Toxoplasmosi e ossessione per le malattie in gravidanza

Salve, ho 39 anni e sono sposato da due. Dopo varie 'peripezie' io e mia moglie siamo riusciti ad avere un bambino. Ora mia moglie è al 5° mese di gravidanza. I primi due mesi è andato tutto abbastanza bene, dal terzo in poi ha iniziato ad essere ossessionata dalle malattie che possono creare danni al feto, toxoplasmosi, cytomegalovirus ecc.(al cyto, sia io che lei siamo positivi, quindi già avuta in precedenza, alla toxo invece negativi). Ad oggi sembra un vero e proprio disturbo ossessivo compulsivo! Alcuni esempi, posate appena lavate in lavastoviglie, prese e lavate abbondantemente sotto il rubinetto(come piatti e bicchieri), abbraaci e baci anche da parte mia solo in determinate situazioni. Queste sono solo alcune cose. Ad esempio ieri, sul finestrino della macchina abbiamo trovato delle feci di uccello(che so benissimo portino delle malattie tra cui le succittate), ho dovuto aprire io lo sportello, siamo andati a fare la spesa e arrivati a casa è andata in paranoia perchè ho preso un pacco di pasta fresca da mettere in frigo senza aver lavato le mani perchè mi era sfuggito. Sono certo di non aver avuto contatti con tali feci e non credo ce ne fossero vicino l'apertura portiera. Potrei aver creato problemi? Oltre ciò, come posso fare per farla vivere in tranquillità senza che ogni giorno si creino delle storie? Sto cercando in tutti i modi di star il più attento possibile e cercare di non farla andare in paranoia. Cosa potremmo fare? Alcuni dicono di iniziare pian piano a forzare alcune situazione che sono senza palese pericolo per farla tornare alla normalità..è giusto?
Grazie a chi risponderà.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

La prudenza e gli accorgimenti in gravidanza sono, senza dubbio, utili e funzionali! fino a quando non si oltrepassa quel lieve confine che divide la funzionalità dalla disfunzionalità.
Ecco, da psicoterapeuta cognitivista, credo (da quello che ci scrive) che questo confine sia stato oltrepassato e che le ansie della sua compagna, abbiano "infettato" anche lei arrivando a determinare un circolo vizioso di incapacità di gestione condivisa dell'emozione dell'ansia. Ansia che, verosimilmente, ha assunto un carattere ossessivo "condiviso":
1) (...)" abbiamo trovato delle feci di uccello(che so benissimo portino delle malattie tra cui le succittate), ho dovuto aprire io lo sportello, siamo andati a fare la spesa e arrivati a casa è andata in paranoia perchè ho preso un pacco di pasta fresca da mettere in frigo senza aver lavato le mani perchè mi era sfuggito"(...)
2) (...) "Sono certo di non aver avuto contatti con tali feci e non credo ce ne fossero vicino l'apertura portiera. Potrei aver creato problemi?"(...).

Lo riesce a vedere il suo pensiero ossessivo caratterizzato da dubbi continui? Lei ha delle certezze razionali ma non emotive. E dato che:
- certezze emotive assolute non si possono avere;
- non si può pensare di avere il controllo ansioso su ogni cosa;
- le ossessioni possono tendere, in breve tempo, a cambiare forma e contenuto. In breve: oggi il timore è il toxoplasma, tra un mese potrebbe esserne un altro e così via..

In questi casi occorre AGIRE, avvalendosi di un aiuto specialistico. Senza però né farvi spaventare né drammatizzare, perché quella che state vivendo non è una esperienza isolata...anzi...

per quanto detto,

suggerisco calorosamente alla vostra coppia, di contattare un/una collega Psicologo Psicoterapeuta, che attui preferibilmente terapia di coppia e sia perfezionata/o in disturbi d'ansia; con lo scopo di:
- esaminare i vostri timori;
- comprenderne le origini (che potrebbero risiedere nella storia di vita tanto di sua moglie, quanto di entrambi);
- cercare, insieme al/alla Collega delle strategie utili e funzionali sia per rompere il circolo vizioso in cui vivete, sia per gestire l'ansia di coppia.

Anche perché il cortisolo che sua moglie produce in situazioni estremamente stressanti e ansia-correlate...non è che faccia benissimo alla meraviglia che porta in grembo.

Eh si...Perché da adesso tocca pensare per 3: lei, la sua compagna e il bambino!

Con la speranza che possiate concretamente avvalervi dei suggerimenti dati, vi invio
cordiali saluti e moltissimi auguri!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Prima di tutto va capito se sua moglie sia ancora negativa ai test relativi a queste malattie, per cui è ovvio che deve avere delle accortezze che riguardano l'ingestione di alcuni cibi.

Da ciò che scrive sembra che ci sia una certa cattiva informazione sulla trasmissione delle malattie in questione per le quali il/la ginecologa può fornire delle indicazioni specifiche.

La pasta fresca, le posate, il guano non sono vettori per le patologie.
Mentre deve stare attenta ad alcuni alimenti ed al contatto con i felini.

La psicoterapia di coppia in questi casi non ha indicazione, oltre al fatto che vanno valutate le condizioni di eleggibilità.

È possibile che sua moglie abbia già avuto fenomeni di questo tipo precedentemente alla gravidanza, lei però li alimenta ponendosi dei dubbi.

