Disturbi dell'alimentazione, difficoltà relazionali, indecisione, perdita di concentrazione, apatia,

Ciao a tutti! Ho quasi 23 anni e ho appena terminato il primo anno di un corso di laurea magistrale. Non so bene da dove partire, ma sono consapevole del fatto che da circa due anni e mezzo mi caratterizza abbastanza un umore di fondo triste, malinconico e apatico, anche se faccio il possibile per nasconderlo. In generale sono sempre stata una persona molto timida, insicura, indecisa e introversa, e ho sempre visto tutto questo come parte del mio carattere. Al contempo, anche i miei familiari, i miei amici..si sono creati un'idea di me di questo genere: timida, introversa e tutto il resto. Negli ultimi due o tre anni tutto questo si è in qualche modo amplificato, e a periodi intermittenti sono andata incontro a disturbi dell'alimentazione, che non sono scomparsi nel tempo, ma cambiati (durante un periodo di cinque o sei mesi dieta ferrea, seguita da un breve periodo di abbuffate e vomito; nell'ultimo anno e mezzo un'alimentazione più o meno normale ma contraddistinta da abbuffate in alcuni momenti, specialmente quando mi trovavo da sola). Nell'ultimo anno non riesco a studiare e a concentrarmi; sto facendo sforzi incredibili per me in questo momento, per poi raggiungere risultati molto scarsi. Questo, inevitabilmente, mi demotiva sempre più. Inoltre mi preoccupa molto la maniera in cui reagisco a tutto ciò; anziché combattere, mi sento apatica e indifferente. Mi sento apatica anche di fronte a cose semplici ma belle della vita quotidiana, così come a cose brutte. Cerco di nascondere il più possibile tutto questo. A volte cerco didi chiedere in qualche modo aiuto al mio ragazzo, in genere in maniera abbastanza nascosta e implicita. Alcune volte, quando mi sentivo davvero triste e in difficoltà, ho cercato di aprirmi di più con lui e soltanto con lui, raccontando sempre alcune cose ma non tutto..così da mostrare una situazione molto meno drammatica rispetto a quella che è per me. Il mio ragazzo mi è sempre stato vicino, anche se non da molto peso a questa situazione..da un lato per sdrammatizzare e dall'altro perché non sembra niente di così preoccupante (anche lui studia, ha qualche problema familiare..e magari alle volte mi risponde soltanto dicendo "ti capisco, anch'io riesco a concentrarmi con molta difficoltà..ma ancora un po' e abbiamo terminato gli studi"). Ma per me non è così semplice e non voglio accontentarmi di voti bassi o nella media che non mi soddisfanno, di periodi malinconici senza motivo (nel senso che non ne capisco chiaramente i motivi). Inoltre ho un'autostima molto bassa e probabilmente è sempre stato così; questo contribuisce a peggiorare il tutto. Non voglio essere un fastidio per gli altri, anche perché quello di cui parlo mi sembra spesso stupido,banale e nulla di grave rispetto a cose molto,molto peggiori. Spero in un consiglio e in un po' di chiarezza. Infine, soprattutto nell'ultimo periodo sono molto irritabile, anche se cerco non mostrare questa cosa, sfogandomi con me stessa; basti pensare alla mia brutta abitudine dell'onicofagia.
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

mi sembra che lei fatichi parecchio ad accettare di aver bisogno di aiuto e che tenda a sminuire i sintomi e i problemi che la stanno affliggendo ormai da parecchio tempo, pensando che c'è chi sta peggio.

A fine 2015 ha richiesto un consulto simile a questo, ma la situazione parrebbe peggiorata.
In quell'occasione i miei colleghi le hanno dato il consiglio di rivolgersi di persona ad uno psicologo e immagino che lei non l'abbia preso in considerazione: è così?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
È così.. Ho creduto che la situazione fosse migliorata in certi termini, ma a partire dall'anno corrente mi sono ritrovata in una situazione diversa, ma simile.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Questo non le fa pensare che sia il caso di affrontare più decisamente il problema?
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