Amici

Buonasera,
vi scrivo per chiedervi un consiglio riguardante i miei rapporti con la cerchia di amicizie.
Mi chiedo, infatti, se può essere normale che una ragazza della mia età (27) possa sentire il peso di un'amicizia di gruppo.
Potrebbe valere la pena continuare a frequentare le stesse persone (amiche di scuola) quando subentra la stanchezza? Mi spiego meglio: sono in gruppo in cui siamo tutte ragazze, ci conosciamo dai tempi delle superiori. Già da qualche anno si sono aggiunti i fidanzati delle mie amiche (e il mio) e abbiamo preso a uscire tutti insieme. Stanno nascendo però situazioni spiacevoli (in realtà ora sono più evidenti, ma più o meno un atteggiamento del genere c'è sempre stato): in assenza di alcune persone, succede spesso che le altre ne parlino male o che si tenda a formare dei "sottogruppetti" per uscite, feste e varie, facendo passare tutto questo sotto silenzio, come una cosa normale che il diretto interessato, ovviamente, non deve sapere o deve accettare come ordinario, se se ne accorge.
Io sono sempre stata una persona un po' schiva e riservata, al di fuori di tutti questi meccanismi, che, sinceramente, per l'età che abbiamo, mi sembrano un po' puerili.
Sento di aver bisogno di aria nuova, di rapporti diversi e più stimolanti, anche perché spesso sono stata quella esclusa e mi sono un po' stancata...
Sto passando un periodo di passaggio in cui non so cosa fare: aspettare e staccarmi un po' e magari tornare quando sarò più serena anche con me stessa, oppure cercare di allargare piano piano il giro delle mie amicizie e conoscere nuove persone?
Dovrei parlare con loro, ma l'ho già fatto in passato e senza risultati. Non me la sento più di fare "buon viso a cattivo gioco": fare finta di nulla sarebbe mentire a me stessa, ma non ho nemmeno del tutto voglia di rompere totalmente i rapporti.
Aggiungo che, magari, sono infantile anch'io a pormi questi problemi, ma questo fatto è una cosa che un po' mi pesa e che vorrei risolvere. Forse dovrei accettare che essere adulti significa anche riuscire a sopravvivere in un mondo difficile, fatto di rapporti non sempre soddisfacenti e autentici.
Aspetto un vostro consiglio e intanto vi ringrazio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

se questo è il suo solo gruppo di amiche penso che sia normale che, dopo tanti anni di frequentazione, ci sia della stanchezza da parte sua e anche il desiderio di conoscere nuove persone.

Probabilmente le dinamiche di un tempo ora le stanno strette, anche perchè si sono accentuate, ed essendo cresciuta sente la necessità di confrontarsi e di avere a che fare anche con qualcun altro.

Visto che ha detto questo:

"Dovrei parlare con loro, ma l'ho già fatto in passato e senza risultati"

vorrei chiederle di preciso cosa ha detto loro e cosa le è stato risposto.

Nessuno fra voi è mai uscito dal gruppo o ha mai allargato la propria cerchia di amicizie finora?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Gentile dott.ssa,
la ringrazio per la sua risposta.

Ho provato in passato a tirare fuori l'argomento, anche perché c'è stato un periodo in cui venivo totalmente esclusa dagli avvenimenti (problemi personali di alcune persone legati al lavoro che venivano discussi con tutto il gruppo a parte me - nonostante io lo sapessi e avessi dimostrato vicinanza e volontà di appoggio, nonché incoraggiamento; rimpatriate dopo mesi di assenza per lavoro all'estero, già organizzate da tempo, di cui io sono stata avvertita dieci minuti prima dell'incontro): non mi è stato risposto nulla.
La scena (imbarazzante) è consistita nel mio sfogo senza nessuna replica, lasciando che io me ne andassi. Silenzio nei giorni successivi.
Mi sono scusata per la mia reazione dopo non molto tempo, perché mi erano venuti molti sensi colpa. Molto spesso non esprimo quello che penso, quando lo faccio è perché accumulo e sto male.

Nessuno è più meno uscito dal gruppo: ci siamo fidanzate quasi tutte insieme e nel gruppo sono entrate altre persone.
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Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Aggiungo: ho detto loro che mi sono stancata di questi comportamenti e gli ho chiesto il perché. Gli ho anche detto che mi piacerebbe che mi venisse detto se mi fossi comportata in modo scorretto con qualcuno.

Aggiungo ancora: ognuno di noi ha comunque avuto altre amicizie, che però, tra figli e trasferimenti di lavoro, hanno visto il crearsi di situazioni diverse.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Mi sono scusata per la mia reazione dopo non molto tempo, perché mi erano venuti molti sensi colpa. Molto spesso non esprimo quello che penso, quando lo faccio è perché accumulo e sto male."

Probabilmente lei è una persona passiva, che tende a scusarsi quando sta subendo un torto invece di fare il possibile per farsi valere.
Se la ignorano e la trattano come ha riferito non vedo infatti di cosa debba scusarsi, e non vedo nemmeno perchè dovrebbe continuare a frequentare questa compagnia quando non la considerano del tutto parte del gruppo.

Alla luce di tutto quello che ha raccontato mi sembra non solo comprensibile, ma anche sano, che lei cerchi di fare altre amicizie e di frequentare altre persone, che abbiano maggiore considerazione per lei.
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Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Grazie dottoressa.
Me ne rendo conto, infatti questo è quello che in più persone mi hanno già rimproverato.

Sto cercando di staccarmi e già da un po' ho interrotto le mie uscite.
All'inizio mi hanno cercata e ho sempre rifiutato. Piano piano (dopo due o tre volte di insistenza), ovviamente nessuno si è fatto più sentire.
Mi chiedo se mi sto comportando correttamente: dentro di me sento che ho bisogno di qualcosa di nuovo, che però non può arrivare subito. Ho bisogno di un'amica con cui parlare, senza che ci sia dopo il gossip di tutto il gruppo.
Non so se è giusto, ma mi sento quasi incapace di avere rapporti normali con altre ragazze senza che succedano cose del genere.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Mi chiedo se mi sto comportando correttamente"

In che senso?
Pensa di essere scorretta se si allontana da un gruppo che non fa nulla per farle sentire che è tenuta in considerazione?
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Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
No, non tanto per questo...
è che, onestamente, credo di avere paura
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Intende allora "correttamente" nel senso di "in maniera efficace" per ottenere quello che vorrebbe, e cioè di non trovarsi da sola e fare altre amicizie?
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Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Sì, col "correttamente" intendo in un modo che possa permettermi di essere corretta non tanto con loro, ma con me stessa
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se questa è la sua sola esperienza di cosa sia un'amicizia è comprensibile che le sembri di non poter avere un rapporto amicale diverso da quelli che ha conservato per così tanti anni, forse unicamente per non restare sola.

Analizzando oggettivamente la situazione se ne dice insoddisfatta e delusa e quindi allontanarsi e cercare altro è la sola cosa che può fare per seguire quello che è il suo interesse, cioè costruire relazioni diverse con gli altri.

Forse si troverà a "legare" con una sola amica, forse entrerà in un altro gruppo: ciò che conta è che non mantenga più quella condotta passiva che l'ha portata a restare ai margini della compagnia, a essere trascurata ed ignorata e a non riuscire prima a prendere le distanze da persone che l'hanno trattata così male.