Problemi di ansia

Buongiorno, sono un ragazzo 19enne che sta attraversando un periodo particolarmente difficile dovuto alla propria scelta universitaria. Fin da piccolo nutro la passione per la medicina, da sempre mi ha affascinato, ma già da qualche anno non capisco per quale motivo anche il solo sentir parlare di qualcosa che afferisca a quest'ambito mi fa cadere in un'ansia terribile. Finisco per somatizzare una "paura di avere paura": mi prefiguro cose che concepisco razionalmente prive di fondamento ma che finiscono per avere il sopravvento su di me e mi distolgono da questa passione, cosa che io non voglio assolutamente. Pur avendo più volte sperimentato situazioni "un po' oltre il limite" (stage in ospedale, assistere ad operazioni chirurgiche), da un lato capivo che mi affascinavano inequivocabilmente, dall'altro mi ripetevo che non potevo farcela a superare le paure (molto spesso infondate). Questo problema ora si sta un po' capillarizzando: studiare sui libri anatomia o fisiologia mi mette un'ansia tremenda, ho paura di non so che cosa, detto sinceramente, perché del resto capisco che siano fisime davvero prive di qualsiasi ragione. Mi farebbe piacere qualche consiglio, grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

non so dirle se le sue siano solo "fisime" o se siano invece timori motivati.
Può spiegare di cosa ha paura?

Ci dice di essere stata affascinato dalla Medicina fin da bambino, ma quella che può essere la visione che un bambino costruisce circa le professioni degli adulti spesso è lontana dalla realtà, edulcorata e "ripulita" dagli aspetti più crudi e problematici, che forse sono quelli con i quali oggi lei sta entrando in contatto.
E' così?

La sua "passione per la Medicina" era il desiderio di avere a che fare concretamente con i malati e tutte le situazioni sgradevoli che questo implica o era piuttosto un interesse per il funzionamento del corpo umano?

Nella sua famiglia qualcuno è medico?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Grazie per la celere risposta.
Non saprei spiegare di cosa io abbia realmente paura. Tante volte basta anche semplicemente pensare ad una malattia per generare in me uno stato ansioso, altre volte rimango affascinato dalla stessa malattia, dalle sue specifiche, dalle cure... È come se ci fosse una sorta di amore-odio, che dopo una fase di impressione iniziale o di avversione, si tramuta in volontà di approfondire la materia, di vederla da vicino.
Il mio contatto dalla medicina è stato fin da piccolo, certamente nei suoi limiti, "consapevole" dell'altra faccia della medaglia di questa professione: dolore, sofferenza, ma credo anche soddisfazione.
Molto spesso mi accorgo di avere paura della paura: leggendo un libro di anatomia riconosco di aver paura che io possa aver paura degli argomenti, ma non di averla effettivamente a riguardo.
Credo anche che queste mie paure siano dovute in parte al l'atteggiamento di mia madre, ipocondriaca e fortemente impressionabile, che ha un po' riversato in famiglia questo atteggiamento; in secondo luogo credo sia anche dovuto al fatto che sono sempre e costantemente condizionato (lo riconosco consapevolmente) dal giudizio degli altri. Ecco allora che tante volte capita di provare nei confronti di qualcosa che si spinge oltre a ciò che vediamo tutti i giorni, quello che proverebbe mia madre. Faccio un ultimo e conclusivo esempio: durante uno stage ospedaliero ho assistito ad un'operazione neurochirurgica. Ero molto emozionato, ma anche molto spaventato: avevo paura di svenire lì in sala operatoria vedendo i chirurghi all'opera, anzi "avevo paura di aver paura di svenire"; chissà cosa avrebbero pensato tutti, continuavo a dirmi... e così la paura si alimentava non verso l'operazione chirurgica in sé, ma verso questa limite emotivo. Alla fine è andato tutto bene, dopo un piccolo vacillamento iniziale sono rimasto entusiasta e ne sono rimasto fortemente soddisfatto. Vorrei cercare di eliminare queste paure, che davvero secondo me sono limitanti è che reputo decisamente anticipatori più che effettive.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Sostanzialmente quindi lei ha paura perchè teme di non farcela: il suo è un problema di insicurezza?
Negli altri ambiti è un ragazzo sicuro di sè?
Pensa di avere una salda autostima?

E' possibile che il suo interesse per la Medicina derivi dalla necessità (inconscia) di dare una risposta alle preoccupazioni di sua madre.
Se sua madre vi ha contagiati con la propria ipocondria può anche derivare dall'illusione che, conoscendo cause e rimedi delle patologie, si possa controllare meglio la propria salute.
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Utente
Utente
Esatto io credo che la radice sia proprio in qualcosa del genere; sono decisamente insicuro, per quanto in quello che faccia ottenga successi anche molto soddisfacenti. Eppure, mi sembra sempre di vivere nella paura di un fallimento o di un possibile crollo. Effettivamente non credo di avere una buona autostima, acquisto fiducia di me raramente e molto di ciò che faccio è sottoposto ad un giudizio altrui (forse più presunto tale che reale).
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se il suo è un problema di scarsa autostima non si tratta di nulla di irrimediabile, ma deve rivolgersi di persona ad uno psicologo per lavorare sul problema.
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Utente
Utente
La ringrazio molto, proverò a rivolgermi direttamente ad uno specialista.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Bene, si rivolga ad uno psicologo e se vuole mi aggiorni sulla situazione.

In bocca al lupo per i suoi studi,
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