Vanno valutati i test progressivamente come ritengo si faccia attualmente.

La gravidanza va informata in tutte le sue sfaccettature, non basta fare le visite ma avere le giuste informazioni anche per le modificazioni che avvengono nel corso di essa.

Dr. F. S. Ruggiero

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[#3]
Utente
Utente
Grazie a entrambi. Rispondendo al fatto della negatività delle malattie specifico che è negativa alla toxo quindi non l'ha contratta mentre ha già contratto invece il cytomegalovirus. Per quel che riguarda la mia persona e le mie fissazioni non si pone il problema perchè non sono 'fissato' o fobico su qualsiasi cosa, prendo precauzioni per le cose normali su cui sono stato informato. Il problema del guano dell'uccello sull'auto è stata una sua fobia ed era andata in panico per questa cosa, per questo motivo ho voluto scriverlo quì per tranquillizzarla con le risposte degli specialisti(infatti ora si è tranquillizzata un pò). Il nostro ginecologo ci ha informato dei pericoli e sulle cose da evitare in gravidanza ma io credo che il maggior problema sia stato purtroppo il leggere su internet qualsiasi possibile rischio anche e soprattutto attraverso forum su cui chiunque scrive cose che mettono ansia e questo l'ha portata ad essere fobica per qualsiasi minima cosa. Molte volte le è stato consigliato di evitare tale cosa ma è come se fosse una vera e propria 'droga'. Personlamente cerco di fare il possibile per aiutarla ad essere razionale(perchè lei sa i reali rischi ma è come se fosse andata oltre e non riesce a ritornare alla normalità), magari cercando di svagare uscendo di casa e portandola in giro a passaggiare ecc, perchè vorrei che soprattutto lei si godesse questa gravidanza tanto sognata(e forse anche questo l'ha portata ad essere iperprotettiva e in un certo senso fobica) perchè arrivata dopo tante difficoltà. Ripeto, alcuni consigliano di alleggerire pian piano la fobia togliendo poco alla volta le accortezze 'superflue' che adotta ad esempio il rilavare le posate appena prese dalla lavastoviglie, non uscire in giornate ventose per la paura che il vento le butti la polvere sul viso o cose del genere. Vorrei solo che capisse e magari sentendolo dire da qualche specialista forse riuscirà a tranquillizzarsi, che i pericoli ci sono e bisogna stare attenti ma sono molti meno di quelli di cui ha paura lei ancor di più perchè lei lo sa che i veicoli sono lo star lontani da gatti randagi, lavare bene frutta e verdura e non mangiare carne che non sia cotta bene o insaccati tipo prosciutto crudo ecc. Spero che riesca a superare questi momenti..grazie ancora per l'aiuto.
[#4]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

1) Le fobie e/o le ossessioni (siamo online e non possiamo avere certezze diagnostiche) non si curano con le rassicurazioni: " Il problema del guano dell'uccello sull'auto è stata una sua fobia ed era andata in panico per questa cosa, per questo motivo ho voluto scriverlo quì per tranquillizzarla con le risposte degli specialisti(infatti ora si è tranquillizzata un pò)".
La rassicurazione "tiene a bada" l'ansia per un breve periodo di tempo ma inevitabilmente quest'emozione -quando disfunzionale e ingestibile per intensità e frequenza- riemerge in modo altrettanto prepotente dopo poco tempo.

2) "Personlamente cerco di fare il possibile per aiutarla ad essere razionale(perchè lei sa i reali rischi ma è come se fosse andata oltre e non riesce a ritornare alla normalità)". Assolutamente apprezzabili i tentativi che mette in atto per rendere sua moglie razionale ma:
- lei è il marito (che oltretutto è dentro il circolo vizioso delle fobie) e non uno specialista. Quindi è anche una questione di ruoli!
- sull'ansia non si lavora esclusivamente "per via razionale". Fosse così facile imparare a gestire ossessioni e fobie, non esisterebbero le scienze psicologiche.

3) "vorrei che soprattutto lei si godesse questa gravidanza tanto sognata(e forse anche questo l'ha portata ad essere iperprotettiva e in un certo senso fobica) perchè arrivata dopo tante difficoltà.". Anche in questo caso, uno specialista potrebbe comprendere se esiste o meno una correlazione positiva diretta tra: le fobie presenti e le difficoltà incontrate per raggiungere la gravidanza.

4) "Ripeto, alcuni consigliano di alleggerire pian piano la fobia togliendo poco alla volta le accortezze 'superflue' che adotta ad esempio il rilavare le posate appena prese dalla lavastoviglie, non uscire in giornate ventose per la paura che il vento le butti la polvere sul viso o cose del genere". Qui ritorniamo al discorso dei *ruoli*. L'ansia disfunzionale va diagnosticata e curata in sede specialistica. Il "fai da te" non è terapeutico.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Sta facendo delle operazioni sbagliate non so se su consiglio diretto oppure su letture dei "ben informati" di turno.

La problematica relativa alla negatività degli esami presuppone che facciate tesoro dei consigli forniti dal ginecologo, di solito sono forniti liste di alimenti da non assumere o di cose da non fare, che bastano in genere per evitare di essere contagiati.

Tutti gli atteggiamenti esagerati non portano a nulla ne tantomeno ulteriori evitamenti.

Penso che sua moglie possa aver avuto questi sintomi precedentemente.
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