Disturbo borderline di personalità
Buongiorno,
da qualche mese ormai sto cercando di fare un po' di ordine in me stesso cercando di capire ed eventualmente mitigare alcuni miei atteggiamenti che influenzano inevitabilmente le mie relazioni sociali.
Convivo felicemente e la mia compagna riesce a sopportare alcuni miei comportamenti(anche se non so per quanto ancora).
Molto più difficili sono le relazioni con gli altri, mi sono reso conto di non riuscire più(in quanto fino all'adolescenza non avevo troppi problemi) ad instaurare rapporti di amicizia che vadano al di la della semplice conoscenza superficiale.
Ho intrapreso diverse attività cercando di inserirmi. Al principio ho sempre grandi aspettative e provo ad inserirmi cercando di stringere immediatamente rapporti duraturi.....ma dopo un po' se non vedo una risposta all'altezza delle mie aspettative tendo ad annoiarmi e in circa un anno di frequentazione perdo interesse.
Spinto dalla preoccupazione, dato che non credo possa essere solo sfortuna nello scegliere le persone, ho fatto una ricerca in rete e mi sono imbattuto in questa patologia.
Leggendo i sintomi mi sono ritrovato molto. Sono molto umorale, con cambi di umore molto intensi nell'arco di una giornata....sovente per motivi banali.
Non sempre gestisco bene la rabbia, mi sono accorto sovente di perdere la pazienza per banalità. L'ira comunque dura poco e sovente un litigio con la mia compagna, dove mi accorgo di dire cose spiacevoli(sovente rigirando in modo ammirevole la frittata), per me si risolve poco dopo. Solo a mente fredda capisco che magari lei c'è rimasta molto male.
Le relazioni difficili di cui paravo poco prima.
Giornate in cui uno sconforto opprimente rende difficile un qualsiasi contatto umano. Se qualcuno poi si azzarda a riprendermi per questo mio atteggamento mi chiudo e asserisco che quello è il mio carattere.
Difendo molto il mio modo d'essere e se cambio qualcosa di me è solo perchè lo voglio io e perchè mi va di accogliere una richiesta.
Mi accorgo inoltre di avere rapporti senza mezze misure. O chi si relaziona con me è totalmente succube del mio modo d'essere o lo sono io tanto da non riconoscermi in quella persona.
Ora evito di elencare altro.
Dato che Amo molto la mia compagna, che vorrei sposare e con cui vorrei costruire una famiglia, mi piacerebbe capire se questi sintomi sono pure tare caratteriali risolvibili con della buona volontà o se invece hanno radici più profonde. In questo caso cosa mi consigliate?
grazie mille
da qualche mese ormai sto cercando di fare un po' di ordine in me stesso cercando di capire ed eventualmente mitigare alcuni miei atteggiamenti che influenzano inevitabilmente le mie relazioni sociali.
Convivo felicemente e la mia compagna riesce a sopportare alcuni miei comportamenti(anche se non so per quanto ancora).
Molto più difficili sono le relazioni con gli altri, mi sono reso conto di non riuscire più(in quanto fino all'adolescenza non avevo troppi problemi) ad instaurare rapporti di amicizia che vadano al di la della semplice conoscenza superficiale.
Ho intrapreso diverse attività cercando di inserirmi. Al principio ho sempre grandi aspettative e provo ad inserirmi cercando di stringere immediatamente rapporti duraturi.....ma dopo un po' se non vedo una risposta all'altezza delle mie aspettative tendo ad annoiarmi e in circa un anno di frequentazione perdo interesse.
Spinto dalla preoccupazione, dato che non credo possa essere solo sfortuna nello scegliere le persone, ho fatto una ricerca in rete e mi sono imbattuto in questa patologia.
Leggendo i sintomi mi sono ritrovato molto. Sono molto umorale, con cambi di umore molto intensi nell'arco di una giornata....sovente per motivi banali.
Non sempre gestisco bene la rabbia, mi sono accorto sovente di perdere la pazienza per banalità. L'ira comunque dura poco e sovente un litigio con la mia compagna, dove mi accorgo di dire cose spiacevoli(sovente rigirando in modo ammirevole la frittata), per me si risolve poco dopo. Solo a mente fredda capisco che magari lei c'è rimasta molto male.
Le relazioni difficili di cui paravo poco prima.
Giornate in cui uno sconforto opprimente rende difficile un qualsiasi contatto umano. Se qualcuno poi si azzarda a riprendermi per questo mio atteggamento mi chiudo e asserisco che quello è il mio carattere.
Difendo molto il mio modo d'essere e se cambio qualcosa di me è solo perchè lo voglio io e perchè mi va di accogliere una richiesta.
Mi accorgo inoltre di avere rapporti senza mezze misure. O chi si relaziona con me è totalmente succube del mio modo d'essere o lo sono io tanto da non riconoscermi in quella persona.
Ora evito di elencare altro.
Dato che Amo molto la mia compagna, che vorrei sposare e con cui vorrei costruire una famiglia, mi piacerebbe capire se questi sintomi sono pure tare caratteriali risolvibili con della buona volontà o se invece hanno radici più profonde. In questo caso cosa mi consigliate?
grazie mille
[#1]
Gentile Utente,
purtroppo lei ha fatto quello che moltissimi individui oggi fanno: un'autodiagnosi on-line
Tra parentesi una diagnosi non indifferente!
