Gestione dell'ansia

Gentili Dottori,
scrivo qui nella speranza di ricevere dei consigli importanti circa la mia condizione psicologica attuale.
Sono una ragazza di trent'anni, normopeso, non bevo, non fumo e non assumo alcun farmaco particolare.
All'età di 18 anni ho avuto un forte attacco di panico che mi ha portata a stare chiusa in casa, sviluppando sia il disturbo da panico che quello agorafobico/claustrofobico, ansia, ipocondria, disturbi alimentari.
Questi problemi si sono originati a causa della mancanza di sicurezza con cui sono cresciuta, avendo a che fare con un padre assente e, quando presente, aggressivo verbalmente, ed una madre dedita solo alla cura di mio fratello, che mi ha sempre considerata una dama di compagnia. In poche parole, sono cresciuta sola ma oppressa.
A ventuno anni ho deciso di risollevarmi: ho trovato una brava psicoterapeuta ed in meno di tre anni ho trovato l'amore e mi sono addirittura trasferita in un'altra città, andando a vivere da sola. In questi ultimi anni della mia vita ho affrontato molte difficoltà riuscendo a farmi forza sempre, ma negli ultimi mesi ho avuto un tracollo improvviso. Purtroppo non ho avuto una vita semplice anche dopo il trasferimento, il lavoro trovato mi fa guadagnare poco e non ci sono possibilità di crescita, ho subito mobbing dalle colleghe, pur inviando curriculum non ho ricevuto altre offerte, perciò dal punto di vista economico mi sarebbe anche impossibile cercare un aiuto psicologico. La casa dove sono andata a vivere con la persona che amo si trova in un contesto rumoroso ed i vicini, a delle nostre rimostranze circa rumori continui, hanno risposto con violenza fisica, tanto da farci ricorrere alle querele. Ho avuto lutti importanti (la perdita dei nonni, ai quali ero molto legata), fisicamente non sono al 100% della forma fisica (svolgo un lavoro pesante e sono anemica e soffro di un leggero asma bronchiale), ed i suoceri sono gentili formalmente ma pretendono, in cambio, continua riverenza. L'amore va bene, ma purtroppo la persona con cui sto soffre di paranoie, fobie ed accessi di rabbia (anche queste emozioni sono dovute alla questione economica ed ai problemi relativi alla casa dove viviamo), le pochissime amicizie rimaste sono per pura utilità, io ascolto molto e parlo poco e facilmente le persone mi si attaccano, per sfogarsi sapendo che non vengono da me interrotte, pertanto non è semplice per me vivere davvero tranquilla. Ormai da alcuni mesi il panico è tornato prepotente e non so che fare, ho una paura ed una ipocondria continua ed assurda, ogni istante temo un malore fatale, so di dover cambiare vita ma con tutta la buona volontà e l'impegno non riesco, non ho possibilità economiche, lavoro il doppio delle ore che ho per contratto pagata miseramente, non ho aiuti esterni o persone a cui rivolgermi, la bassa autostima nata nell'infanzia in realtà mi ha sempre accompagnata ed ora si sta riaffacciando...Credevo di aver trovato tanta forza in me, possibile che si sia nuovamente esaurita?
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Dr.ssa Maurizia Falone Percivale Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 10 1
Carissima, la situazione in cui lei si sta trovando pare derivare da oggettive problematiche di tipo economico ed ambientale e necessita di effettivi cambiamenti.
L'unica risorsa preziosa di cui dispone pare essere il Tempo e con quella tenterei di trovare delle nuove soluzioni.
Tempo per Ascoltarsi, per Osservarsi, per individuare nuove Strategie necessarie a trasformare la qualità della sua vita.
Avendo effettuato un percorso di psicoterapia durato ben 3 anni lei ha tutti gli strumenti per svolgere questa auto-indagine e per risollevarsi. Prenda un quaderno e scriva tutte le sue difficoltà e ci lavori sopra.
Ci faccia sapere.
Buon lavoro, cara.

Dr.ssa Maurizia Falone Percivale
Psicologa, Psicoterapeuta Individuale, di Coppia, di Gruppo. Sessuologa Clinica.
Cellulare 3472488618

[#2]
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa,
La ringrazio sinceramente per la Sua risposta.
Come ha giustamente detto, nel corso della psicoterapia effettuata in passato, ho avuto modo di apprendere diverse tecniche per affrontare le possibili problematiche future, e le confermo che spesso metto in atto le strategie apprese per risollevarmi.
Il problema principale è che, al momento, nonostante la mia ferma volontà di cambiamento, per i diversi motivi sopra elencati, mi ritrovo a vivere una vita difficile è che non mi appartiene davvero; fortunatamente la psicoterapia mi ha dato modo di tenere alto l'umore, ma sono i sintomi fisici a spaventarmi, giacché non riesco a controllare i disturbi che mi colgono giornalmente, passo dalla paura di un infarto a quella di un ictus, ho mal di testa, dispnea, tremori, nausee, tachicardie forti ed improvvise, sensazione di svenire, sintomi che dovrei ben conoscere ma che neppure in passato erano stati così intensi, e questi malesseri mi abbattono davvero.
La ringrazio per il consiglio del quaderno, lo metterò subito in atto, e scusi se mi sono dilungata nella risposta.
Buona giornata, gentili saluti!
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Dr.ssa Maurizia Falone Percivale Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 10 1
Carissima, grazie per la sua risposta.
Non mi dilungherò troppo ma, grazie alla sua pregressa psicoterapia, mi permetto di soffermarmi direttamente sulla sua descrizione dei sintomi.
Con estrema probabilità ci troviamo di fronte a forti attacchi di panico che, come avrà appreso, sono dei magnifici segnalatori dei suoi desideri più profondi, quelli inconsci. L'attacco di Panico è un "NO, NON VOGLIO FARE QUESTA COSA" urlato dalla nostra parte più autentica.
Utilizzi questa chiave di lettura e divenga consapevole di quanto e cosa sia divenuto per lei intollerabile. Poi, con calma, inizi a cercare e trovare piccole/grandi soluzioni. È un percorso lento ma le porterà grandi frutti.
Buon lavoro.
Maurizia Falone
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Utente
Utente
Grazie davvero Dottoressa, ha saputo trovare le parole giuste per comprendermi e risollevarmi un pò. Volevo domandarLe se riceve in studio a Roma ed, in caso, dove posso trovare un suo contatto. Grazie mille nuovamente e buona giornata.
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Dr.ssa Maurizia Falone Percivale Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 10 1
Carissima, la ringrazio per la sua gentilezza.
Sì, da metà settembre riprenderò il mio lavoro a Roma.
Nel frattempo lei abbia cura di Sé tramite l'auto-osservazione clinica e le relative annotazioni sul suo quadernetto. Ne trarrà giovamento.
A risentirci più avanti.
Buon "lavoro" ed anche buon divertimento.
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