Ansia e relazione. Non mi fido più nemmeno della mia psicologa
Sono disperata. Non so più cosa devo fare. Ho chiesto vari consulti e mi vergogno anche a chiedere.
Ho lasciato il mio ragazzo in una crisi d ansia...
La psicologa mi ha detto che forse era quello che volevo. Quindi non devo sentirlo più.
Io sto piangendo da giorni... Ho crisi d ansia. Attacchi di panico. L ho visto domenica da lontano. Sa che sto male e rispetta la mia decisione anche se mi ama ancora.
Dice che mi aspetterà.
La dottoressa dice che lo dicono tutti, che devo abituarmi alla separazione da lui.
Io in realtà ho momenti in cui il sol pensiero di stare con lui mi opprime. Altri momenti mi manca. Vorrei farci l amore. Penso alle piccole cose che ci uniscono. Nella mia mente è lui l uomo della mia vita.
Poi il divario: non lo amo... se no farei di tutto. Poi faccio piccole conversazioni mentali con i miei amici e quando mi chiedono ... tanto avrai qualcun'altro io dico no! Io amo lui... e lui sarà per sempre.
A volte vedo tutto facile. Altre dico che accanto a lui non posso farcela. È una sofferenza. Ho deciso di non vederlo. Per capire i miei sentimenti.
Ma se capissi che lo amo un giorno ? Torno con lui e ricomincia l ansia? È bruttissima la sensazione.
Oggi vado dal neurologo e rifaccio la visita... lui mi prescrive i daparox ma ad un certo punto mi dice che tutto dipende.da me. Se non riesco a reagire avrò questo problema con chiunque... e lì la tristezza... Chiunque? Io non voglio nessun altro.
Ho paura che nessuno possa aiutarmi. Che possa rimanere seduta al bivio della mia vita. Soffrire io e lui.
Penso di essere philofobica... perché se no non mi importerebbe di sapere come sta? Di pensarlo solo... di essere attratta solo da lui...
Di sentirmi leale a lui nel mio cuore.
Ma come si fa...
Non ho fiducia nemmeno nella mia psicologa. Mi dice Che non lo amo. Ma come fa a saperlo?
Finirà Che Mi faccio l autodiagnosi.
E che saro triste per sempre.
Ho lasciato il mio ragazzo in una crisi d ansia...
La psicologa mi ha detto che forse era quello che volevo. Quindi non devo sentirlo più.
Io sto piangendo da giorni... Ho crisi d ansia. Attacchi di panico. L ho visto domenica da lontano. Sa che sto male e rispetta la mia decisione anche se mi ama ancora.
Dice che mi aspetterà.
La dottoressa dice che lo dicono tutti, che devo abituarmi alla separazione da lui.
Io in realtà ho momenti in cui il sol pensiero di stare con lui mi opprime. Altri momenti mi manca. Vorrei farci l amore. Penso alle piccole cose che ci uniscono. Nella mia mente è lui l uomo della mia vita.
Poi il divario: non lo amo... se no farei di tutto. Poi faccio piccole conversazioni mentali con i miei amici e quando mi chiedono ... tanto avrai qualcun'altro io dico no! Io amo lui... e lui sarà per sempre.
A volte vedo tutto facile. Altre dico che accanto a lui non posso farcela. È una sofferenza. Ho deciso di non vederlo. Per capire i miei sentimenti.
Ma se capissi che lo amo un giorno ? Torno con lui e ricomincia l ansia? È bruttissima la sensazione.
Oggi vado dal neurologo e rifaccio la visita... lui mi prescrive i daparox ma ad un certo punto mi dice che tutto dipende.da me. Se non riesco a reagire avrò questo problema con chiunque... e lì la tristezza... Chiunque? Io non voglio nessun altro.
Ho paura che nessuno possa aiutarmi. Che possa rimanere seduta al bivio della mia vita. Soffrire io e lui.
Penso di essere philofobica... perché se no non mi importerebbe di sapere come sta? Di pensarlo solo... di essere attratta solo da lui...
Di sentirmi leale a lui nel mio cuore.
Ma come si fa...
Non ho fiducia nemmeno nella mia psicologa. Mi dice Che non lo amo. Ma come fa a saperlo?
Finirà Che Mi faccio l autodiagnosi.
E che saro triste per sempre.
[#1]
Cara Utente,
abbiamo già effettuato molte considerazioni sulla sua situazione, in particolare nel suo primo consulto, e sulle difficoltà relazionali che parrebbero caratterizzare il suo caso.
Da qui non possiamo fare altro per lei, non possiamo darle certezze nè tanto meno effettuare un intervento che le sia utile a stare meglio.
Visto quello che riferisce e visto che ci ha detto di essere seguita privatamente le suggerisco di cambiare psicologa, dal momento che non riesce ad avere fiducia nella dottoressa che la segue.
Come le ho già consigliato, sarebbe bene che si rivolgesse ad un/a collega che si occupi di psicoterapia psicodinamica/psicoanalitica, dal momento che il suo malessere sembra essere piuttosto radicato, legato presumibilmente all'infanzia e da trattare approfondendolo attentamente.
Un caro saluto,
abbiamo già effettuato molte considerazioni sulla sua situazione, in particolare nel suo primo consulto, e sulle difficoltà relazionali che parrebbero caratterizzare il suo caso.
Da qui non possiamo fare altro per lei, non possiamo darle certezze nè tanto meno effettuare un intervento che le sia utile a stare meglio.
Visto quello che riferisce e visto che ci ha detto di essere seguita privatamente le suggerisco di cambiare psicologa, dal momento che non riesce ad avere fiducia nella dottoressa che la segue.
Come le ho già consigliato, sarebbe bene che si rivolgesse ad un/a collega che si occupi di psicoterapia psicodinamica/psicoanalitica, dal momento che il suo malessere sembra essere piuttosto radicato, legato presumibilmente all'infanzia e da trattare approfondendolo attentamente.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 03/08/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.