Fissazioni e pensieri intrusivi

Buongiorno dottori,
come dal titolo del consulto che sto richiedendo, vi scrivo in merito ad alcuni pensieri intrusivi che mi tormentano di tanto in tanto.
Premetto che ho attraversato da poco un periodo abbastanza difficile a livello emotivo e per questo mi sento più insicura e anche più diffidente nei confronti di amici e familiari, senza che vi siano ragioni apparenti . A volte capita che io mi chieda "e se le persone a me care in realtà stessero fingendo di amarmi? E se queste fossero in realtà delle persone malintenzionate e io non me ne fossi mai accorta?" Dopo essermi posta questa serie di domande allora mi metto a ricercare le ragioni che potrebbero smentire queste mie ansie; succede allora che magari io ne trovi tantissime, ma nessuna di queste dimostrabile su base razionale. E' come se, per sentirmi tranquilla, avessi bisogno di avere delle certezze assolute che non riesco più a ritrovare in me stessa perchè le mie fissazioni mi inducono a dubitare di ciò che sento o che provo. Anche se il mio istinto mi suggerisce che si tratta di pensieri futili, io non riesco a dargli ascolto perchè abituata a mettere in dubbio tutto. Il risultato è che spesso mi sento frustrata ed incapace di essere spontanea con le persone a cui tengo di più.

Magari si tratta solo di pensieri stupidi, sta di fatto che mi provocano nervosismo e dal momento che non mi piace sentirmi così, vorrei chiedere come agire e, soprattutto, se parlare con uno psicologo della mia zona potrebbe giovarmi ed aiutarmi a ritrovare me stessa.

Grazie dell'attenzione,
buona giornata.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

può spiegare meglio cosa intende riferendosi a quanto è accaduto di recente?
Cosa vuole dire con queste parole:

"ho attraversato da poco un periodo abbastanza difficile a livello emotivo"?

E' stata tradita da qualcuno di cui si fidava?
Se sì, quanto tempo fa è successo, visto che afferma di essersi "abituata" a ragionare in maniera dubbiosa e sospettosa nei confronti degli altri?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Buonasera Dott.ssa Massaro,
Circa 4/5 anni fa, dopo il divorzio da mia madre, mio padre ha abbandonato la casa familiare per trasferirsi altrove senza darcene notizia. Ogni tanto si fa sentire promettendo di sostenerci, di starci vicino ma ció non é mai avvenuto. Le uniche persone ad essermi state accanto sono state mia madre e mia sorella. Con quest'ultima ho un rapporto un pó conflittuale ultimamente a causa delle sue amicizie con persone poco affidabili. Ogni tanto tento di dissuaderla, di farle capire che sarebbe meglio smettere di frequentarle per ovvi motivi ma non vuole sentir ragione. Allora finiamo per litigare pesantemente e ho l'impressione che questi litigi ci allontanino ma, soprattutto, ho la sensazione che sia lei ad essere cambiata nei miei confronti. Non mi ascolta, esce quasi sempre con gli amici e sembra non necessitare della mia compagnia. Da queste circostanze credo che siano nate queste mie "fisime".
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non le considererei "fisime", ma una reazione comprensibile a una situazione nella quale sente mancarle il sostegno di una delle due sole persone che le sono state vicine dopo l'abbandono da parte di suo padre - che fra l'altro compare facendo promesse che non mantiene, per poi scomparire di nuovo, lasciandola sicuramente ogni volta ancor più delusa e amareggiata.

Questo primo abbandono è probabilmente la causa del suo atteggiamento e delle sue paure, e vedere che anche sua sorella la "abbandona" per stare con persone "poco affidabili" ha probabilmente contribuito a rigirare il coltello nella piaga e a farla sentire ancora peggio.
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Utente
Utente
Dott.ssa Massaro credo che sia come dice lei, il mio problema peró sono i dubbi dettati piú dalla ragione che dall'istinto. É come se all'improvviso dubitassi di coloro a cui tengo di piú pensando che potrebbero essere assassini o pedofili e volessi avere la certezza assoluta che non é cosí. Avrei bisogno di qualcuno che mi dicesse che posso continuare a fidarmi del mio istinto ma so che non é possibile. Per questo motivo spesso mi sento nervosa e perduta. Come se le certezze che avevo prima fossero svanite nel nulla.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ha bisogno di elaborare quanto è accaduto con suo padre e, per farlo, deve superare rabbia e delusione e riacquistare così fiducia in sè stessa e negli altri.
Per raggiungere questo obiettivo dovrà rivolgersi a un mio collega e lavorare su ciò che prova.

Per quale motivo se n'è andato suo padre?
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Utente
Utente
Il motivo del divorzio da mia madre é dovuto alla gelosia e alla possessività che mio padre aveva nei suoi confronti e che spesso, soprattutto a fine giornata, lo induceva a scagliarsi contro mia madre offendendola verbalmente senza che ce ne fosse motivo. Un bel giorno quindi decise di andar via perché, a detta sua, non sopportava piú di vivere sotto lo stesso tetto con lei vista la situazione. Il problema é che non ha pensato per niente ai suoi figli ma unicamente alla sua sofferenza. Ció é confermato dal fatto che, quando mia madre ha perso il posto di lavoro e faticavamo a fare la spesa giornaliera, mio padre lavorava ma non si é mai offerto di aiutarci. Ha abbandonato me e mia sorella nel senso letterale del termine e, sebbene io gli voglia bene, c'é una parte di me che non potrà mai perdonarlo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se non lo perdonerà farà del male prima di tutto a sé stessa, perché potrebbe non riuscire più ad avere rapporti sereni con gli altri.
Ovviamente non basta volerlo, ma ha bisogno di aiuto per riuscirci.
Le suggerisco di rivolgersi al consultorio familiare della sua zona per parlare di persona con uno psicologo di quello che prova.