Ansia e psicoterapia
Buonasera dottori, volevo chiedervi delucidazioni in merito a il dag. È possibile che dopo 2 percorsi psicoterapeutici riemerga il disturbo? È da poco che ho interrotto la psicoterapia, ma solo per volontà mia, dato che la terapeuta l'ha considerata una "fuga". La situazione sembra sia più o meno sotto controllo, ma ho paura che un giorno possa tornare a stare male come prima. Quali sono le condizioni?
Cordiali saluti,
Loreaia.
Cordiali saluti,
Loreaia.
[#1]
Cara Loreaia,
il disturbo d'Ansia Generalizzato può riemergere se le cause che lo provocano non sono state risolte e disinnescate.
Di conseguenza è necessario concludere il percorso terapeutico per assicurarsi che non ci siano successive ricadute ed è importante che tale percorso non si focalizzi unicamente sul sintomo - che potrebbe apparentemente svanire per un certo periodo, per poi ripresentarsi.
Che tipo di terapie ha effettuato, con quale cadenza e per quanto tempo?
il disturbo d'Ansia Generalizzato può riemergere se le cause che lo provocano non sono state risolte e disinnescate.
Di conseguenza è necessario concludere il percorso terapeutico per assicurarsi che non ci siano successive ricadute ed è importante che tale percorso non si focalizzi unicamente sul sintomo - che potrebbe apparentemente svanire per un certo periodo, per poi ripresentarsi.
Che tipo di terapie ha effettuato, con quale cadenza e per quanto tempo?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Che tipo di istruzioni o compiti ha ricevuto nella terapia comportamentale?
Da un punto di vista strategico o comportamentale uscire dall'ansia significa imparare a percepire le situazioni ansiogene come non più ansiogene.
Nel caso dell'ansia generalizzata occorrono compiti specifici per ottenere ciò. Ma può essere necessario un certo periodo di tempo durante il quale vanno esercitati e applicati, con costanza e determinazione.
Da un punto di vista strategico o comportamentale uscire dall'ansia significa imparare a percepire le situazioni ansiogene come non più ansiogene.
Nel caso dell'ansia generalizzata occorrono compiti specifici per ottenere ciò. Ma può essere necessario un certo periodo di tempo durante il quale vanno esercitati e applicati, con costanza e determinazione.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Utente
Nella tcc il terapeuta mi diceva semplicemente di affrontare l'ansia andando in contro alla situazione temuta ed in caso di difficoltà scrivergli o chiamarlo. Sostituire i pensieri negativi in positivi e cercare di distrarmi.
Non ho grande memoria di quella terapia in quanto mi è sembrata una lunga rassicurazione e basta, anche se i sintomi andarono via, non so dirle perché in quanto non ho visto svolto un lavoro vero.
Non ho grande memoria di quella terapia in quanto mi è sembrata una lunga rassicurazione e basta, anche se i sintomi andarono via, non so dirle perché in quanto non ho visto svolto un lavoro vero.
[#6]
Utente
Per quanto riguarda la psicoanalitica non vi erano particolari argomenti che mi disturbavano, anzi, ho interrotto anche questa volta, prima di tutto per un mio miglioramento, e poi non vedevo neanche qui un lavoro effettivo, non capivo di cosa stessimo parlando, ed anche qui mi è sembrato che la causa del mio stare meglio venisse dal fatto di essere rassicurata in seduta.
Forse il mio non arrivare "al punto della situazione" deriva da una mia resistenza non so, mi sentivo comunque spesso a disagio in seduta e non era una situazione accogliente, diciamo che c'era un meccanismo di idealizzazione/svalutazione della terapeuta.
Forse il mio non arrivare "al punto della situazione" deriva da una mia resistenza non so, mi sentivo comunque spesso a disagio in seduta e non era una situazione accogliente, diciamo che c'era un meccanismo di idealizzazione/svalutazione della terapeuta.
[#7]
Per quanto riguarda la TCC sembra in effetti che abbia ricevuto più che altro rassicurazioni e istruzioni troppo generiche per essere efficaci. Il miglioramento sintomatico potrebbe essere stato causato del solo effetto aspettativa (placebo), che tende a svanire nel tempo. Il cambiamento vero, invece, si mantiene anche dopo la fine della terapia. Ma quando sta funzionando, occorre seguire la terapia per tutto il tempo necessario.
