Ansia, depressione, attacchi di panico, colite e nausea
Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni e, da quando avevo 18 anni, mi sono state diagnosticate dallo psichiatra di famiglia depressione e ansia con attacchi di panico, nausea e colite. Fino a quattro mesi fa sono stata in cura con cipralex e sedute di psicoterapia con una psicologa, vedendo che le cose andavano bene abbiamo deciso di sospendere il cipralex,poi con le vacanze estive sono state sospese anche le sedute di psicoterapia. Adesso però io mi sento male come tre anni fa quando mi furono diagnosticate queste cose, la mia psicologa al momento non è reperibile e io mi trovo in difficoltà. Ho di nuovo tutti quei sintomi che non mi permettono una vita serena, stare in compagnia e uscire mi rende tesa e nervosa, mi viene il mal di pancia e la nausea che mi paralizzano perché la mia paura più grande è quella di stare male. Più passano i giorni e più ho paura di stare male il giorno dopo è quello dopo ancora, con il risultato che poi sto male per davvero. Tutto questo potrebbe essere dovuto alla sospensione del cipralex? E poi ho sempre avuto la prescrizione di 20 gocce di Lexotan all'occorrenza cje ho preso fino a quando non ho sospeso i farmaci, potrebbero aiutarmi ?
Grazie in anticipo per la risposta.
Grazie in anticipo per la risposta.
[#1]
Cara Utente,
come mai avete uno "psichiatra di famiglia"?
Qualcuno in casa sua soffre di disturbi psicologici?
Per quanto tempo ha assunto il Cipralex?
Se è stato sospeso e le è stato indicato il Lexotan come rimedio da assumere al bisogno non vedo perchè non seguire questa indicazione medica, visto come riferisce di sentirsi.
Per quanto riguarda la psicoterapia, per quanto l'ha seguita e con quale cadenza si svolgono le sedute?
Mi sa dire che tipo di approccio viene utilizzato?
come mai avete uno "psichiatra di famiglia"?
Qualcuno in casa sua soffre di disturbi psicologici?
Per quanto tempo ha assunto il Cipralex?
Se è stato sospeso e le è stato indicato il Lexotan come rimedio da assumere al bisogno non vedo perchè non seguire questa indicazione medica, visto come riferisce di sentirsi.
Per quanto riguarda la psicoterapia, per quanto l'ha seguita e con quale cadenza si svolgono le sedute?
Mi sa dire che tipo di approccio viene utilizzato?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa, abbiamo uno psichiatra di famiglia perché tutte le donne della mia famiglia da parte di madre hanno problemi psicologici analoghi ai miei. Il cipralex l'ho preso per tre anni(fino a 4 mesi fa) 10 gocce al giorno, le sedute di psicoterapia si sono svolte i primi due anni con una seduta a settimana, poi quest'ultimo anno abbiamo iniziato a scalare fino ad una volta al mese. Il tipo di approccio erano dei colloqui di un'ora, parlando del rapporto "adulto-genitore-bambino".
Grazie.
Grazie.
[#5]
L'AT di Berne non le è servita a modificare il suo modo di rapportarsi al genitore interiore (e reale)?
Non può riprendere una frequenza maggiore di sedute o cambiare terapia, se pensa che il percorso che ha effettuato le abbia già dato tutto quello che poteva darle?
Non può riprendere una frequenza maggiore di sedute o cambiare terapia, se pensa che il percorso che ha effettuato le abbia già dato tutto quello che poteva darle?
[#6]
Utente
Sono stata bene nel periodo di terapia sia psicologica che farmacologica e nelle pause estive con la sola terapia farmacologica. Ora che sto nella pausa estiva senza la terapia farmacologica si stanno ripresentando i miei problemi, sicuramente a settembre riprenderò le sedute, ma al momento cercavo una sorta di "soluzione tampone"(se esiste)per questo mese. Prendendo il Lexotan, 20 gocce come da prescrizione, si dovrebbe attenuare l'ansia con tutte le somatizzazioni ad essa associata come la nausea, il mal di pancia, la colite e il malessere generale?
Grazie
Grazie
[#7]
Non esiste una "soluzione tampone", ma ha la possibilità di assumere l'ansiolitico che le è stato prescritto proprio per far fronte ai sintomi in questo periodo scoperto dalla psicoterapia.
Non so dirle se le passerà tutto, ma per i sintomi residui potrà sempre ricorrere ad altri farmaci chiedendone prescrizione al suo medico di base se il malessere non è tollerabile.
Non so dirle se le passerà tutto, ma per i sintomi residui potrà sempre ricorrere ad altri farmaci chiedendone prescrizione al suo medico di base se il malessere non è tollerabile.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.3k visite dal 06/08/2017.
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