Fumo e ansia

Salve, sono due anni che fumo sigarette e ultimamente ho notato che fumare mi fa venire l'ansia soprattutto in questo periodo, grazie a questo vorrei smettere di fumare ma non capisco perché ogni volta continuo a farlo nonostante io sia consapevole del fatto che mi faccia aumentare l'ansia,non capisco perché, è come se non voglio privarmi lo stesso della sigaretta nonostante mi provochi questo malessere, voglio smettere però nello stesso tempo non voglio.. non so se ci sia una spiegazione..
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazza,

rispetto alla correlazione tra fumo e ansia può leggere questo interessante articolo della collega Massaro https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3266-fumare-aumenta-o-riduce-l-ansia.html

Rispetto al *perché*, pur sapendo che fumare le provoca ansia, si continua a fumare.... occorre avvalersi di ricerche in ambito della neuroscienza delle dipendenze:
La nicotina della sigaretta in pochi secondi arriva al cervello e determina una grande produzione di dopamina che è un neurotrasmettitore ( una sorta di conduttore di segnali chimici che permette ai neuroni di "comunicare" tra essi) che il nostro cervello produce in situazioni e momenti estremamente appaganti e di piacere e che, proprio per questo, può creare dipendenza. Ecco perché, ogni fumatore tende inevitabilmente a ripetere l'esperienza (rinforzo dello stimolo), e cioè ad accendere la sigaretta. 

Legato a ciò, c'è il fatto che una astinenza della produzione di dopamina nel cervello determina astinenza da nicotina. Ci siamo?
A sua volta quindi, una carenza di nicotina può condurre ad avvertire sintomi sgradevoli da astinenza: tristezza, disturbi del sonno, irritabilità e facile distraibilità, nervosismo, aumento di appetito e peso etc etc etc..

Il nostro cervello, quindi, è come se ad un certo punto ci dicesse: "non smettere di fumare perché mi fa piacere, il piacere è legato ad emozioni come: la serenità, la tranquillità e a sensazioni di benessere o adrenalina. Preferisci provare queste emozioni e sensazioni piacevoli oppure quella sgradevole ansia?"

Tuttavia, come avrà modo di leggere nell'articolo sopra... l'ansia non si abbassa...anzi

Ovviamente esistono terapie mirate e valide, preferibilmente combinate: mediche e psicologiche, per smettere di fumare.

se sono stato poco chiaro oppure vuole chiedere altro o fugare qualche dubbio, lo dica pure

Cari saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
Grazie mille, è stato molto chiaro e gentilissimo. Volevo chiederle anche un'altro consiglio sempre legato all'ansia,vista la sua disponibilità e gentilezza.
Mi capita spesso di avere l'ansia, prima non ero così, ora è come se avessi sempre un peso in gola e nello stomaco, ho avuto anche attacchi di panico, un giorno prima di entrare in discoteca,in mezzo alla fila e un'altro quando ero in macchina con una mia amica.. mi capita spesso anche di estraniarmi quando sono in compagnia, quando sono al centro dell'attenzione, è come se fossi soltanto concentrata su me stessa e il mio stato ansioso, non riesco più a stare tranquilla come prima, l'ansia sale sempre di più, é come se non riuscissi a respirare,la cosa più brutta é che non ne parlo con nessuno perché penso che non potrebbero capire,infatti quando un giorno l'ho detto, nessuno mi ha aiutata, dicendomi che era un solo un momento, per questo dal giorno mi tengo tutto dentro sino a quando finalmente torno a casa e sono sola, non so da cosa potrebbe essere causato questo mio stato d'animo, sono una ragazza di 18 anni che studia ancora e a volte penso che sia troppo presto per avere già questi attacchi d'ansia, non vorrei prendere medicine ma cercare di farcela da sola magari solo parlando e discutendo con qualche psicologo del mio paese.inoltre, un anno fa circa ho avuto una brutta esperienza, ho provato a fumare marijuana per la prima volta che mi ha fatta stare male,il cuore batteva forte, avevo il fiato corto e pensavo di morire, dal giorno non voglio neanche più sentire l'odore.. può essere che io sia cambiata dal giorno o potrebbe solamente essere dipeso dallo stress di questo periodo?
Attendo una sua risposta,saluti.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazza,

Innanzitutto mi preme di congratularmi con lei perché è veramente raro che una giovanissima donna (o uomo) sia consapevole dei propri stati emotivi (nel suo caso l'ansia) e richieda una consulenza in proposito. Già solo questo, rappresenta una importante risorsa per lei. Perché è "partendo" dalla consapevolezza delle nostre vulnerabilità emotive che ci permette di poterci attivare per cercare soluzioni al disagio emotivo che si sperimenta.