Il suggerimento è di provare con un differente terapeuta, magari dopo aver fatto qualche ricerca, telefonando ad alcuni professionisti e ponendo domande specifiche. Oppure di cambiare approccio. Ad esempio in terapia breve strategica esistono protocolli specifici per l'ansia generalizzata e per ogni forma in cui l'ansia si può manifestare.
Il suggerimento è di provare con un differente terapeuta, magari dopo aver fatto qualche ricerca, telefonando ad alcuni professionisti e ponendo domande specifiche. Oppure di cambiare approccio. Ad esempio in terapia breve strategica esistono protocolli specifici per l'ansia generalizzata e per ogni forma in cui l'ansia si può manifestare.
[#9]
Utente
Ah, poi volevo chiederle: Il vedere video in seduta con messaggi positivi, "per cambiare prospettiva sulla Depressione" è una tecnica efficace in tcc? Ho letto qualcosa a proposito di "modellamento" ma non so se c'entri.
A me sembrava alquanto inutile la loro visione, come un modo per riempire la seduta.
A me sembrava alquanto inutile la loro visione, come un modo per riempire la seduta.
[#11]
"c'era un meccanismo di idealizzazione/svalutazione della terapeuta"
Questo è qualcosa su cui lavorare, che fra l'altro può far pensare alla presenza anche di altro rispetto alla sola ansia generalizzata e cioè di difficoltà relazionali riconducibili ad un disturbo di personalità (ovviamente da qui non è possibile porre alcuna diagnosi, ma glielo segnalo comunque).
Le suggerisco di riprendere l'ultima terapia interrotta: l'ipotesi di una sua "fuga" mi sembra plausibile ed è importante affrontarla, invece che continuare a fuggire sperando che la situazione non peggiori in futuro.
Questo è qualcosa su cui lavorare, che fra l'altro può far pensare alla presenza anche di altro rispetto alla sola ansia generalizzata e cioè di difficoltà relazionali riconducibili ad un disturbo di personalità (ovviamente da qui non è possibile porre alcuna diagnosi, ma glielo segnalo comunque).
Le suggerisco di riprendere l'ultima terapia interrotta: l'ipotesi di una sua "fuga" mi sembra plausibile ed è importante affrontarla, invece che continuare a fuggire sperando che la situazione non peggiori in futuro.
[#12]
Utente
La ringrazio per la risposta, lei mi fece il test di Rorsharch in cui mi disse che era presente una tristezza agitata, diffidenza, svalutazione di sè, dipendenza, angoscia, ipocondria. Non so se possa rientrare in un disturbo di personalità, ma penso me lo avrebbe detto o no? Mi parlava più di Depressione.
[#14]
Utente
La psichiatra e il precedente terapeuta mi dissero sindrome ansioso depressiva con depressione reattiva, quest'ultima non mi ha dato un nome definito, ma mi ha detto queste caratteristiche, quindi non saprei dirle. Io i sintomi che accuso ad oggi sono Depresonalizzazione e Derealizzazione in particolar modo la sera.
[#15]
Sono sintomi che possono appartenere a più quadri clinici, di per sè non indicano nulla di preciso.
Non posso che suggerirle di portare a termine una terapia, preferibilmente quella che ha lasciato per ultima, perchè i percorsi lasciati a metà espongono al rischio di ricadute e non ostacolano l'ingigantirsi dei problemi non risolti.
Non posso che suggerirle di portare a termine una terapia, preferibilmente quella che ha lasciato per ultima, perchè i percorsi lasciati a metà espongono al rischio di ricadute e non ostacolano l'ingigantirsi dei problemi non risolti.
[#16]
>>> Però sono passati diversi mesi dalla fine della terapia e il panico non è più tornato. Questo tempo di assenza del sintomo può rientrare sempre nel placebo?
>>>
Difficile dirlo, ma in ogni caso sembra che in entrambi i casi il lavoro fatto non sia stato sufficiente, per cui occorre ripartire da capo.
E alla luce delle ultime repliche, chi le avrebbe fatto la diagnosi di DAG? Si tratta di un'autodiagnosi fatta da lei?
