Abuso sessuale

Salve a tutti vi scrivo perché sto passando un brutto momento è da quasi più di tre mesi che mi tormenta un pensiero fisso che sembra non voler andare via dalla mia testa..

Praticamente quando avevo 14 anni uscivo con un ragazzo che all' epoca aveva 23 anni eravamo molto amici e gli volevo molto bene con lui non avevo nessun senso di vergogna a differenza degli altri miei amici.. pian piano mentre uscivamo lui cercava sempre qualche scusa per toccarmi nelle zone geniali etc fino ad arrivare a masturbarmi..

Questo è successo solo una volta e io non avendo assolutamente nessuno tipo di vergogna con lui avevo dato il consenso a fare ciò.. all' epoca non avevo capito che lui era gay e si comportava cosi per quello.

Ora quello che mi tormenta ogni giorno è questa domande "è stato un abuso o no?"

Io so che anche per legge una volta compiuti gli anni 14 non si parla più di abuso se si è consenzienti però dentro di me comunque continuo a pensare questa domanda che sembra non avere risposta..

Vorrei precisare che comunque non sono mai stato costretto a fare niente e che ero consenziente quando sono successe queste cose, infatti il giorno dopo che mi ha masturbato mi aveva proposto la stessa cosa ma io non avendo provato niente il giorno prima cioè nessuna emozione gratificante ho rifiutato..

In passato mi era già venuta questa domanda ma ero riuscito a capire che non era stato un abuso perché io comunque ero d' accordo ma da un po di tempo mi è tornata in mente e non so più che risposta darmi.. grazie

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Dr.ssa Mariapia D'Attolico Psicologo 9
Caro ragazzo, immagino il tuo malessere e come possa essere difficile convivere con questi pensieri "fissi". Piuttosto che cercare una risposta riguardo la natura dell'esperienza che hai vissuto, probabilmente potrebbe risultarti utile approfondire quali sono i motivi per cui adesso questo ricordo ti tormenta, per cercare di gestirlo e vivere serenamente.
Penso che potrebbe esserti utile un consulto psicologico personale. Cosa ne pensi?

Dr.ssa Mariapia Dattolico

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Utente
Utente
Salve si è proprio brutto convivere con questi pensieri per il resto si ho capito anche perché mi tormenta questo fatto ed è molto semplice: mi sono pentito di essermi fatto toccare e di non aver rifiutato dal primo giorno anziché rifiutare il secondo giorno come ho fatto.. ma ora non capisco perché non riesco a darmi una risposta se è stato un abuso o no.. penso che a tutte le persone se succede qualcosa sono in grado di capire di cosa si tratta.. io invece rimango con il dubbio e non riesco a darmi una risposta.. non ho altri pensieri fissi e solo questa domanda che mi tormenta
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Verosimilmente lei è una persona estremamente razionale (siamo online, non possiamo avere certezze, e quindi mi corregga se sbaglio) e, probabilmente, proprio questo suo essere tanto razionale la sta portando a rimuginare sull'evento di cui ci scrive. A questa sua tendenza a razionalizzare, in questo periodo estivo si aggiunge: caldo, sbalzi di temperatura, cambiamenti del ciclo/ritmo sonno- veglia etc. Cambiamenti che possono avere delle ricadute negative sul tono dell'umore e sull'ansia.

Detto ciò, ora, il mio suggerimento è questo: quando le capita di avvertire questo fastidioso pensiero intrusivo: ""è stato un abuso o no?"
LASCI CHE QUESTO PENSIERO "SCORRA" E "VOLI" VIA.LO LASCI ANDARE. Lasciarlo "scorrere" non vuol dire imporsi di non pensarlo ma proprio pensare: *è semplicemente un pensiero*. Perciò si distragga, esca a farsi una passeggiata o vada a farsi un bel bagno rilassante, esca con gli amici. Faccia cose che le piacciono!
Anche perché, crogiolarsi la mente rimuginando alla ricerca di una risposta, non le è assolutamente utile ai fini del suo benessere.

stia sereno, potrebbe verosimilmente trattarsi di un fenomeno passeggero (sostenuto da quanto detto sopra). Segua i suggerimenti.

Se non dovesse trovarne beneficio, ci riscriva pure tra qualche mese.

