Doc
Buonasera dottori,
scrivo per chiedere un vostro parere circa la mia condizione.
Credo di essere affetto da un DOC caratterizzato dall'assenza di compulsioni ma da un grande numero di ossessioni.
I primi ricordi potenzialmente sintomatici risalgono all'estate del 2006. Cominciai a sentirmi “spinto” verso alcuni comportamenti dei quali non ho memoria nell'infanzia: era come se fossi convinto che per far accadere un certo avvenimento (nel qual caso, la vittoria dell'Italia al mondiale) dovessi attenermi ad un certo "rituale". Poteva variare, ad es. toccare il muro un tot. numero di volte, sbattere la porta 2-3 volte prima di uscire, spegnere e riaccendere la luce, ecc.
Questi comportamenti continuarono anche successivamente, ma all'età di 15 anni presero una piega diversa. Durante un periodo di isolamento sociale (non fu una scelta personale), mi convinsi di essere gay. Ricordo bene il giorno in cui le mie preoccupazioni cominciarono incentrarsi sulla mia identità sessuale, che mai mi aveva dato problemi.
Fu un trauma. Ricordo che l'associazione che feci fu “non sono fidanzato, e ho parecchi amici maschi. Sono gay?”. Questo ragionamento diede il via a 5 anni di domande, di un vero tormento che vissi per lo più in solitaria. Allora non sapevo cosa fosse un DOC, ma ad oggi dopo aver letto parecchio a riguardo ne riconosco le caratteristiche: cercavo una risposta CERTA online, oppure in fantasie che avrebbero dovuto dirmi se fossi gay o no, e in generale un' incessante preoccupazione che un giorno potessi scoprire di esserlo. Gli unici momenti di serenità erano in coincidenza di frangenti in cui sperimentavo attrazione sessuale verso le mie coetanee. Dopo un po', però, cominciai sia a mettere in dubbio che quella fosse realmente attrazione, sia a mettermi alla prova con la premessa “se guardo quella ragazza e non ho un'erezione, sono gay”. In tutto ciò, non sono mai stato attratto da nessun ragazzo.
Oggi riesco a raccontarlo piuttosto lucidamente, ma per anni mi ha rovinato la vita. E credo che stia continuando a farlo.
Mi trovo in una situazione simile per dinamica ma con un soggetto diverso: la mia salute. Sono ossessionato dalle malattie. Ogni settimana ne ho una nuova, e ogni volta i sintomi quadrano meglio di quelli precedenti. Ciò che mi preoccupa non è solo la mia è una viscerale convinzione di avere la specifica malattia x (nonostante le rassicurazioni dei medici), ma anche il fatto che nel momento in cui provo a rilassarmi il disagio aumenta perché non posso fare a meno di pensare che nel momento in cui mi rilasserò, mi ammalerò davvero. Non riesco a smettere di pensarci, se ci provo ho un senso di malessere fisico.
Fino ad oggi non avevo mai pensato al DOC come condizione di fondo, pensavo di averlo superato. Ora però credo che ci possa essere un filo conduttore, perché leggendo qui e lì descrizioni del DOC, mi ritrovo in più manifestazioni: ho speso sperimentato la paura di fare qualcosa di socialmente sconveniente, ambiguo, di fare potenzialmente male a qualcuno, ecc
Potrebbe trattarsi di DOC? E' possibile, nel caso, una remissione completa?
scrivo per chiedere un vostro parere circa la mia condizione.
Credo di essere affetto da un DOC caratterizzato dall'assenza di compulsioni ma da un grande numero di ossessioni.
I primi ricordi potenzialmente sintomatici risalgono all'estate del 2006. Cominciai a sentirmi “spinto” verso alcuni comportamenti dei quali non ho memoria nell'infanzia: era come se fossi convinto che per far accadere un certo avvenimento (nel qual caso, la vittoria dell'Italia al mondiale) dovessi attenermi ad un certo "rituale". Poteva variare, ad es. toccare il muro un tot. numero di volte, sbattere la porta 2-3 volte prima di uscire, spegnere e riaccendere la luce, ecc.
Questi comportamenti continuarono anche successivamente, ma all'età di 15 anni presero una piega diversa. Durante un periodo di isolamento sociale (non fu una scelta personale), mi convinsi di essere gay. Ricordo bene il giorno in cui le mie preoccupazioni cominciarono incentrarsi sulla mia identità sessuale, che mai mi aveva dato problemi.