>>>
Difficile dirlo, ma in ogni caso sembra che in entrambi i casi il lavoro fatto non sia stato sufficiente, per cui occorre ripartire da capo.
E alla luce delle ultime repliche, chi le avrebbe fatto la diagnosi di DAG? Si tratta di un'autodiagnosi fatta da lei?
[#20]
L'ansia si può esprimere in dozzine di modi diversi e l'ansia generalizzata in particolare, di solito non riguarda né depersonalizzazione né derealizzazione.
Quindi la sua autodiagnosi di DAG è probabilmente sbagliata.
>>> Io i sintomi che accuso ad oggi sono Depresonalizzazione e Derealizzazione in particolar modo la sera.
>>>
Come definirebbe, lei, Depersonalizzazione e derealizzazione?
Sia il più dettagliata possibile.
Quindi la sua autodiagnosi di DAG è probabilmente sbagliata.
>>> Io i sintomi che accuso ad oggi sono Depresonalizzazione e Derealizzazione in particolar modo la sera.
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Come definirebbe, lei, Depersonalizzazione e derealizzazione?
Sia il più dettagliata possibile.
[#21]
Utente
Sono stata mesi e mesi senza riconoscermi allo specchio, vedevo il mio volto come quello di un'estranea, mi sentivo fuori dal corpo e avevo la percezione di vedermi dall'esterno, come in terza persona. Non riconoscevo la voce, nè le mani, i piedi, Il tatto era strano, la vista appannata. Mi sentivo in un sogno, lo scorrere del tempo era diverso, come se fosse sempre sera. Non riconoscevo i miei famigliari, nè i miei amici, vedevo l'ambiente diverso, come se ci fosse un velo, gli oggetti mi sembravano morti o come animati, più vicini o più lontani a tratti, come se avessi una videocamera che cambiasse continuamente inquadratura. Come se fossi morta, o abitasse qualcun altro dentro di me, facevo le cose in automatico, tornavo a casa ed era come se non avessi fatto niente, non avessi vissuto.
Questi sintomi il primo terapeuta li inquadrò come somatizzazioni d'ansia mentre la seconda diceva che era un meccanismo di difesa che mi proteggeva dall'ansia ed era correlato a traumi.
Ad oggi questi sintomi non li ho più h24 ma mi capitano ancora ed in particolar modo la sera, non c'è più quel timore di impazzire, ma mi pervade un senso di angoscia che fatico a sopportare.
Perché lei dice che non sono riconducibili al dag questi sintomi?
Questi sintomi il primo terapeuta li inquadrò come somatizzazioni d'ansia mentre la seconda diceva che era un meccanismo di difesa che mi proteggeva dall'ansia ed era correlato a traumi.
Ad oggi questi sintomi non li ho più h24 ma mi capitano ancora ed in particolar modo la sera, non c'è più quel timore di impazzire, ma mi pervade un senso di angoscia che fatico a sopportare.
Perché lei dice che non sono riconducibili al dag questi sintomi?
[#22]
La classificazione DSM-5 del DAG non riporta necessariamente fra i sintomi depersonalizzazione o derealizzazione. Occorrerebbe vedere se fosse preponderante la sofferenza legata all'apparire di questi sintomi, nel momento in cui appaiono, oppure se la sofferenza è costante e continua durante tutta la giornata, oppure altro ancora. Ecco perché mettiamo sempre in guardia i nostri utenti dal farsi autodiagnosi: diagnosticare i disturbi mentali può essere difficile per il clinico avendo di fronte il paziente, figuriamoci per il non clinico.
>>> Questi sintomi il primo terapeuta li inquadrò come somatizzazioni d'ansia mentre la seconda diceva che era un meccanismo di difesa che mi proteggeva dall'ansia
>>>
Possono essere vere entrambe le letture, ma non necessariamente il riferimento a traumi veri o presunti. In particolare depersonalizzazione e derealizzazione possono essere conseguenze dell'ansia, più che meccanismi di difesa, cioè la persona "preferisce uscire da se stessa" piuttosto che restare in se stessa e affrontare l'ansia.