Restiamo in ascolto

Sì goda l'estate!
Saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Dr.ssa Mariapia D'Attolico Psicologo 9
Non è sempre facile capire cosa si prova, cosa si è vissuto o subito, capita a tutti di avere dei momenti di confusione, non sei l'unico... Il fatto che questo episodio continua a tormentarti nonostante siano passati molti anni mi induce a consigliarti un approfondimento personale.
Un caro saluto
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Utente
Utente
Certo non serve a nulla pensare a questo lo capisco benissimo però per me sta diventando un bel problema nel senso che mi è capitato anche in passato di avere altro pensieri fissi ma una volta capita la risposta ho smesso di pensarci e tutto si è chiuso la.. perché se effettivamente lo è stato farei qualcosa per uscire fuori da questa situazione però il problema è che non riesco proprio a capirlo quindi volevo chiedervi secondo voi per come l ho raccontato si tratta di un abuso nonostante io in quel momento fossi d accordo a quello che succedeva e non sono mai stato costretto? Perché per me il problema è capire se lo è stato o no.. Vi ringrazio
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Se dice che anche in passato, ha "sofferto" di questi "pensieri fissi", concordo con la collega D'Attolico sull'utilità di avvalersi di un aiuto specialistico psicologico-psicoterapico. Le farà bene!

Si ricordi che lei inizierà a stare meglio, quando non sarà più ossessivamente alla ricerca di risposte, ma quando smetterà di farsi domande.

le allego del materiale da leggere che le tornerà utile https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html http://www.stateofmind.it/2015/04/funzioni-psicoterapia-cognitiva/

Cari saluti
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Utente
Utente
Sì ma in passato mi è capitato molto raramente e per periodi brevissimi non come ora.. certo seguirò i vostri consigli.. volevo chiedervi se secondo voi dato che siete sicuramente molto più esperti di me in questo campo si tratta effettivamente di un abuso sessuale oppure di un esperienza adolescenziale grazie mille
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
"volevo chiedervi se secondo voi dato che siete sicuramente molto più esperti di me in questo campo si tratta effettivamente di un abuso sessuale oppure di un esperienza adolescenziale"

Questa è una domanda connotata da ansia con lo scopo di ricevere una rassicurazione. Ma le rassicurazioni non curano l'ansia...anzi...tendono a farla aumentare in frequenza e intensità.
l'ansia si impara a gestirla e quindi curarla in terapia.

Comunque le rispondo: molto probabilmente si sarà trattato di una semplice esperienza adolescenziale.
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Utente
Utente
Lei mi ha già aiutato abbastanza a farmi chiarire le idee..
Volevo chiederli un ultima cosa:
"Comunque le rispondo: molto probabilmente si sarà trattato di una semplice esperienza adolescenziale."
Come mai mi dice che si è trattato di un esperienza adolescenziale? Cosa le fa escludere che sia stato un abuso?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
1) vede quello che fa? Continua a rimuginare sulla possibilità che sia stato un abuso o meno. Ecco la dimostrazione che la rassicurazione che lei ha richiesto e che le ho dato, non solo non ha permesso alla sua ansia di decrescere ma anzi, la rassicurazione stessa è diventato oggetto di un nuovo rimuginio finalizzato alla scoperta della risposta.

Quindi, ha compreso che qualsiasi rassicurazione non serve all'ansia?

2) dico probabilmente, perché esistono specifici segni/segnali che un bambino/ragazzo generalmente mette in atto, in un tempo relativamente breve, dopo aver subito abuso sessuale:
- improvvisi cambi di umore
- sensi di colpa e di impotenza
- disturbi del sonno
- cambiamento delle abitudini alimentari
- difficoltà di concentrazione e attentive
- sintomi psicosomatici
- tendenze autolesionistiche
- abuso di sostanze stupefacenti come droghe e/o alcool. Etc etc etc

Le ripeto comunque che siamo online, non la conosco clinicamente e quindi non possiamo né avere certezze né fare terapia online.

Si rivolga ad un collega. C'è da intervenire molto probabilmente su:
- ossessioni ansiose, sostenute/mantenute da costante rimuginio
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Utente
Utente
La ringrazio ancora.. si ha ragione a dire che siamo online e non può valutare bene però volevo dire che comunque la sua risposta mi è stata abbastanza d aiuto infatti già dopo averla letta sono riuscito a distrarmi abbastanza e l ansia che avevo e diminuita notevolmente..
Io ho chiesto il perché lei ha escluso la possibilità di abuso perché sapendo questo mi avrebbe aiutato in modo definitivo.. Mi ha detto che non lo è stato perché altrimenti avrei avuto i sintomi da lei elencati però scusi se dico questo magari sbaglio: se è stato un abuso o no non si deduce da come si sono svolte le cose? Io comunque non ho mai avuto i sintomi da lei elencati come disturbi del sonno autolesionismo etc.. grazie ancora
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
"se è stato un abuso o no non si deduce da come si sono svolte le cose?"

Fosse questo l'unico parametro da considerare di fronte ad un' ipotesi di abuso: avvocati, pubblico ministero e periti di parte, potrebbero andare in vacanza...

perdoni l'ironia, ma lei ha veramente necessità di lavorare in terapia sull'ansia ossessiva.

