Problemi con il cibo
Sono una ragazza di venti anni e ho sempre mangiato normalmente ma negli ultimi 10 mesi ho cominciato a mangiare molto meno, complici anche gli orari delle lezioni universitarie. Oramai mi riempio molto velocemente e spesso, inoltre, trovo "gusto" nel mangiare poco o nel non mangiare affatto, è come se la cosa mi divertisse.
Aggiugno anche che sono magra ma, a meno che non perda 2 chili e la cosa mi risulta molto difficile, non ho affatto la pancia piatta e probabilmente questo influisce sul mio modo di mangiare. Poi non mi piace mangiare in pubblico, mi mette a disagio e per questo spesso all'università non mangio.
Inoltre sempre più vedo il cibo unicamente come un mezzo per sopravvivere e non come qualcosa di "piacevole".
Ho provato a contare le calorie che assumo giornalmente e si aggirano tra le 1200 e le 1500 nei giorni in cui sono a casa.
Tutto questo mi ha portato a ipotizzare l'esistenza di un qualche problema con il cibo, anche se ho sempre ritenuto tutto questo normale quindi effettivamente non so se io stia semplicemente ingrandendo tutto o meno, per questo vorrei ricevere un vostro parere.
Aggiugno anche che sono magra ma, a meno che non perda 2 chili e la cosa mi risulta molto difficile, non ho affatto la pancia piatta e probabilmente questo influisce sul mio modo di mangiare. Poi non mi piace mangiare in pubblico, mi mette a disagio e per questo spesso all'università non mangio.
Inoltre sempre più vedo il cibo unicamente come un mezzo per sopravvivere e non come qualcosa di "piacevole".
Ho provato a contare le calorie che assumo giornalmente e si aggirano tra le 1200 e le 1500 nei giorni in cui sono a casa.
Tutto questo mi ha portato a ipotizzare l'esistenza di un qualche problema con il cibo, anche se ho sempre ritenuto tutto questo normale quindi effettivamente non so se io stia semplicemente ingrandendo tutto o meno, per questo vorrei ricevere un vostro parere.
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Cara Utente,
come le ha risposto in precedenza una mia collega, da qui non è possibile effettuare una valutazione approfondita che consenta di formulare una diagnosi.
Era stata invitata a rivolgersi di persona ad uno psicologo e immagino che non l'abbia fatto.
Le consiglio di non lasciar passare altri mesi e di contattare quanto prima un nostro collega della sua zona per occuparsi seriamente della questione, visto che la situazione non è cambiata e che si sta preoccupando per quello che le succede.
Un caro saluto,
come le ha risposto in precedenza una mia collega, da qui non è possibile effettuare una valutazione approfondita che consenta di formulare una diagnosi.
Era stata invitata a rivolgersi di persona ad uno psicologo e immagino che non l'abbia fatto.
Le consiglio di non lasciar passare altri mesi e di contattare quanto prima un nostro collega della sua zona per occuparsi seriamente della questione, visto che la situazione non è cambiata e che si sta preoccupando per quello che le succede.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 936 visite dal 08/08/2017.
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