Ho paura per il mio futuro; tutto mi sembra nero, ombroso e irraggiungibile.

Salve a tutti,
sono una ragazza asiatica di 19 anni e il fatto che io sia asiatica incide notevolmente sulla mia vita perché i miei genitori hanno punti di vista totalmente diversi da quelli dei genitori occidentale. Per farvi capire in senso pratica non mi è permesso di fare molto (mi è proibito andare a qualunque festa in generale, non mi è permesso andare al mare o in vacanza, non mi è praticamente permesso di uscire di casa e tutte le altre proibizioni che potete dedurre da voi).
Il mio problema attuale è che ultimamente mi sento poco motivata in quello che faccio, specialmente in ambito scolastico.
Devo precisare che però scuola vado parecchio bene, infatti sono uscita con 95/100 dallo Scientifico e non ho mai avuto bisogno di ripetizioni ed aiuti (primo perché i miei non avrebbero speso soldi per cose futili come lo "studio" e secondo perché, essendo stata sempre lucida della condizione in cui vivo, mi sono sempre data da fare e ho capito come sfruttare le miei capacità).
Il problema attuale è che io vorrei/dovrei fare medicina. Il "dovrei/vorrei" ha un significato: in pratica i miei genitori visto che vado molto bene a scuola hanno detto che l'unica facoltà che mi farebbero fare è medicina. Il "vorrei" invece è riferito al fatto che quando me ne hanno parlato io mi sono illuminata e ho capito che faceva per me, perché essa riesce a congiungere la mia passione per le materie scientifiche e la meraviglia di poter essere d'aiuto a qualcuno.
Per quanto riguarda il test invece, so che ho ottime probabilità di entrare, per dirvi che ho già fatti un bello schedario di come studiare e se solo riuscissi a seguirlo sono certa che entrerei ma c'è una cosa che mi rende incapace di aprire quei libri! Ho addirittura pensato di non passare intenzionalmente il test e fare un anno di chimica per poi riprovare l'anno successivo quando avrò ripreso al calma interiore ma ho paura che se fallisco i miei non mi faranno continuare gli studi.
Fortunatamente nella nostra scuola vi era uno sportello in cui alcuni psicologi prestavano servizio gratuitamente e li ho consultati all'insaputa dei miei genitori e negli ultimi 3-4 e mi hanno aiutato ma non del tutto.
Quindi mi rivolgo a voi per avere consigli, perché non riesco a studiare per una cosa che mi permetterà di avere un futuro? Perché non riesco a ri-amare alle materie che mi hanno permesso di capire com'è bello il mondo e quanta meraviglia si cela dietro a fenomeni all'apparenza casuali? Forse è dovuto alla mia condizione famigliare anche se ci vivo da anni e ne sono consapevole e sto cercando di far cambiare, con dei risultati, la visione ottusa dei miei genitori?
Sapete a volte quando mi faccio tutti questi problemi avrei voglia di prendermi a schiaffi perché ho una possibilità meravigliosa: quella di poter studiare e di cambiare la mia vita cosa che molte delle ragazza della mia età e nazionalità non possono fare.
Vi ringrazio immensamente in anticipo per i consigli che mi darete.
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Dr.ssa Lara Epifani Psicologo 18
Gentile utente,
ha un progetto piuttosto impegnativo in mente, nonostante la "illumini" come dice lei, è un percorso che le richiederà parecchie energie immagino.
La domanda che le pongo è la seguente, lei da dove trae energia? Cosa la fa sentire bene in questo momento? Cosa la ricarica? Il suo "blocco" non credo sia casuale, credo il suo corpo le voglia comunicare qualcosa, bisogna scoprire cosa.

Dr.ssa Lara Epifani

Cell. 339.11.75.291

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Utente
Utente
La ringrazio della riposta, gentilissima.
Le posso sinceramente dire che da quando ho 12 anni circa ho sviluppato una straordinaria passione per la cultura nipponica. All'inizio mi sono avvicinata al Giappone per mezzo dei fumetti, poi grazie alle trasposizioni cinematografiche di essi, i cosiddetti "anime" e infine all'argomento più ampio ovvero alla stessa cultura Giapponese: le usanza, i cibi, i luoghi, tutto di quel mondo mi affascina. Posso sinceramente dire che quello che mi dà energia è leggere questi fumetti, guardare gli anime e tutto ciò che mi mette a contatto con questa cultura.
Oltre a tutto ciò amo profondamente leggere (la lettura è stata, insieme al Giappone, la mia prima ancora di salvezza si da quanto ho 11/12 anni!) e adesso da un paio di anno ho sviluppato un grande amore anche per i film. Insomma tutto ciò che riguarda libri, film e la cultura Giapponese mi dà quella gioia che mi manca anche se a volte mi rendo conto che non basta.