Padre fonte di continui dispiaceri
Buonasera, ho 36 anni e da un po' mi sono resa conto di quanto la figura di mio padre abbia inciso negativamente sulla mia vita affettiva. Mio padre è sempre stato un uomo dedito al lavoro. Ha sempre pensato e detto che il suo ruolo era quello di portare i soldi a casa scaricando così la sua coscienza di padre assente. Negli anni ha periodicamente dato dei forti dispiaceri a mia madre e inevitabilmente questi si riflettevano su di me. È sempre stato un appassionato di tecnologia e questo lo ha spinto a voler essere sempre al passo con i tempi, ma spesso facendolo in maniera del tutto scellerata. Ricordo ancora quando arrivò una bolletta di un milione di lire, quando internet era agli albori e si pagava a tempo, perché lui passava le notti a chattare con non ben identificate "amiche". Non si è mai fatto alcuno scrupolo nel guardare porno senza curarsi di venire scoperto, cosa che è accaduta più e più volte. Quando i suoi genitori si sono ammalati si è dedicato a loro anima e corpo iniziando a trascurare me e mia madre. Adesso è un uomo anziano che sta tirando fuori tutto il suo rancore verso mia madre, spesso arrabbiato e polemico nei suoi confronti. All'esterno è sempre apparso come una persona buona ed affidabile, a casa assente o sentimentalmente sterile o comunque incapace. Purtroppo a 36 mi ritrovo a non avere una relazione perché ho sviluppato una forte paura per le delusioni e per la possibilità di incappare in un uomo come mio padre. So che ogni persona è diversa dalle altre, ma mi risulta difficilissimo fidarmi di qualcuno di sesso maschile. Come è possibile superare questa cosa?
[#1]
Cara Utente,
sono sicura che, con il livello di attenzione che ha attivato, sarebbe sicuramente capace di riconoscere in fretta un ipotetico partner simile a suo padre e di allontanarsene in fretta.
È cresciuta con il pessimo esempio di un uomo che è due persone diverse, in casa e fuori casa, che probabilmente tiene moltissimo all'immagine che dà di sé all'esterno: per questo fuori casa è gentile e disponibile (lei lo definisce addirittura "buono e affidabile"), mentre "scarica" in ambito familiare rabbia e frustrazioni.
Avendolo osservato da vicino è capace di riconoscere i segnali di quel modo di essere e di proteggersi quindi da un possibile partner simile a lui.
Della vostra opinione non gli importa probabilmente nulla: spesso gli uomini che si comportano così sono narcisisti e danno la colpa di ogni propria insoddisfazione alle persone vicine, come immagino faccia lui.
Da qui nasce il rancore sia come vissuto emotivo che come espressione comportamentale rivolta contro di voi.
Immagino che sua madre sia una donna piuttosto passiva, con scarsa autostima e dipendente dal punto di vista emotivo, se non l'ha mai lasciato: teme di essere così anche lei?
sono sicura che, con il livello di attenzione che ha attivato, sarebbe sicuramente capace di riconoscere in fretta un ipotetico partner simile a suo padre e di allontanarsene in fretta.
È cresciuta con il pessimo esempio di un uomo che è due persone diverse, in casa e fuori casa, che probabilmente tiene moltissimo all'immagine che dà di sé all'esterno: per questo fuori casa è gentile e disponibile (lei lo definisce addirittura "buono e affidabile"), mentre "scarica" in ambito familiare rabbia e frustrazioni.
Avendolo osservato da vicino è capace di riconoscere i segnali di quel modo di essere e di proteggersi quindi da un possibile partner simile a lui.
Della vostra opinione non gli importa probabilmente nulla: spesso gli uomini che si comportano così sono narcisisti e danno la colpa di ogni propria insoddisfazione alle persone vicine, come immagino faccia lui.
Da qui nasce il rancore sia come vissuto emotivo che come espressione comportamentale rivolta contro di voi.
Immagino che sua madre sia una donna piuttosto passiva, con scarsa autostima e dipendente dal punto di vista emotivo, se non l'ha mai lasciato: teme di essere così anche lei?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Intanto grazie per la cortese risposta.
Mio padre ha sempre rinfacciato a mia madre determinate scelte di vita fatte nel corso degli anni e, sotto certi punti di vista, si è sempre considerato frustrato, quindi nell'ambito della coppia la più forte è sempre sembrata lei. Forse la decisione di non lasciarlo è stata determinata da una questione di "etichetta" in quanto un divorzio sarebbe sembrato sconveniente.
Purtroppo non credo di aver mai visto i miei genitori veramente felici e l'idea di intraprendere una relazione che possa diventare una trappola da cui è impossibile venir fuori mi terrorizza, perché purtroppo l'esempio che ho avuto è questo.
Mio padre ha sempre rinfacciato a mia madre determinate scelte di vita fatte nel corso degli anni e, sotto certi punti di vista, si è sempre considerato frustrato, quindi nell'ambito della coppia la più forte è sempre sembrata lei. Forse la decisione di non lasciarlo è stata determinata da una questione di "etichetta" in quanto un divorzio sarebbe sembrato sconveniente.
Purtroppo non credo di aver mai visto i miei genitori veramente felici e l'idea di intraprendere una relazione che possa diventare una trappola da cui è impossibile venir fuori mi terrorizza, perché purtroppo l'esempio che ho avuto è questo.
[#4]
Utente
Decisioni relative al dove vivere. Infatti, lui avrebbe voluto continuare la sua carriera e quindi la sua vita in una regione diversa da quella di origine e invece mia madre fece pressioni per tornare indietro. Lui si adatto', ma, a distanza di più di 30 anni, continua a rinfacciarle questa cosa. Lui si sente vittima di questa decisione.
[#6]
Utente
Sì l, entrambe le cose. Oltretutto negli ultimi anni questi due aspetti si sono esasperati.
Ultimamente ha degli stati di nervosismo tali da tirar fuori tutto il livore che ha nei confronti di mi madre in maniera aggressiva (verbalmente intendo). È come se improvvisamente tutto questo rancore debba uscire come la lava da un vulcano. Una sera sì e una sera no si litiga perché fa questioni di stato anche per cose banalissime. Tra l'altro io ormai vivo fuori e ho il polso della situazione solo quando sono a casa in ferie, per il resto è mia madre a riferirmi che da un po' è diventato così nei suoi confronti.
Perché improvvisamente è diventato così? È la rabbia repressa che fa questo effetto?
Ultimamente ha degli stati di nervosismo tali da tirar fuori tutto il livore che ha nei confronti di mi madre in maniera aggressiva (verbalmente intendo). È come se improvvisamente tutto questo rancore debba uscire come la lava da un vulcano. Una sera sì e una sera no si litiga perché fa questioni di stato anche per cose banalissime. Tra l'altro io ormai vivo fuori e ho il polso della situazione solo quando sono a casa in ferie, per il resto è mia madre a riferirmi che da un po' è diventato così nei suoi confronti.
Perché improvvisamente è diventato così? È la rabbia repressa che fa questo effetto?
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.2k visite dal 08/08/2017.
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