Sento di aver sbagliato tutto

Salve dottori, è da un po'di tempo a questa parte che sono in quella che mi "piace" identificare come crisi: in famiglia, nello studio e in amore.
Sto con il mio fidanzato da ben quasi 4 anni, anni, che si sono dimostrati da un lato perfetti e dall'altro difficili. Dico difficili fondamentalmente perché dalla parte dei miei genitori mi sento un po'messa con le spalle al muro: a loro non piace molto il suo comportamento (ritardatario, lavora molto, i suoi sono molto rigidi e lui è stato privato di tante cose che solo con me sta riscoprendo. Dimenticavo...Ha 3 anni più di me), dicono che io meriti di meglio. Fino a un mese fa, nonostante qualche dubbio che penso sia normalissimo in 4 anni di fidanzamento (il primo tra l'altro!), non avrei voluto sentire ragioni. Da un po' invece, ho avuto una discussione con mia madre riguardo il suo lavoro che inizierà a togliermi tempo, che è troppo serio. Ho provato a spiegarle che con i soldi che guadagna mi fa regali, mi porta a cena e in giroe che trova sempre il tempo per vedermi, anche sotto casa alle 23. Ma per lei sto solo perdendo la mia adolescenza appresso a un ragazzo che non mi merita. Beh, da quel momento sto vivendo nella paura di star sbagliando, mi sento continuamente giudicata dai miei e ho paura di dare la vera motivazione del perché lui non può uscire in determinate sere. Con lui ne ho parlato e si sente pressato, come se non bastasse mai a me e ai miei. Ha continuato dicendo che se voglio possiamo allontanarci, che il dolore passerà. Mi ha confessato che da un po' credeva che questo discorso, riguardo lui, sarebbe arrivato e ci avrebbe allontanati.
Da quella discussione ho anche iniziato ad avere la paura costante di non far niente di buono della mia vita, di non riuscire a godermi l'estate. Non sono più sicura della scelta scolastica: frequento un liceo e ho ottimi voti in ogni materia, ma da allora non mi sento motivata a continuare, è diventato difficile da un momento all'altro. Non sono più sicura nemmeno sul mio futuro. Avrei voluto studiare psicologia, ma parlando con gli amici di mia madre che sono in universita, ho scoperto che lei non è molto d'accordo con la mia scelta per motivi di possibilità lavorative.
Questo mi sta portando al collasso totale, ho dei momenti in cui mi spengo completamente, riesco a sfogarmi solo con il mio ragazzo, che per fortuna non mi lascia mai sola, e quando lo faccio piango a singhiozzi. La mattina mi sveglio con il pensiero di aver sbagliato ogni cosa e mi accompagna tutta la giornata. Sono in continua ricerca di affetto del mio ragazzo, anche quando è con la famiglia. Non riesco più ad accettare i suoi difetti come prima. Non ho nessuna certezza se non lui che continua ad esserci nonostante lo stia facendo soffrire.
Non so come comportarmi e riprendermi.
A volte ho paura di aver bisogno di aiuto e di non essere compresa.
Grazie per aver preso visione del consulto,
Cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signorina alla sua età un fidanzamento così lungo sicuramente la sta privando della spensieratezza che dovrebbe essere propria della sua età. Il rapporto con il suo ragazzo mi sembra abbastanza complesso anche perchè lui lavora tanto ( ed è giusto così) e peraltro a quanto lei dice, riesce anche a stare spesso con lei , le fa regali , la porta fuori ecc. I suoi genitori sono contrari perchè vedono che lei frequenta un ragazzo che per vari motivi non sembra adatto a lei ed ai suoi anni. Tre anni alla vostra età sono tanti e comportano interessi differenti (lei studia ed è brava a scuola) lui lavora (ovviamente non ha un titolo di studio particolare). Lei vive in famiglia e ci vivrà ancora per diverso tempo, lui è un adulto che lavora e vede la vita da adulto. I vostri interessi di vita stanno divergendo ed infatti vede oggi i suoi difetti, cosa che prima non accadeva. Questi sono tutti segnali che indicano che le vostre vite stanno prendendo percorsi diversi ed è giusto così. Quindi cerchi suoi amici di sempre e ricominci a frequentarli per ritrovare serenità e forza di vivere , anche perchè gli impegni che ha davanti non sono cosa da poco. Mi faccia sapere se le fa piacere. gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Utente
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Buongiorno dottore, la ringrazio della risposta anche se da una parte mi sento un po' confusa. Lei mi sta dicendo che per stare meglio dovrei allontanarlo?
Esco ancora con i miei amici, ci sentiamo spesso, l'essere fidanzata non ha mai condizionato il fattore amicizia perché l'ho messo in chiaro sin da subito con lui.
Il fatto è che i miei problemi sono nati solo dopo la discussione con mia madre. È da allora che mi "pesano" quei difetti, è da quando mia madre ha iniziato a disapprovare la scelta dell'università che sto avendo queste forme di ansia, paura riguardo la scuola e il futuro.
Non so se mi capisce, ma è come se avessi avuto una secchiate di acqua gelida in faccia. Vedere che ai miei questa relazione non va tanto bene, nonostante non ci privino di niente, mi ha sempre fatto pensare. Non hanno mai preso sul serio la relazione, ci hanno sempre paragonati a loro che riuscivano sempre a vedersi nonostante il lavoro, nonostante non avessero potuto. Io e il mio ragazzo non possiamo abbracciarci davanti a loro, non possiamo dimostrarci nessun tipo di affetto, mi guardano perplessi se non lo chiamo per nome ma con nomignoli del tipo "amore". Con la famiglia di lui invece è il contrario. Questo mi ha sempre messo in una condizione di dubbio continuo: forse non è lui quello giusto?
E ora anche il fatto del mio futuro che in parte non viene apprezzato mi sta facendo riflettere molto e vivere non bene.
Grazie ancora per la precedente risposta, farò come ha detto.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signorina lei non mi aveva parlato di discussioni forti con i suoi genitori rispetto al suo futuro universitario. Tenga presente che psicologia è una facoltà composita in cui sono possibili molteplici strade lavorative, ma oggi questo tipo di lavoro è completamente saturo. Una parte consistente di psicologhe oggi va a fare la segretaria proprio per mancanza di sbocchi lavorativi. per molte ragazze (sono per la maggior parte ragazze) rappresenta un pò un parcheggio di comodo per non dover fare delle scelte più impegnative. D'altra parte per seguire la strada della psicologia il percorso è complesso: Per diventare dottore in Psicologia infatti è necessaria la laurea triennale in Scienze e Tecnologie Psicologiche e poi quella magistrale in Psicologia (2 anni). Per ottenere il titolo di Psicologo invece è indispensabile un tirocinio di 1000 ore, il superamento dell’Esame di abilitazione e quindi l’iscrizione all’Albo degli Psicologi. È possibile anche seguire dei corsi di specializzazione post-laurea (obbligatoria tra l’altro per chi desidera lavorare nel settore della sanità) ad esempio in neuropsicologia, counselling, criminologia. Le branche sono molteplici e per aumentare le possibilità di trovare lavoro è consigliabile dedicarsi in modo esclusivo ad un ambito specifico. Le specializzazioni sono per lo più le seguenti:

