Ansia e stress continuo che non passa

Buongiorno dottori,
scrivo in merito ad un mio problema che persiste da qualche mese.

Una breve premessa: ho sofferto d'ansia nel periodo di fine 2015 e inizi anno 2016. Questo si è risolto con la mia volontà e forza grazie al fatto che l'estate scorsa sono stata in vacanza all'estero e dopo le ferie mi sono praticamente rigenerata.

Sono stata bene fino a Marzo 2017, quando un giorno in ufficio ho avuto un momento di forte stress causato da un eccessivo carico di lavoro, che si è aggravato dal fatto che ho assunto molto caffè: in poche parole, ho sentito una forte tachicardia con conseguente stato ansioso.

Da quell'episodio è ricominciato il circolo vizioso che avevo in precedenza dell'ansia.
Vivo costantemente con l'idea di poter sentirmi male da un momento all'altro, soprattutto nel contesto lavorativo.
Vivo con il pensiero costante di svenire, che mi giri la testa e che debba andare in ospedale.
Spesso ho tachicardia e sento che questa mi provoca palpitazioni e mancanza quasi di fiato, nausea e problemi intestinali.

Sicuramente la situazione stressante e il carico di lavoro che ho in questo periodo non mi sta aiutando.. per fortuna a breve ci saranno le ferie.

Inoltre, vivo con una costante tensione cervicale e cefalea muscolo tensiva che mi provoca sbandamenti e forti dolori cervicali.

Adesso che andrò in ferie ho paura che quando scaricherò la tensione mi succeda qualcosa, come un indebolimento delle difese immunitarie con conseguente influenza o quant'altro. Al più si aggiunge il caldo torrido di questi giorni che debilita lo stato psico fisico.

Aggiungo che: le mie analisi del sangue sono sempre state perfette (le ultime effettuate a Gennaio 2017), fatta eccezione del fatto che soffrendo di Anemia mediterranea, i valori dei globuli rossi sono sballati.
La pressione arteriosa (che io monitoro spesso in quanto impaurita dal fatto che possa abbassarsi) è sempre costante con valori tra i 120/115 di massima, e 80/70 di minima.

Chiedo a voi che cosa potrei fare per poter cacciare questa ansia e panico che mi debilitano molto.

Grazie in anticipo.

[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

la sola strada per risolvere il problema è una terapia psicologica che ne individui le cause e la porti a sconfiggerle.

Come ha visto infatti la "volontà" non è una categoria da utilizzare quando si parla di curare un disturbo: nessuno curerebbe mai con la volontà non dico un tumore ma nemmeno un raffreddore, mentre in ambito psicologico ci si illude spesso che sia lo strumento necessario per affrontare il disagio.

In realtà quel malessere che con uno sforzo di volontà si riesce a contenere riapparirà puntualmente in seguito, con intensità maggiore, non appena qualcosa metterà in crisi la persona.
Questo è quello che le sta succedendo.

Come minimo quindi è necessario che lei entri nell'ottica che non ha senso continuare a soffrire quando esistono delle soluzioni e anche che è importante capire cosa ha turbato il suo equilibrio fra il 2015 e il 2016, al punto da far emergere l'ansia.
Cos'è successo o cambiato in quel periodo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Attivo dal 2014 al 2021
Ex utente
Buongiorno dottoressa,
intanto ringrazio per la risposta completa ed esaustiva.
Semplicemente in quel periodo ho avuto problemi personali a livello affettivo, che poi sono sfociati in attacchi di ansia.
Da quando ho iniziato a soffrire di fastidio cervicale ho iniziato ad avere i primi giramenti di testa (dei quali prima di allora non avevo mai sofferto), pertanto ho iniziato a pensare di poter avere qualcosa di grave.
Credo di essere parecchio ipocondriaca perchè mi impressiono facilmente se vedo una persona svenire, stare male, se sento l'ambulanza o cose del genere.
Il fatto scatenante è stato proprio quando ho iniziato ad avere i primi giramenti di testa che io ho collegato a qualcosa di grave.
E lo stesso adesso appena avverto una sensazione simile,
inizio a sentire l'ansia che sale, molte volte riesco a calmarmi da sola, ma noto che questo ritorna.
Essendo che ho 24 anni, cerco di dire a me stessa che sono giovane per preoccuparmi di certe cose ma a volte è più forte di me
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Nella sua famiglia d'origine qualcuno temeva molto le malattie ed è stato iperprotettivo con lei o magari ha assistito alla malattia e morte di un parente o di una persona comunque vicina e ne è rimasta impressionata?

Prima degli attacchi di ansia del 2015 non aveva mai avuto particolari momenti di tensione immotivata o preoccupazioni per la sua salute?

Di preciso in cosa è consistito l'evento scatenante dell'ansia, che poi ha provocato la contrattura al collo e, a cascata, le vertigini e tutto il resto?
[#4]
Attivo dal 2014 al 2021
Ex utente
Non so se in famiglia qualcuno sia stato ipocondriaco, peròi rivedo molto nella nonna materna che è molto sensibile a qualsiasi sintomo o cosa che le succede. Comunque prima degli attacchi di ansia non avevo questo problema anzi non mi preoccupavo per nulla.

L'evento scatenante tutto ciò è stato un giorno al lavoro quando dimprovviso ho iniziato a sudare caldo e mi girava la testa, in realtà la pressione era ok e sono stata al PS perché,avendo un orecchio chiuso da diverso tempo per colpa di una sinusite, il dottore mi consiglio di farmi vedere da un otorino.

Tante volte questa ansia mi porta ad avere addirittura senso di sbandamento, debolezza muscolare forte e testa vuota.
Alterno momenti di calma a momenti di ansia estrema...
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Probabilmente quell'episodio ha slatentizzato una forma d'ansia che sarebbe emersa comunque, prima o poi, se lei ha la stessa sensibilità di sua nonna.

Si tratta della nonna con la quale è cresciuta o comunque l'ha frequentata molto durante la sua crescita?
[#6]
Attivo dal 2014 al 2021
Ex utente
L'ho frequentata molto durante la crescita e ho sempre visto che lei di fronte ad ogni debolezza si fa prendere dall'ansia.
Anche mia mamma ogni tanto mi dice "assomigli alla nonna quando fai così"....
[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' quindi possibile che lei abbia imparato dalla nonna a spaventarsi più del necessario: se l'esempio dei sui genitori (che, se ho capito bene, non sono soggetti ansiosi) non le è servito a difendersi da quel tipo di modello significa che l'ha fatto suo profondamente.

Le suggerisco di rivolgersi di persona ad un mio collega per modificare questo modello disfunzionale che ha interiorizzato e che sta dando ora i suoi effetti perchè ce n'è stata l'occasione.
[#8]
Attivo dal 2014 al 2021
Ex utente
Grazie davvero per la pazienza e l'attenzione riservatami dottoressa!
[#9]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Abbia fiducia nella possibilità di cambiare e liberarsi a questo tipo di ansia.
Mi aggiorni se lo desidera,
tanti cari auguri
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