente è cambiato.

Anche i miei suoceri devo dire che spesso sono invadenti, ma loro sono riuscito a arginarli dopo questa storia dicendo chiaramente che quello che riguarda direttamente me lo decido solo io, se mi riguarda indirettamente valuterò se mi sta bene caso per caso.
Fortunatamante ho una casa che ho comprato quando tornato in italia dal lavoro all'estero, adesso vivo li e a Gennaio verrà anche la mia ragazza a vivere qui.

Dopo molto tempo la mia ragazza, ha comprato un negozio perchè non trovava lavoro, (preciso che la mia ragazza ha 22 anni) e va tutto molto bene.

Mia madre non vuole che io vada in negozio a dare una mano perchè faccio anche gli interessi dei suoceri oltre a quelli della mia ragazza.
Stare insieme vuol dire condividere sogni e realtà, lavorare entrambi è il primo mattore per poi andare a convivere, sposare, figli e fare una casa come piace a noi.
[#3]
Utente
Utente
Buonasera,
stasera sono passato da mia madre e dopo poche parole mi ha detto di prendere una lettera che ha scritto per me:
"Figlio mio ti scrivo perchè non sono più in grado di parlare con te serenamente.
Le nostre strade che una volta percorrevamo parallele, ora sono divise da una voragine che forse non si rimarginerà più.
Eri, sei, e sarai sempre la mia priorità, ti ho cresciuto tra cento sacrifici e mille difficoltà, mettendo sempre te in cima alla lista! Ti ho difeso a spada tratta dal mondo intero.
Ero fiera di averti aiutato a diventare l'uomo che sei oggi. Ma vedo che per te non era abbastanza. Ricevendo in cambio insulti e disprezzo, mancanza di rispetto e più doloroso è che hai permesso ad altri di farlo.Hai tagliato fuori dalla tua vita tutta la tua famiglia, il ricordo di tu padre e ora tocca a me.
Bene !!! Ora sei solo!!!
Io faccio tre passi indietro e ti lascio vivere la tua vita come vuoi, senza di me.
Non posso più vivere in questa disperazione mancando di rispetto a me stessa.
Ti auguro di non pentirti mai delle tue decisioni che hai preso in questo lungo tempo.
Visto che i tuoi progetti sono altri.
Se in futuro hai bisogno di me , per te ci sarò sempre a braccia aperte.
Queste sono le parole di una mamma ferita, offesa, delusa e disprezzata, questo è quello che io vedo intorno a me.
Ti voglio un mondo di bene comunque e nel mio cuore resterai sempre il mio piccolo Andrea.
Ti voglio bene... Mamma tua."

Cosa dovo fare adesso??? Ho bisogno di un aiuto.
Grazie a tutti
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