Istruzione: il settore scolastico offre allo psicologo la possibilità di fornire sostegno ai bambini con difficoltà o disturbi dell’apprendimento, favorire il dialogo tra genitori e insegnanti, organizzare corsi di formazione alla genitorialità.

Sanità e Assistenza Sociale: in questo ambito lo psicologo opera in comunità di recupero, offre sostegno in caso di dipendenze, lavora negli ospedali ad esempio come assistente ai traumatizzati, fornisce consulenze mediche, cura disturbi dello sviluppo e dell’alimentazione, si occupa di prevenzione.

Terza età: la cosiddetta psicologia dell’invecchiamento è tenuta sempre più in considerazione ai nostri giorni. Lo psicologo della terza età assiste gli anziani, li segue in questa importante fase della vita, si occupa della loro salute e risponde a quesiti di sessuologia.

Bambini: lo psicologo favorisce il benessere del bambino e della sua famiglia, aiutandolo in periodi difficili in cui manifesta rabbia eccessiva o depressione, regressioni ma anche nei casi di dislessia o ad esempio di separazione dei genitori.
Immigrazione: lo psicologo svolge un ruolo importante ad esempio presso le cooperative sociali, per favorire l’integrazione psicologica dei migranti, soprattutto quelli forzati.
Selezione e formazione del personale aziendale: lo psicologo del lavoro interviene nei processi di selezione durante i colloqui, valuta il potenziale, misura il rischio da stress da lavoro correlato, gestisce i processi di orientamento al lavoro (anche per quanto concerne il personale militare).

Sport: si occupa del benessere dell’atleta, della sua motivazione, dell’integrazione nella squadra, individua i suoi punti di forza e di debolezza e lo aiuta nella preparazione.

Diversamente abili: il ruolo dello psicologo diventa fondamentale in caso di assistenza dei diversamente abili e delle loro famiglie ( si pensi ad esempio all’handicap in seguito ad incidenti stradali).

Famiglia: lo psicologo aiuta la famiglia in caso di conflitto di coppia o necessità di mediazione, valuta l’idoneità dei genitori in caso di affidamento o adozione e in caso di interventi educativi sui minori (ad esempio nei consultori familiari).

Giuridico-forense: e in generale in campo legale, lo psicologo fornisce assistenza ai minori in tribunale, nel corso di visite domiciliari, valuta l’idoneità per adozioni e affidamenti, fa consulenza negli istituti penitenziari.
Consideri che per realizzarsi in questo settore bisogna fare una attività libero professionale in modo autonomo. Se lei è a conoscenza di questo percorso ne deve parlare con i suoi che sono giustamente preoccupati del suo futuro. Se la vedranno convinta e seria nella sua scelta , vedrà che le saranno vicini.
Per quanto riguarda il suo ragazzo, se non sono convinti che sia quello adatto a lei sicuramente fanno resistenza (e in questo sbagliano) senza fornirle elementi utili a darle elementi su cui ragionare. cerchi la confidenza di sua madre in questo, perchè lei sicuramente può esserle utile in quanto donna e mamma. Purtroppo il papà le sarà meno utile perchè i papà sono gelosi delle figlie (è normale, come le figlie sono gelose del papà). Mi faccia sapere se le fa piacere. cari saluti
gerunda