Identità di genere confusa o doc?

Salve,
sono una ragazza di 28 anni e vorrei raccontare il mio calvario iniziato circa 2 mesi fa quando, sottoposta a un fortissimo stress ed ansia, una mattina mi sono svegliata preoccupata di non essere più io, in altre parole ho iniziato ad avere la spiacevole sensazione di non essere più io nel mio corpo ma di essere un maschio.È molto difficile da spiegare pero la percezione era quella di essere un maschio anche se non avevo comportamenti tali ma era appunto una percezione abbastanza incomoda, triste, angosciante e spiacevole.
Prima che accadesse tutto questo, ero una ragazza allegra, motivata, determinata, risoluta e con obiettivi ben precisi nella vita. Non ho mai sofferto di essere una ragazza, anzi! Credo che non avrei mai voluto nascere maschio.Da piccola mi preoccupavo di scegliere le scarpe per femminucce, fermagli x capelli...mai manifestato nessun tipo di interesse per voler essere un maschio.Da grande tutto è rimasto uguale.Ho avuto ragazzi tra cui 2 storie serie (in questo momento ho un ragazzo da 3 anni), mi interessa molto il mondo della moda, abiti ecc. ma soprattutto il mio pensiero è prettamente femminile.Eppure, da quel giorno di 2 mesi fa ho questo maledetto pensiero fisso che si è impadronito di me e mi sta divorando quasi facendomi perdere la percezione di me stessa.
4 anni fa pesavo 20 kg in più rispetto ad adesso ma diciamo che questo peso eccessivo non mi ha mai creato un disagio importante, però un giorno di 4 anni fa ho iniziato una dieta "fai da te" e sono riuscita a raggiungere il mio peso forma in un anno. Stavo bene ma oscillavo sempre quei 4 kg in più. Così mi sono iscritta in palestra e continuato a fare dieta e vedevo che perdevo peso.Il fatto è che a gennaio dell'anno scorso ho iniziato a fare digiuni e mangiavo a volte 700 kcal al giorno o meno facendo 2 ore di palestra tutti i giorni. Questa situazione si protraeva alcuni mesi, poi riprendevo una vita più regolare per poi ricominciare a digiunare ecc.
Fino a quando marzo, aprile e maggio di quest'anno, sono conciliate diverse situazioni di profondo stress che mi hanno generato anche ansia: tesi, palestra, dieta, lavoro, trasloco, problemi con le coinquiline, voler raggiungere un determinato peso a tutti i costi...e boom! Di colpo, da un giorno all'altro e scattata fuori questa sensazione.
Da quel giorno, si è presentato in me come un rifiuto di fare diete e non sono più andata in palestra perché no ne avevo più voglia. Ho iniziato a farmi mille domande e a cercare sintomi su internet...ho pensato di avere una disforia di genere, un disturbo bipolare, depressione...davvero mi è sembrato di impazzire. Ho messo in dubbio la mia sessualità (per la quale ho chiesto un precedente consulto), ho messo anche in dubbio il la relazione con il mio attuale ragazzo (il quale è a conoscenza di tutto ciò e continua a dirmi di stare tranquilla e che è solo ansia che si retro-alimenta).
Cerco di non guardarmi allo specchio il più delle volte e se lo faccio è perché ho bisogno di avere una conferma che sono ancora io, è come se cercassi continuamente di testare se mi sento maschio o femmina e uno di questi "test" è guardarmi allo specchio, un altro è la percezione, domande interiori...lo so che non è facile da capire ma sono sensazioni abbastanza complesse.
È da quando percepisco questo che cerco di non legarmi i capelli perché questa sensazione si fortifica.
Non capisco davvero perché mi sta succedendo tutto questo. Per di più qualunque cosa mi genera ansia ed angoscia e sono 2 mesi che vivo con un peso sullo stomaco.No ne posso più...a volte mi sento di nuovo io ma è per un giorno poi ripenso a questo pensiero e di nuovo scoppia nella testa.Voglio tornare ad essere come prima ma mi sembra sempre più difficile.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
"No ne posso più..."

Gentile Ragazza,
la sua esasperazione emerge chiaramente dal dettagliato racconto che ha fatto.
Gli ultimi tempi sono stati per Lei davvero impegnativi e stress e ansia non fanno che alimentarsi a vicenda.
Come le è stato già suggerito, è utile che si rivolga di persona ad un nostro collega per cercare di affrontare efficacemente il suo disagio: il tempo passa e, in certi casi, non solo non è un guaritore, ma fa peggiorare la situazione.
Ha già avuto modo di informarsi sulle possibilità esistenti in tal senso nel luogo dove vive?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Utente
Utente
Salve,
grazie per la risposta.Sto già vedendo uno psicologo che mi ha detto che la mia è una situazione ansiosa e che dovrei valutare l' idea di rivolgermi ad uno psichiatra per poter prendere farmaci che diminuiscono l ansia ma sono contraria alle medicine per cui preferisco solo la terapia psicologica e casomai l aiuto della medicina omeopatica come i fiori di Bach. So che questa situazione è generata dall' ansia perché io mai e poi mai vorrei essere un maschio ma mi chiedo come è possibile che tanta ansia provochi un pensiero di questo genere e non faccio altro che alimentarlo.per adesso ho fatto solo 3 sedute...ancora non ho visto molti risultati però spero sparisca presto la sensazione. Mi fa paura! E se non fosse ansia? Sono entrata in un circolo vizioso di domande...
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Utente
Utente
Mi piacerebbe avere opinioni al riguardo. So che non si possono fare diagnosi on-line e, infatti, non chiedo questo però vorrei sapere se effettivamente la psicologa che sto consultando va per il giusto cammino e che, quindi, si tratti di ansia. Mi rendo conto che quello di avere risposte è una compulsione ma non posso farne a meno. Immaginate una vita felice e serena distrutta da dubbi atroci da un giorno all'altro. È un vero inferno e io voglio ritornare a 2 mesi fa quando tutto era normale...
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
tre sedute sono veramente poche: giusto il tempo per inquadrare il problema ed iniziare a conoscersi.
Ovviamente non so esprimere un'opinione sull'operato della collega, ma in ogni caso riformulerei la sua domanda: Lei è sicura di star andando per il giusto verso? Non è che si aspetta che sia la psicologa a risolvere il suo problema "magicamente", mentre Lei continua a riproporre le medesime modalità di pensiero e di comportamento?

Le allego alcune letture che reputo possano chiarirle un po' le idee e aiutarla a riflettere:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/5616-10-false-idee-sugli-antidepressivi-e-le-terapie-psichiatriche-in-generale.html

Cordialità.
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