Mi sembra il minimo che lei ora si ponga qualche dubbio.
Se davvero tiene tanto alla sua ragazza e se davvero è preoccupato della sua condizione psicologica, vale la pena arrivare al matrimonio nelle migliori condizioni possibili, non trova?
Per cui le consiglio di effettuare una diagnosi presso uno psichiatra e successivamente una consulenza presso uno psicologo
Dopo questi due colloqui sono certo che avrà le idee molto chiare, e capirà se la buona volontà basta
purtroppo lei ha fatto quello che moltissimi individui oggi fanno: un'autodiagnosi on-line
Tra parentesi una diagnosi non indifferente!
Mi sembra il minimo che lei ora si ponga qualche dubbio.
Se davvero tiene tanto alla sua ragazza e se davvero è preoccupato della sua condizione psicologica, vale la pena arrivare al matrimonio nelle migliori condizioni possibili, non trova?
Per cui le consiglio di effettuare una diagnosi presso uno psichiatra e successivamente una consulenza presso uno psicologo
Dopo questi due colloqui sono certo che avrà le idee molto chiare, e capirà se la buona volontà basta
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta.
So bene che un consulto online su temi di questo tipo non ha gran valore, ma è stato un modo soft per avvicinarmi a quello che forse è un problema.
Non ho mai avuto bisogno di cure di questo tipo e mi sento spaesato, spaventato e imbarazzato.
La paura più grossa è quella di scoperchiare il vaso di pandora. Credo sia più semplice per me credere di essere una persona sana con un caratteraccio piuttosto che una persona malata. Questo sicuramente mi frena.
Come mi frena pensare che possano annidarsi altri problemi che porterebbero ad una vita di sedute, paranoie e fobie. Forse perchè un po' penso che di queste cose chi si crede malato...alla fine ci si ammala.
Non so se sono riuscito a passare il mio stato d'animo.
So bene che un consulto online su temi di questo tipo non ha gran valore, ma è stato un modo soft per avvicinarmi a quello che forse è un problema.
Non ho mai avuto bisogno di cure di questo tipo e mi sento spaesato, spaventato e imbarazzato.
La paura più grossa è quella di scoperchiare il vaso di pandora. Credo sia più semplice per me credere di essere una persona sana con un caratteraccio piuttosto che una persona malata. Questo sicuramente mi frena.
Come mi frena pensare che possano annidarsi altri problemi che porterebbero ad una vita di sedute, paranoie e fobie. Forse perchè un po' penso che di queste cose chi si crede malato...alla fine ci si ammala.
Non so se sono riuscito a passare il mio stato d'animo.
[#3]
Gentile Utente
il suo pensiero è molto chiaro e certamente non è possibile fargliene una colpa,
credo che chiunque sarebbe spaventato dall'avere la certezza di essere affetto da un male. Certamente però il "male" di cui stiamo parlando non cambierebbe in peggio se lei si rivolgesse ad uno specialista il quale, anzi, potrebbe aiutarla a migliorare la situazione partendo dalla attuale linea di base.
E' vero che a volte parlare troppo di un problema ci aiuta ad ingigantirlo ma è anche vero che spesso succede di sperare che nel non affrontarlo questo magicamente scompaia; e se così non fosse? Vuole davvero correre il rischio come farebbe lo struzzo?
Una consulenza specialistica non toglierebbe nulla alle sue certezze ma la aiuterebbe a dipanare i suoi dubbi.
Provi a pensarci
Cordialmente
il suo pensiero è molto chiaro e certamente non è possibile fargliene una colpa,
credo che chiunque sarebbe spaventato dall'avere la certezza di essere affetto da un male. Certamente però il "male" di cui stiamo parlando non cambierebbe in peggio se lei si rivolgesse ad uno specialista il quale, anzi, potrebbe aiutarla a migliorare la situazione partendo dalla attuale linea di base.
E' vero che a volte parlare troppo di un problema ci aiuta ad ingigantirlo ma è anche vero che spesso succede di sperare che nel non affrontarlo questo magicamente scompaia; e se così non fosse? Vuole davvero correre il rischio come farebbe lo struzzo?
Una consulenza specialistica non toglierebbe nulla alle sue certezze ma la aiuterebbe a dipanare i suoi dubbi.
Provi a pensarci
Cordialmente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#6]
Gentile utente
Riguardo alla sua affermazione che le sia più semplice pensare d'essere una persona sana con un caratteraccio piuttosto che una persona malata, mi permetta di farle notare che, anche se può essere semplice, non è detto che sia utile.
Infatti, comunque la si guardi è evidentemente qualcosa che la preoccupa. E questo può vederlo prima di tutto dalle reazioni che lei provoca negli altri e potrà comunque beneficiare delle indicazioni che riceverà dai consulti.
Cordiali saluti
Riguardo alla sua affermazione che le sia più semplice pensare d'essere una persona sana con un caratteraccio piuttosto che una persona malata, mi permetta di farle notare che, anche se può essere semplice, non è detto che sia utile.
Infatti, comunque la si guardi è evidentemente qualcosa che la preoccupa. E questo può vederlo prima di tutto dalle reazioni che lei provoca negli altri e potrà comunque beneficiare delle indicazioni che riceverà dai consulti.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.3k visite dal 03/12/2008.
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