Andiamo per ordine rispetto a quanto lei scrive:
1)Tutti i sintomi che descrive, sono verosimilmente ansia - correlati. Questo articolo le potrebbe tornare utile a chiarirsi ulteriormente le idee in proposito. https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

2) è vero, non sempre accade che, anche i nostri affetti più cari che abbiamo come punto di riferimento, riescano a comprendere la sofferenza che periodi di ansia difficilmente gestibile ci provoca. È un evento abbastanza comune. E immagino lei quanto avrebbe voluto sentirsi compresa e ascoltata...
ma a questo deficit di empatia, da parte degli altri, per fortuna si può far fronte ;)

3) "non so da cosa potrebbe essere causato questo mio stato d'animo, sono una ragazza di 18 anni che studia ancora e a volte penso che sia troppo presto per avere già questi attacchi d'ansia". Lei capirà che (dato che siamo online) in questo momento e via web appunto, è impossibile comprendere l'eziologia della sua ansia. Questo è un lavoro da psicoterapia. E sa una cosa? Non occorre tanto comprendere i "perché" si soffre emotivamente, piuttosto risulta estremamente utile comprendere " come" gestire l'ansia. L'ansia è un'emozione che fa parte del nostro corredo cognitivo fin dalla nascita; perché è sempre stata una emozione estremamente positiva fin dalla comparsa dell'uomo sulla terra. Immagini per esempio l'uomo delle caverne che andava a caccia per nutrirsi. Se non avesse avuto l'ansia che potesse essere attaccato ferocemente da qualche animale, non avrebbe mai costruito lance, frecce e trappole per catturare le bestie e nutrire la sua famiglia. Senza ansia, molto probabilmente si sarebbe estinto e noi non saremo qui oggi...
Non c'è un'età definita e definibile in cui si inizia a provare quell' ansia che crea problemi. Non è assolutamente troppo presto. Anzi, le dirò di più, che quanto prima si inizia a sperimentare emozioni sgradevoli, maggiori saranno le possibilità di intervenire positivamente sui sintomi. Non tutto il male vien per nuocere...

4) non necessariamente occorre assumere farmaci (generalmente non si tende a sanitarizzare farmacologicamente un giovane ansioso oltretutto con le importanti risorse che ha e che abbiamo visto sopra) ,verosimilmente, qualche tiro di cannabis (o anche uno spinello intero) difficilmente può essere l'origine esatta dei suoi disagi ansiosi attuali. Ma anche questo, come capire se sia un momento transitorio di stress, non possiamo esaminarlo on Line. Sarebbe impossibile.

Perché non prova a recarsi presso lo spazio giovani del consultorio della sua città o Provincia e richiedere l'aiuto di un/una collega psicoterapeuta con il/la quale poter fare una disamina dei suoi problemi ansiosi e trovare insieme strategie di gestione dell'ansia?
Potrebbe farlo anche privatamente. Sta a lei decidere.

Intanto legga questo https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Aspetto suoi feedback
Cari saluti
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Utente
Utente
Grazie mille dottore, non poteva darmi risposta migliore. Ho letto tutto quello che mi ha allegato, è stato molto utile per capire ancora di più, ora vedrò che fare.
Cari saluti
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Lieto di esserle stato di aiuto

Molti auguri per tutto!
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Utente
Utente
Buonasera, le scrivo di nuovo per chiederle un consiglio per una situazione che va avanti da un po' di tempo.. circa due anni fa ho conosciuto ragazzo, con lui ero davvero felice per come mi faceva sentire e come stavamo insieme,stavo davvero bene,dopo circa un mese ha iniziato a dire che era confuso e che non sapeva più quello che voleva, a quel punto io gli ho detto di fare quello che si sentiva ma di non cercarmi solo quando gli faceva comodo, un paio di settimane dopo mi cerca di nuovo dicendo di essersi pentito di dargli un'altra possibilità ma come aveva già fatto non si comportó bene,un giorno venne ad una festa solo per chiedermi di nuovo scusa e stare con lui, ma dopo un paio di giorni faceva sempre le stesse cose, infatti abbiamo litigato ,non ci siamo proprio lasciati però dal giorno non ci siamo più sentiti.. lui ha avuto anche un'altra ragazza dopo di me.. sono passati due anni e ancora penso a questo ragazzo, forse proprio perché era complicato che mi attirava di più rispetto agli altri, era una persona contraddittoria,un giorno era felice e dolce e l'altro nervoso e confuso,lui era consapevole di essere contraddittorio e spesso me lo diceva..ma nonostante questo mi manca tanto,da una parte vorrei conoscere altri ragazzi per dimenticare una volta per tutte ma quando capita che qualche ragazzo mi cerca é come se avessi paura di uscire e di iniziare un'altra relazione, sento ancora di essere legata a lui e non so davvero cosa fare e come comportarmi anche con un ragazzo che mi cerca e vorrebbe conoscermi..mentre dall'altra vorrei fare qualcosa per risentirlo e riprovare a stare insieme a lui, anche se non so se lui sia ancora interessato..
Aspetto una sua risposta, saluti
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