Legga gli articoli se ancora non lo ha fatto, le torneranno utili

Anche questo http://www.stateofmind.it/2015/09/rimuginio-preoccupazioni/
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Utente
Utente
Beh si ha ragione anche lei però io non ho mai sentito di un abuso in cui il ragazzo minorenne è consenziente e non viene costretto.. per lo più anche per legge una volta compiuti i 14 anni di età non si tratta più di abuso se si è consenzienti.. è proprio per quello che ho spiegato bene come sono successe le cose in modo da farvi capire bene
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
"non ho mai sentito di un abuso in cui il ragazzo minorenne è consenziente e non viene costretto". Il fatto che lei non ne sia mai venuto a conoscenza, non vuol dire che è un fenomeno che non esiste.

Le ripeto: lei è talmente tanto immerso il questo pensiero sgradevole che si sta auto-intrappolando. La psicoterapia aiuterà a liberarsene.
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Utente
Utente
Sì è vero però è proprio la legge che dice questo.. una volta compiuti 14 anni di età non si parla più di abuso se si è consenzienti.. quindi volevo sapere se secondo lei io continuo a pensarci perché mi sono pentito e quindi questo è solo un pensiero falso oppure perché in realtà è stato davvero un abuso..
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Contatti un/una collega come suggerito, la aiuterà anche a capire che l'uomo non è turbato dalle cose, ma da come pensa a quelle cose.

La saluto
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Utente
Utente
Certamente lo farò.. non è che penso di risolvere tutto qua assolutamente.. volevo chiederli un ultima cosa: lei all inizio mi ha detto che è stata un esperienza adolescenziale e non un abuso.. poi mi ha detto che non era tanto sicuro perché non sapeva se io avevo mai avuto i sintomi che mi ha elencato, quindi io le ho detto di no.. ora che ha tutti questi elementi può rispondermi con certezza se è stato un abuso o no? La ringrazio
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
"lei all inizio mi ha detto che è stata un esperienza adolescenziale e non un abuso.. poi mi ha detto che non era tanto sicuro perché non sapeva se io avevo mai avuto i sintomi che mi ha elencato". Rilegga il consulto quando avrà maggiore lucidità di farlo...

Guardi, glielo dico ora e cerchi di prenderne consapevolezza: NON SERVE CAPIRE SE C'È STATO O MENO UN ABUSO! MA BISOGNA COMPRENDERE INNANZITUTTO COME MAI QUESTO PENSIERO È DIVENTATO COSÌ TREMENDAMENTE PRESENTE NELLA SUA MENTE E METTERE IN ATTO STRATEGIE TERAPEUTICHE DI GESTIONE DI QUESTA OSSESSIONE.
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Utente
Utente
Beh si mi è stato chiesto anche prima e l ho detto.. questo pensiero è presente perché mi sono pentito di aver fatto succedere quello che è successo.. però io comunque in quel momento ero d accordo a ciò che succedeva come già detto.. comunque se mi avrebbe risposto mi avrebbe aiutato notevolmente perché la base del mio problema è capire se è stato un abuso o no.. per me è molto importante.. La ringrazio
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Utente
Utente
Poi lei dice che non serve capire se ce stato un abuso o meno.. ma per me è importante capire quello anche perché tutto il resto l ho capito.. se mi vuole dare una mano e rispondermi gli sarei grato anche perché le ho dato tutti gli elementi possibili e penso che lei avendo più esperienza di me in questo campo abbia capito se lo è stato o no.. grazie
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
"la base del mio problema è capire se è stato un abuso o no"
No. Non è questa la "base" del tuo problema


"mi sono pentito di aver fatto succedere quello che è successo." Quello che sta alla base di questo tuo pentimento, è molto probabilmente la "base" stessa del tuo problema.
E questo è un lavoro da psicoterapia!
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Utente
Utente
Va bene la ringrazio ancora.. Ora potrebbe dirmi se è stato un abuso o no dopo tutti gli elementi che le ho fornito? Poi seguirò anche tutti i suoi consigli.. non penso sia molto faticoso rispondere a questa semplice domanda anche se secondo lei non è questa domanda alla base del mio problema
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Le ho già risposto nei consulti #8 e #10. Li rilegga e poi contatti un collega che si occupa di disturbi ansiosi.
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Utente
Utente
Esatto nel consulto #10 mi dice che per saperlo con più precisione le occorre sapere se ho avuto i sintomi che mi ha elencato.. Io le ho detto di no proprio per permettergli di avere più precisione nella sua risposta che però non mi ha ancora dato.. Il collega lo contatterò senz'altro.. Grazie
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Utente
Utente
Qualcuno può rispondere?