Fu un trauma. Ricordo che l'associazione che feci fu “non sono fidanzato, e ho parecchi amici maschi. Sono gay?”. Questo ragionamento diede il via a 5 anni di domande, di un vero tormento che vissi per lo più in solitaria. Allora non sapevo cosa fosse un DOC, ma ad oggi dopo aver letto parecchio a riguardo ne riconosco le caratteristiche: cercavo una risposta CERTA online, oppure in fantasie che avrebbero dovuto dirmi se fossi gay o no, e in generale un' incessante preoccupazione che un giorno potessi scoprire di esserlo. Gli unici momenti di serenità erano in coincidenza di frangenti in cui sperimentavo attrazione sessuale verso le mie coetanee. Dopo un po', però, cominciai sia a mettere in dubbio che quella fosse realmente attrazione, sia a mettermi alla prova con la premessa “se guardo quella ragazza e non ho un'erezione, sono gay”. In tutto ciò, non sono mai stato attratto da nessun ragazzo.
Oggi riesco a raccontarlo piuttosto lucidamente, ma per anni mi ha rovinato la vita. E credo che stia continuando a farlo.
Mi trovo in una situazione simile per dinamica ma con un soggetto diverso: la mia salute. Sono ossessionato dalle malattie. Ogni settimana ne ho una nuova, e ogni volta i sintomi quadrano meglio di quelli precedenti. Ciò che mi preoccupa non è solo la mia è una viscerale convinzione di avere la specifica malattia x (nonostante le rassicurazioni dei medici), ma anche il fatto che nel momento in cui provo a rilassarmi il disagio aumenta perché non posso fare a meno di pensare che nel momento in cui mi rilasserò, mi ammalerò davvero. Non riesco a smettere di pensarci, se ci provo ho un senso di malessere fisico.
Fino ad oggi non avevo mai pensato al DOC come condizione di fondo, pensavo di averlo superato. Ora però credo che ci possa essere un filo conduttore, perché leggendo qui e lì descrizioni del DOC, mi ritrovo in più manifestazioni: ho speso sperimentato la paura di fare qualcosa di socialmente sconveniente, ambiguo, di fare potenzialmente male a qualcuno, ecc
Potrebbe trattarsi di DOC? E' possibile, nel caso, una remissione completa?
[#1]
Gentile ragazzo,
Diciamo che dal 2006 (Cannavaro alzò la coppa al cielo di Berlino, accompagnato nei 180' precedenti da molti rituali scaramantici di molti italiani..), la sua vita è stata contraddistinta da queste ossessioni che, come sempre accade, se non curate immediatamente cambiano/mutano, nel tempo, in forma e contenuto:
- timore di essere gay con relativi auto-test per disconfermare la credenza di esserlo;
- timore di avere malattie.
(Le rassicurazioni dei medici non curano l'ansia. Permettono solo ad essa di farla calare per breve tempo)
Per una diagnosi e terapia dei malesseri ansia-correlati, occorre rivolgersi a colleghi specialisti. Dato che la terapia psicologica nel corso degli anni si è arricchita grazie alla ricerca scientifica, facendo enormi passi in avanti, oggi è possibilissimo curare qualsiasi disturbo d'ansia anche in tempi sufficientemente brevi. Esistono infatti approcci psicoterapici che mirano direttamente alla risoluzione del sintomo come la terapia cognitivo- comportamentale e quella breve strategica.
È molto probabile che si tratti di un DOC ma online la diagnosi non si può fare e comunque bisognerebbe vedere con che intensità, frequenza e durata presenta i sintomi. Dal vivo si può fare, online è impossibile.
Comunque..Stia sereno! Ne uscirà.
Legga questi link e poi non esiti a contattare un/una collega. http://www.stateofmind.it/2015/04/funzioni-psicoterapia-cognitiva/ https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
cordiali saluti
Diciamo che dal 2006 (Cannavaro alzò la coppa al cielo di Berlino, accompagnato nei 180' precedenti da molti rituali scaramantici di molti italiani..), la sua vita è stata contraddistinta da queste ossessioni che, come sempre accade, se non curate immediatamente cambiano/mutano, nel tempo, in forma e contenuto:
- timore di essere gay con relativi auto-test per disconfermare la credenza di esserlo;
- timore di avere malattie.
(Le rassicurazioni dei medici non curano l'ansia. Permettono solo ad essa di farla calare per breve tempo)
Per una diagnosi e terapia dei malesseri ansia-correlati, occorre rivolgersi a colleghi specialisti. Dato che la terapia psicologica nel corso degli anni si è arricchita grazie alla ricerca scientifica, facendo enormi passi in avanti, oggi è possibilissimo curare qualsiasi disturbo d'ansia anche in tempi sufficientemente brevi. Esistono infatti approcci psicoterapici che mirano direttamente alla risoluzione del sintomo come la terapia cognitivo- comportamentale e quella breve strategica.
È molto probabile che si tratti di un DOC ma online la diagnosi non si può fare e comunque bisognerebbe vedere con che intensità, frequenza e durata presenta i sintomi. Dal vivo si può fare, online è impossibile.
Comunque..Stia sereno! Ne uscirà.
Legga questi link e poi non esiti a contattare un/una collega. http://www.stateofmind.it/2015/04/funzioni-psicoterapia-cognitiva/ https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 13/08/2017.
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