Probabile depressione

Salve cari dottori, chiedo un consulto per la mia attuale fidanzata, cercherò di essere il più breve possibile. Sto insieme a lei da 4 anni ormai, ha da sempre mostrato atteggiamenti parecchio pessimistici nei momenti bui tra noi, atteggiamenti che ho sempre tenuto sotto controllo poiché l'amore per lei era molto forte. Ha avuto un'infanzia infelice poiché i genitori hanno convissuto insieme pur non amandosi e non ha mai avuto un buon rapporto col padre, ha avuto problemi legati all'alimentazione, sfogava la sua tristezza sul cibo ma è poi riuscita a riprendere in mano la sua vita come meglio ha potuto. Il problema nasce nell'ultimo anno, ho iniziato a lavorare come pilota e ho preso casa a Miami. In questo modo, ovviamente, ci siamo visti molto meno, la sua gelosia paranoica è cresciuta sempre più nonostante le mie continue rassicurazioni, non sono libero di uscire con i miei colleghi, di tardare a risponderle ai messaggi perché sto facendo altro, tutto porta sempre a un suo sfogo rabbioso e inquisitorio. Inizialmente ho cercato di essere comprensivo ma col passare del tempo l'amarezza e il senso di impotenza nel gestirla hanno fatto svanire l'amore, ho affrontato l'argomento con lei più volte e puntualmente ottengo la stessa reazione, lei che si dispera e inizia a sminuire la sua esistenza dicendo che vorrebbe togliersi la vita per non essere più di peso a nessuno. Io, per paura, ho sempre fatto due passi indietro e mi sono fatto forza sperando che le cose sarebbero cambiate, ma è passato già un anno e sono sempre più infelice, lei è l'unica fonte di negatività nella mia vita... Mi sento in gabbia e non so come affrontare questa situazione, mi sento addosso un peso troppo grande per le mie spalle che sta rovinando la mia esistenza poiché ho già 27 anni e vorrei creare una famiglia, ma non posso crearla con lei. Come affrontare una problematica del genere? Lei è ossessionata da me, non è innamorata, non c'è nulla di sano nella nostra relazione ma sento di avere le mani legate poiché temo si faccia del male.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

se non ho capito male il suo problema è come lasciare la sua fidanzata senza che lei faccia gesti inconsulti.
È così?

Non penso ci sia una ricetta da seguire, ma che l'onestà sia l'unica strada da percorrere e che sarebbe buona cosa che le parlasse mentre si trova in Italia per almeno qualche giorno.

Come mai la ragazza non si è mai fatta aiutare, nonostante tutti i problemi che ha avuto?

Sa dirmi di preciso cosa non funziona e non ha funzionato in passato nel rapporto con il padre e che tipo è lui?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua tempestiva risposta Dottoressa, esatto, vorrei saperne di più perché temo di sbagliare approccio.

Le ho spesso consigliato di consultare uno psicologo alla conclusione di questi episodi di crisi, ma lei sembra solo chiudersi ancora più e pochi giorni dopo non vuole nemmeno parlarne, quindi tutto si ripete all'infinito.

Il padre è una persona molto dispotica, all'antica e con una mentalità prettamente maschilista. L'ha sempre trattata come una povera ingenua e lo fa ancora adesso non permettendole alcun tipo di dialogo, le loro discussioni sono composte da urla isteriche e montagne di insulti di un certo peso. Metodo di dialogo che lei automaticamente utilizza anche con me, rendendo il tutto ancora più frustrante. Io le voglio bene, so che ha bisogno di aiuto e di una persona che non le volti le spalle, ma non riesco più ad andare avanti. Mi sento più un tutore che un compagno, passa spesso intere giornate a lamentarsi incessantemente della sua vita e se le faccio notare che il suo atteggiamento è il problema, mi attacca paragonandomi al padre. Tutto questo mi sta turbando nel profondo perché ci penso continuamente, più il tempo passa e più brucia dentro me.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
La ragazza ha delle amicizie o comunque qualcun altro su cui contare?
Se lei la lasciasse si ritroverebbe sola?

Per quanto riguarda il padre, è una persona oltre che maschilista anche poco fedele nei confronti della moglie? Questo potrebbe motivare la paura della ragazza che lei la tradisca.
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Utente
Utente
Ha delle amicizie superficiali, e che inoltre si possono contare sulle dita di una mano. Non riesce a mantenere rapporti di amicizia duraturi perché è diffidente, io sono l'unica persona che lascia entrare nel suo mondo. Questo è un altro motivo che mi tiene legato, so che se io andassi via lei rimarrebbe da sola con i suoi pensieri. Ho atteso e atteso sperando in un miglioramento, ma non vedo neanche il minimo cambiamento positivo. Non coltiva interessi, si è laureata e ha lavorato come commessa per qualche anno, adesso neanche quello. Tutta la sua vita ruota intorno a me, e dato che io invece ho uno stile di vita del tutto differente, non posso dedicarle 24 ore della mia giornata e questo è motivo di lite. Quando ho una mezza giornata libera che potrei sfruttare come svago dal lavoro, devo passarla al telefono con lei o mi rovinerebbe la giornata.

Suo padre ha tradito innumerevoli volte la madre e tutti in casa ne erano al corrente poiché lui non faceva nulla per nasconderlo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' chiaro che non può restare con la ragazza solo perchè si sente in colpa, perchè questo non porterebbe a vivere un rapporto di coppia equilibrato e fondato sui sentimenti reciproci.

Francamente non so cos'altro consigliarle se non di parlarle con calma quando sarà in Italia per qualche giorno spiegandole che i suoi sentimenti sono cambiati, che la sua vita è cambiata e che non vuole prenderla in giro restando assieme a lei.
Non penso ci sia un modo per rendere meno difficile per lei questo discorso e meno duro per la ragazza ascoltarlo.

Può rendersi disponibile a darle un sostegno, se se la sente, e le può consigliare cosa fare come migliorare la sua vita e a chi rivolgersi per farsi aiutare, ma poi sta alla ragazza decidere se attivarsi per cambiare la propria esistenza o meno.

Accetti il fatto che così non potete continuare e che non può fare più di tanto per lei, se ha problemi seri (anche e forse soprattutto dovuti alla vita familiare) che lei non può certo risolvere
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