Pensieri ossessivi aggressivi
Gentili medici, vorrei domandare il vostro parere su un fatto sgradevole che mi è successo. Premetto che finora non ho mai avuto partanche se riconosco di essere una ragazza molto ansiosa e ultimamente è stato un periodo molto stressante. Questo è l episodio. Circa una sei giorni fa prima di andare a letto ho avuto un pensiero brutto riguardo al mio compagno, quello di ucciderlo. All idea ho subito avvertito un senso di paura, non sentivo più la ragione, immaginavo già la scena. All indomani al risveglio di quella brutta notte ho ripensato e ho cominciato a sentirmi in colpa già solo per aver pensato di far del male a una persona che amo tanto.Più ci pensavo e più non riuscivo a scacciare il pensiero anzi ogni volta che passavo del tempo da sola con lui il pensiero si ripresentava e saliva in me amcora di più l ansia e la paura di avere qualche impulso involontario e di commettere qualche atrocità, a influenzarmi anche i notiziari di gente che uccide le fidanzate o viceversa. Un pensiero che ormai mi perseguita da giorni penso a cosa può succedere, e inizio a farmi delle domande "e se per togliermelo dalla mente lo faccio davvero?" "Perché proprio a lui?" "Se lo faccio che conseguenze ho?" E altre domande simili. In passato ho avuto anche dei momenti in cui mi fissavo su dei pensieri ma non così aggressivi e in genere non mi sono mai passati dalla mente se non li mettevo in atto sentendomi poi in colpa,altri invece non pensandoci più passavano soli. Secondo voi, traspaiono segni di un disturbo? Posso avere qualche risultato con l'auto-analisi? Grazie mille, Sandra
[#1]
Gentile Sandra,
innanzitutto si tranquillizzi perché dal suo scritto trapela molta preoccupazione per ciò che sta vivendo e per questi pensieri negativi intrusivi. Molto probabilmente si tratta di sintomi ossessivi su base ansiosa assolutamente curabili.
I pensieri intrusivi ripetuti espongono la persona che li avverte proprio a dubbi continui come questi:
"e se per togliermelo dalla mente lo faccio davvero?" "Perché proprio a lui?" "Se lo faccio che conseguenze ho?".
Intanto cerchi di prendere consapevolezza che con molta probabilità si tratta di sintomi ansiosi e che non impazzirà e non perderà il controllo delle sue azioni. Quindi: BE QUIET ;)
si rivolga serenamente ad un/una Collega Psicologo Psicoterapeuta anche del consultorio o della ASL della città in cui vive. L'autoanalisi non le torna utile... anzi...tenderebbe probabilmente a peggiorare i sintomi. Occorre rivolgersi ad uno specialista che si possa prendere cura di lei.
In attesa di contattare il o la collega, è molto utile comprendere che sono solo pensieri e nessun pensiero corrisponde alla realtà. Quindi,proprio perché sono solo pensieri: NON metterà in atto quello che teme!
Preferibilmente le suggerisco di optare per uno dei due approcci psicoterapici più efficaci nel trattamento dell'ansia, perché entrambi mirano ad una risoluzione dei sintomi in tempi relativamente brevi:
- cognitivo comportamentale
- strategico breve
Le allego qualche link che le tornerà utile leggere
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html http://www.stateofmind.it/2015/04/funzioni-psicoterapia-cognitiva/
cordiali saluti!
serenità!!!
innanzitutto si tranquillizzi perché dal suo scritto trapela molta preoccupazione per ciò che sta vivendo e per questi pensieri negativi intrusivi. Molto probabilmente si tratta di sintomi ossessivi su base ansiosa assolutamente curabili.
I pensieri intrusivi ripetuti espongono la persona che li avverte proprio a dubbi continui come questi:
"e se per togliermelo dalla mente lo faccio davvero?" "Perché proprio a lui?" "Se lo faccio che conseguenze ho?".