Ribaltando la domanda: che cosa fa pensare a lei che i suoi sintomi siano da ascrivere proprio al DAG?
Le ricordo tuttavia che le diagnosi online, anche di esclusione, non si possono fare, quindi resta vero che ciò che le serve in primo luogo è trovare una cura adatta, di persona.
>>> Questi sintomi il primo terapeuta li inquadrò come somatizzazioni d'ansia mentre la seconda diceva che era un meccanismo di difesa che mi proteggeva dall'ansia
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Possono essere vere entrambe le letture, ma non necessariamente il riferimento a traumi veri o presunti. In particolare depersonalizzazione e derealizzazione possono essere conseguenze dell'ansia, più che meccanismi di difesa, cioè la persona "preferisce uscire da se stessa" piuttosto che restare in se stessa e affrontare l'ansia.
Ribaltando la domanda: che cosa fa pensare a lei che i suoi sintomi siano da ascrivere proprio al DAG?
Le ricordo tuttavia che le diagnosi online, anche di esclusione, non si possono fare, quindi resta vero che ciò che le serve in primo luogo è trovare una cura adatta, di persona.
[#23]
Utente
Attacchi di panico, somatizzazioni, ossessioni, compulsioni, ipocondria..... dag come depressione ansiosa o disturbo ansioso depressivo, sempre di ansia generalizzata si parla no?
Poi per la Depersonalizzazione e la Derealizzazione li ho collegati all'ansia e al panico, perché con l'affievolirsi di queste anche questi sintomi sono diventati più gestibili.
Poi per la Depersonalizzazione e la Derealizzazione li ho collegati all'ansia e al panico, perché con l'affievolirsi di queste anche questi sintomi sono diventati più gestibili.
[#24]
Assolutamente no.
- Il disturbo da attacchi di panico è una cosa.
- Le ossessioni un'altra cosa ancora.
- Le compulsioni rientrano fra i disturbi ossessivi, ma riguardano più i comportamenti, mentre le ossessioni più i pensieri.
- L'ansia generalizzata è cosa ancora diversa.
- Il disturbo ansioso-depressivo è una vecchia denominazione non così in uso come una volta, è stata sostituita da diagnosi più precise.
- Le somatizzazioni poi appartengono a una categoria di disturbi ancora differente.
Sono quadri diagnostici notevolmente diversi, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Affinché una cura sia efficace occorre capire bene di cosa la persona soffre, in modo da poter prescrivere le manovre appropriate.
Non esiste una cura psicologica che vada bene "in generale".
Pertanto deve: 1) reperire un professionista che 2) le faccia una diagnosi adeguata e 3) le prescriva la cura più adatta a lei.
Come dicevo, la prossima volta le può convenire fare qualche telefonata, domandare, cercare di formarsi un'idea del professionista da cui si appresta ad andare.
Può leggere questi articoli per aiutarsi nella scelta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
https://www.giuseppesantonocito.it/art_intervento.htm
- Il disturbo da attacchi di panico è una cosa.
- Le ossessioni un'altra cosa ancora.
- Le compulsioni rientrano fra i disturbi ossessivi, ma riguardano più i comportamenti, mentre le ossessioni più i pensieri.
- L'ansia generalizzata è cosa ancora diversa.
- Il disturbo ansioso-depressivo è una vecchia denominazione non così in uso come una volta, è stata sostituita da diagnosi più precise.
- Le somatizzazioni poi appartengono a una categoria di disturbi ancora differente.
Sono quadri diagnostici notevolmente diversi, non si può fare di tutta l'erba un fascio. Affinché una cura sia efficace occorre capire bene di cosa la persona soffre, in modo da poter prescrivere le manovre appropriate.
Non esiste una cura psicologica che vada bene "in generale".
Pertanto deve: 1) reperire un professionista che 2) le faccia una diagnosi adeguata e 3) le prescriva la cura più adatta a lei.
Come dicevo, la prossima volta le può convenire fare qualche telefonata, domandare, cercare di formarsi un'idea del professionista da cui si appresta ad andare.
Può leggere questi articoli per aiutarsi nella scelta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
https://www.giuseppesantonocito.it/art_intervento.htm
Questo consulto ha ricevuto 26 risposte e 4.3k visite dal 30/07/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.