A calcio da e ho problemi con l'ansia da prestazione e ne soffro sempre prima di una partita

Buongiorno,ho 15 anni e gioco a calcio da e ho problemi con l'ansia da prestazione e ne soffro sempre prima di una partita. L' anno scorso,come gli altri anni, ho sofferto di questa situazione di "panico" per l'intera stagione calcistica e mi ha ostacolato molto. A causa di questi attacchi d'ansia e panico non sono riuscito a mostrare il mio talento,poiché non sentivo più la forza nelle gambe,la mia bocca si seccava senza averne più la saliva all'interno e appena ricevevo palla la passavo subito con il timore di perderla o sbagliare. Spesso avevo delle prestazioni pessime in partita, per questo mi capitava di rimanere in panchina ed entrare nel secondo tempo o di neanche entrare. In allenamento e con gli amici gioco bene e tranquillo senza problemi di ansia,mentre in partita è l'opposto. Ho provato a parlarne anche con i miei allenatori però la situazione non è cambiata. L'anno scorso verso la fine della stagione avevo iniziato a giocare con meno pensieri negativi nella testa e questo mi rendeva un po' più tranquillo. Adesso che siamo in estate e non faccio più partite,ho il timore di riniziare la stagione con la stessa mentalità della scorsa annata. Ho fatto ricerche su come risolvere questo problema e ho visto che molti psicologi e calciatori dicono di pensare positivamente. Ho provato a farlo prima di una partita dicendomi delle frasi come: "DEVO FARCELA"... ma nulla è cambiato. Sapete dirmi come combattere questa paura? Io è da 3 anni che ci provo e non so come andare avanti,spero di trovare una soluzione.
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2014 al 2023
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo,
per poterla aiutare adeguatamente sarebbe necessario un colloquio di approfondimento che vada ad indagare i pensieri e le emozioni che prova durante gli episodi che lei definisce di "panico" e poi come attacchi di ansia, durante il gioco a calcio.
Questa sede ovviamente non è quella congrua.
Nel rinviarla ad un/a psicoterapeuta della sua zona, posso però intanto dirle che sicuramente la sua paura non è da combattere, perché più la combatte e più paradossalmente essa aumenta. In un percorso individuale quindi personalizzato può sicuramente riuscire a capire meglio quale sia la sua paura di base, cosa teme che accada, e lavorare su quella insieme coi pensieri che caratterizzano tale paura.
Gli interventi di aiuto più accreditati per i problemi di tipo ansioso sono quelli con approccio cognitivo-comportamentale. Questo approccio può intervenire a vari livelli e in vario modo, ma sicuramente il tema dell'accettazione delle proprie emozioni e dei propri pensieri negativi è il primo passo.
Leggo dal poco che ha descritto che lei istintivamente evita il gioco, passa subito la palla o sta in panchina. Questo viene del tutto naturale a chi vive una forte paura, è il nostro istinto primordiale, "combattimento o fuga o blocco". Ma evitando di affrontare il rischio (di sbagliare?) lei non fa che rafforzare la sua stessa paura.
Non si tratta a mio parere di sostituire il pensiero negativo con quello positivo, ma di affrontare e accettare la specifica paura (capendo prima bene di cosa si tratta) e quindi del pensiero collegato (catastrofico?) e lavorarci sopra magari con l'aiuto di qualcuno esperto nel "campo delle paure".

Un caro saluto.
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