Intanto cerchi di prendere consapevolezza che con molta probabilità si tratta di sintomi ansiosi e che non impazzirà e non perderà il controllo delle sue azioni. Quindi: BE QUIET ;)
si rivolga serenamente ad un/una Collega Psicologo Psicoterapeuta anche del consultorio o della ASL della città in cui vive. L'autoanalisi non le torna utile... anzi...tenderebbe probabilmente a peggiorare i sintomi. Occorre rivolgersi ad uno specialista che si possa prendere cura di lei.
In attesa di contattare il o la collega, è molto utile comprendere che sono solo pensieri e nessun pensiero corrisponde alla realtà. Quindi,proprio perché sono solo pensieri: NON metterà in atto quello che teme!
Preferibilmente le suggerisco di optare per uno dei due approcci psicoterapici più efficaci nel trattamento dell'ansia, perché entrambi mirano ad una risoluzione dei sintomi in tempi relativamente brevi:
- cognitivo comportamentale
- strategico breve
Le allego qualche link che le tornerà utile leggere
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html http://www.stateofmind.it/2015/04/funzioni-psicoterapia-cognitiva/
cordiali saluti!
serenità!!!
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Cara Sandra,
non più di due giorni fa una mia collega le ha consigliato di rivolgersi di persona ad uno psicologo, vista la situazione, perchè il consulto orientativo e gli spunti di riflessione che possiamo fornirle da qui non sono certo sufficienti a cambiare la sua situazione - o a guarirla, nel caso in cui soffra di un disturbo vero e proprio (cosa che online non è possibile diagnosticare).
Ci ha riflettuto?
Più intenso è il suo disagio, più deve cercare celermente un aiuto di persona e non altri consulti online, da parte di professionisti che non la conoscono e non le possono dare nè risposte certe, nè un aiuto risolutivo.
In linea con quanto le è stato già risposto le suggerisco quindi di rivolgersi ad uno psicologo per far valutare e affrontare la situazione, invece di continuare a riflettere da sola illudendosi di poter risolvere tutto in autonomia.
Ci pensi seriamente e non attenda altro tempo: prima interverrà e prima si libererà di questi pensieri.
Tanti cari auguri,
non più di due giorni fa una mia collega le ha consigliato di rivolgersi di persona ad uno psicologo, vista la situazione, perchè il consulto orientativo e gli spunti di riflessione che possiamo fornirle da qui non sono certo sufficienti a cambiare la sua situazione - o a guarirla, nel caso in cui soffra di un disturbo vero e proprio (cosa che online non è possibile diagnosticare).
Ci ha riflettuto?
Più intenso è il suo disagio, più deve cercare celermente un aiuto di persona e non altri consulti online, da parte di professionisti che non la conoscono e non le possono dare nè risposte certe, nè un aiuto risolutivo.
In linea con quanto le è stato già risposto le suggerisco quindi di rivolgersi ad uno psicologo per far valutare e affrontare la situazione, invece di continuare a riflettere da sola illudendosi di poter risolvere tutto in autonomia.
Ci pensi seriamente e non attenda altro tempo: prima interverrà e prima si libererà di questi pensieri.
Tanti cari auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Ha fatto benissimo!
Nell'attesa dell'appuntamento, le tornerebbe utile:
- Comprendere che sono SOLO pensieri e, per questo, li può lasciare *scorrere via* quando si insinuano nella sua mente cercando di non rimuginarci su: "È solo un pensiero..."
- Cercare di "riempire" le sue giornate con interessi che ha! Insomma: impegni la maggior parte del tempo della giornata a dedicarsi ad attività che le piacciono e dalle quali trae gratificazioni.
In bocca al lupo!
Nell'attesa dell'appuntamento, le tornerebbe utile:
- Comprendere che sono SOLO pensieri e, per questo, li può lasciare *scorrere via* quando si insinuano nella sua mente cercando di non rimuginarci su: "È solo un pensiero..."
- Cercare di "riempire" le sue giornate con interessi che ha! Insomma: impegni la maggior parte del tempo della giornata a dedicarsi ad attività che le piacciono e dalle quali trae gratificazioni.
In bocca al lupo!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.4k visite dal 04/08/2017.
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