Mamma opprimente, patologica?

Salve, sono una ragazza di 22 anni.Mia madre ha dovuto affrontare una separazione piuttosto difficile con mio padre, tanto che non siamo più in buoni rapporti da anni. Si sono separati che io avevo 1 anni di età. Niente però di grave. Questa sua "delusione" a parer mio l' ha quasi "scioccata" tanto che da allora non ha avuto più nessuna relazione sentimentale con un uomo. Non si fida più. Aggiungo che lei non ha mai avuto un buon rapporto con sua madre, è sempre stata una figura piuttosto assente nella sua vita. Non ha mai ricevuto il giusto affetto da lei.
Il problema che lei è morbosamente attaccata a me. Non esce con amici, lavora ed il resto del tempo libero lo trascorre a casa oppure esce solo con me. È sempre stata particolarmente severa,ha un carattere molto forte ed è attenta ad ogni minima cosa od ogni minimo gesto mio.
Cerca di tenere sotto controllo la mia vita in ogni cosa che faccio. È come se vivessi in una teca d' oro. Non posso prendere impegni con persone senza chiedere prima il suo consenso, ogni volta che esco ha qualche cosa da ridire, ho l' orario, devo mandarle un mex se cambio locale, a volte devo rincasare presto entro le 21 perché l' indomani lavora e dice che non riesce a dormire bene se sono fuori casa, ha paura che possa succedermi qualcosa. Esco decentemente solo il sabato perché l' indomani non lavora. Sono fidanzata da quasi due anni. Lui e la sua famiglia sono splendide persone ma siccome è più di un anno fuori corso all' università tenta in ogni maniera di manipolarmi per farmelo lasciare, mi dice mandagli questo mex, scrivigli questo etc...Dice che devo pensare al mutuo, alle bollette che dovrò pagare e devo stare quindi con un ragazzo "vincente" e che ha una posizione lavorativa. Ho provato a parlarne con lei varie volte di questa sua oppressione ossessiva. Ma niente non ascolta, finge di non capire. Sono arrivata al punto di scappare di casa ben due volte per un paio di ore. Fa finta di capire la questione e poi dopo una settimana è tutto come prima. Tenta in qualsiasi modo di farmi quasi un lavaggio del cervello, ripetendomi le stesse questioni tutto il giorno. Una situazione davvero per me pesante. sembra quasi che voglia vivere la mia vita perché dovrei fare e dire ciò che vuole lei. Non accetta il fatto che stia crescendo e che devo costruirmi una mia vita, prendere mie decisioni seguendo la mia personalità. Sto iniziando a pensare che questo suo modo di fare sia legato a qualche patologia. Avrei bisogno di un Vostro parere e sopratutto qualche consiglio per poter risolvere questo mio malessere. Aggiungo che non sono una ragazza sprovveduta, non ho mai dato motivo per poter ricevere così tante ossessioni materne. Parlarne di questa mia sofferenza con lei è stato fatto più volte, ribellioni fatte ma sembra non servire a niente. Non so più che fare. Anche il mio ragazzo ed i miei amici hanno notato il suo eccessivo controllo, ritenendo anche loro che ciò sia quasi insopportabile.
Vi ringrazio in anticipo per la cortese risposta
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
< Non accetta il fatto che stia crescendo e che devo costruirmi una mia vita, prendere mie decisioni seguendo la mia personalità. >

Gentile Utente,
un cordone ombelicale forse un po difficile da recidere , data la separazione da suo padre e le apprensioni di doversi occupare a pieno titolo di un figlio da parte di sua madre...un legame intenso che non sembra maturato nel tempo tra voi, quasi come fosse ancora una bambina da proteggere e tutelare.
Forse discutere serve a poco, se il confronto è difficile.
Dovrebbe essere lei a conquistarsi piano piano i suoi spazi di autonomia e indipendenza, non serve mancare di rispetto, né litigare.
Per sua madre credo sia difficile cambiare atteggiamento, se tutto torna come prima dipende anche da lei e dai comportamenti in risposta alle richieste o a quelli che definisce lavaggi del cervello.
Dunque è lei che scrive che può in prima persona cercare di cambiare le cose, anche maturando una distanza emotiva più consona alla sua età in questo rapporto.
Non sarebbe da scartare l'idea di sentire un collega direttamente, che meglio può accompagnarla a cambiare queste dinamiche consolidate nel tempo.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Utente
Utente
Dottoressa Rinella il punto è che io ho già maturato una distanza emotiva nei suoi confronti. Ed è difficile conquistare spazi ed indipendenza senza scontri, perché tende a sopraffare il prossimo nelle discussioni.
Secondo lei questa morbosità ossessiva è scaturita da qualche patologia?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Comprendo le difficoltà, utile tuttavia sarebbe opportuno porre il fulcro della sua attenzione su ciò che nei suoi comportamenti (di lei che scrive) può contribuire a sostenere le dinamiche in atto.
Le reazioni di sua madre probabilmente la fanno sentire costretta a cedere prima o poi alle sue richieste e questo non le consente di fare passi avanti o se li fa poi si trova costretta a retrocedere...ipotizzo.

Per questo le ho suggerito di sentire un nostro collega direttamente, da qui le posso semplicemente suggerire spunti di riflessione, nulla di più.
Alla sua ultima domanda non è possibile rispondere per via dei limiti intrinseci al mezzo virtuale e delle regole deontologiche, nessuna diagnosi né ipotesi in tal senso, tanto più su terze persone, on line. Vale quanto le ho detto in prima replica.

Cordialità