Dipendenza da Xanax , attaccamento al farmaco

Buonasera ,
Da 6 anni sono in cura con cipralex dose 15 per attacchi di panico, ho avuto buoni risultati. Circa 2 anni fa ho deciso di scendere in modo graduale lo Xanax RP 1 mg e sono arrivato a toglierlo completamente in circa 1 mese grazie al supporto dell ' Escitaloptam.
Il mio problema è il seguente :
Da circa 2 anni ho xanax disseminato ovunque , macchina , ufficio , in tutte le tasche, NON riesco ad uscire di casa se non so di averlo con me, faccio 2/3 km ed entro in zona d' ombra attacchi di panico , gli unici attacchi che ho avuto negli ultimi 2 anni sono stati solo a causa di dimenticanze. Il mio lavoro è il rappresentante, viaggio spesso dall ' altra parte del mondo e non posso immaginarmi di essere ad Istanbul oppure in Messico tutto solo senza xanax gocce in tutte le valige e 10 pillole qui e la. soecifico : non lo assumo MAI :/ tanto che è scaduto già 2 volte - per me è una spalla bella robusta .
Avrei bisogno di un consiglio per riuscire a levarmi questo attaccamento morboso ed inutile . Grazie
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Buongiorno,
Sei anni per gli attacchi di panico mi sembrano davvero tanti.
Senza una terapia combinata: psicoterapia e terapia farmacologica inoltre, le rimane la dipendenza - che lei chiama attaccamento - al farmaco, ed il rischio di assuefazione.

La psiche si abitua al farmaco, si affeziona, lo iper investe di svariati significati.
Diventa un fedele amico.
Un compagno di viaggio.
La panacea per tutti mali.

I farmaci sono utilissimi, ma sempre supervisionati dai clinico che si sono occupati della sua terapia, mai in autogestione.

Ne parli con lo psichiatra che le ha dato la cura, sarebbe più indicato, e con uno psicologo per investigare le cause del suo attaccamento.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Prima di iniziare la terapia farmacologica, ha avuto una diagnosi specialistica di disturbo da attacchi di panico?

Per specialistica si intende:
Psichiatrica o psicologico-clinica

È stato uno psichiatra che le ha prescritto la cura?
Quando ha deciso di scalare lo xanax, lo ha fatto sotto controllo medico o da solo?

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#3]
Utente
Utente
Grazie Dott. Ssa Randone.

dott. pizzoleo : sono in cura da uno Psichiatra che mi ha prescritto CIPRALEX 15 e xanax al bisogno , ho assunto xanax RP 1 per 6 mesi circa poi ho diminuito gradualmente ( sempre consigliato dallo psichiatra ) sono ad arrivare a zero .

Il mio problema non è L assuefazione allo xanax dalla quale sono uscito senza grandi problemi , ma assuefazione psicologica ; ripeto quello scritto nel 1 messaggio : non assumo MAI xanax ma devo sempre averlo in tasca altrimenti entro in una zona d ' ombra vicina All ' attacco di p. Più di una volta mi sono trovato ( per distrazione) fuori casa , a circa 20 km da casa e ho avuto un attacco di panico proprio perché non avevo lo xanax con me ( xanax che non assumo mai ) - avrei bisogno di un consiglio su come procedere per eliminare questa assuefazione solo psicologica dell aver a tutti i costi in tasca un medicinale che non assumo . Esiste un sistema ?

Grazie X la comprensione
[#4]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Concordo con la Collega Randone sulla necessità di abbinare una psicoterapia alla terapia farmacologica. Le dico questo perché è fondamentale inizialmente comprendere come si struttura cognitivamente (quindi a livello di pensieri ed emozioni) il circolo vizioso del suo attacco di panico e trovare, insieme al collega psicoterapeuta, delle strategie di "rottura" del ciclo vizioso stesso.

Ora le faccio un esempio di circolo vizioso del panico. Poi le propongo la mia personale ipotesi riguardo la necessità di avere sempre lo xanax a portata di mano.

Partiamo dal presupposto che il panico altro non è che una estrema acutizzazione dell'emozione dell'ANSIA. È scientificamente annoverato tra i disturbi d'ansia.

Il problema di chi soffre di attacchi di panico è fondamentalmente l'interpretazione erronea che si da ai sintomi che l'ansia porta con sé.
Es: l'ansia porta con sé una serie di sintomi che coinvolgono il sistema neurovegetativo: battito cardiaco accelerato, nodo alla gola, sudorazione etc. Questi segnali vengono interpretati erroneamente da chi soffre di ansia/panico, come "segni" che qualcosa di catastrofico possa accadere: 
- morire? 
- impazzire?
- perdere il controllo di sé stessi? 
Ciò non fa altro che incrementare notevolmente il livello di ansia e i sintomi che quest'emozione porta con sé, fino ad arrivare veramente ad accusare un attacco di panico.
Ma l'ansia non porta ne ad impazzire, ne a morire ne a perdere il controllo.

Lo xanax è verosimilmente diventato per lei, quelli che noi cognitivisti chiamiamo: fattore di protezione dal rischio di sperimentare un nuovo attacco di panico e di mantenimento del timore che ciò possa veramente accadere.
(...)"non assumo MAI xanax ma devo sempre averlo in tasca altrimenti entro in una zona d ' ombra vicina All ' attacco di p."(...)

Cosa vuol dire? Vuol dire che lo xanax è diventato, nel tempo, ciò che -solo al pensiero di poterlo avere a disposizione sempre-
1) le evita la sofferenza e la protegge dalla sofferenza sintomatologica causata da un eventuale attacco di panico;
2) le mantiene comunque l'ansia che possa avvertire il panico. Quindi, senza xanax lei ha l'ansia di provare ansia. Ha l'ansia dell'ansia.

Ecco perché diventa utile una psicoterapia da associare alla terapia farmacologica.
Fondamentalmente per 2 ragioni nel suo caso:
1)comprendere come funziona il circolo vizioso del suo "personale" attacco di panico;
2) interrompere i fattori di mantenimento e protezione; cioè arrivare ad evitare di aver paura e ansia di muoversi senza lo xanax.

Che ne pensa dell'idea? Ci starebbe?
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