Problemi con mia madre
Buongiorno Gentili Dottori,
vi scrivo perché vivo una situazione che per me è diventata insostenibile.
Credo di essere una ragazza piuttosto tranquilla: esco poco e quando lo faccio torno sempre a casa in orario, studio, ho delle buone amicizie e non ho mai dato problemi alla mia famiglia.
Nonostante ciò mia madre più di una volta ha mostrato di non essere fiera di me. Perché? Perché non la penso come lei su molte cose.
Io sono atea, la mia massima ambizione non è quella di sposarmi e fare figli e odio l'ipocrisia che dilaga nel mio paese.
Al momento la mia massima ambizione è quella di laurearmi, trovare un lavoro e se accanto a me ci sarà qualcuno dovrà essere qualcuno per cui ne valga la pena. Vedo coppie che stanno insieme "tanto per", senza alcun sentimento, senza alcuna ammirazione l'uno verso l'altro. Io non voglio questo. Non voglio accontentarmi e se non troverò l'uomo giusto per me, preferisco rimanere sola.
Più di una volta mia madre ha mostrato il suo disappunto per questo mio modo di vedere le cose. Tempo fa mi ha definita "mascolina" perché ho ambizioni che, secondo lei, sono "da uomo". Le ambizioni "da donna" sono: sposarsi, fare bambini, sistemare la casa ecc.
Io non critico chi fa una scelta del genere, non la condivido ma non la critico perché credo che ognuno sia libero di fare ciò che vuole. Ma io non sono così e non mi va di essere definita "mascolina" per questo.
Qualche giorno fa stavamo parlando di una coppia di ragazzi che ha deciso di indossare la fedina di fidanzamento. Premessa: mia madre (stranamente) non ha mai condiviso questa usanza delle fedine, ma quella mattina, invece, era di tutt'altra idea. Così ho detto che a me non piace perché mi sembra una cosa inutile. Non appena ho espresso questo pensiero mia madre ha iniziato a dirmi "Con queste idee, rimarrai sola a vita" e "Perché proprio a me una figlia così?". Ecco, la seconda frase mi ha uccisa perché mi sono sempre comportata bene, sono una ragazza responsabile e nonostante ciò è delusa da me.
Così le ho chiesto "Perché cosa ho fatto di male? Non mi sembra di essere una cattiva ragazza, non mi sembra di aver mai causato problemi. E tu mi dici così?". E lei "Infatti non hai mai causato problemi, l'unica cosa è che sei così. Sei cresciuta come tutti in questo paese e tutti la pensano allo stesso modo. Avrei potuto capire le tue stravaganze se fossi cresciuta all'estero, ma sei cresciuta qui come tutti".
A quanto pare, se fossi cresciuta all'estero avrei potuto pensarla in questo modo, ma dato che sono cresciuta in uno schifoso paese del sud devo pensarla come tutti gli altri.
Nonostante io mi renda conto del fatto che i suoi discorsi non abbiano senso, ci rimango male. Credo sia normale per ogni figlio desiderare che i propri genitori siano fieri di lui.
Cosa dovrei fare? Dovrei cercare di non prendermela troppo e andare avanti per la mia strada o dovrei cercare di comunicare con lei per la milionesima volta?
Vi mando i miei più cordiali saluti.
vi scrivo perché vivo una situazione che per me è diventata insostenibile.
Credo di essere una ragazza piuttosto tranquilla: esco poco e quando lo faccio torno sempre a casa in orario, studio, ho delle buone amicizie e non ho mai dato problemi alla mia famiglia.
Nonostante ciò mia madre più di una volta ha mostrato di non essere fiera di me. Perché? Perché non la penso come lei su molte cose.
Io sono atea, la mia massima ambizione non è quella di sposarmi e fare figli e odio l'ipocrisia che dilaga nel mio paese.
Al momento la mia massima ambizione è quella di laurearmi, trovare un lavoro e se accanto a me ci sarà qualcuno dovrà essere qualcuno per cui ne valga la pena. Vedo coppie che stanno insieme "tanto per", senza alcun sentimento, senza alcuna ammirazione l'uno verso l'altro. Io non voglio questo. Non voglio accontentarmi e se non troverò l'uomo giusto per me, preferisco rimanere sola.
Più di una volta mia madre ha mostrato il suo disappunto per questo mio modo di vedere le cose. Tempo fa mi ha definita "mascolina" perché ho ambizioni che, secondo lei, sono "da uomo". Le ambizioni "da donna" sono: sposarsi, fare bambini, sistemare la casa ecc.
Io non critico chi fa una scelta del genere, non la condivido ma non la critico perché credo che ognuno sia libero di fare ciò che vuole. Ma io non sono così e non mi va di essere definita "mascolina" per questo.
Qualche giorno fa stavamo parlando di una coppia di ragazzi che ha deciso di indossare la fedina di fidanzamento. Premessa: mia madre (stranamente) non ha mai condiviso questa usanza delle fedine, ma quella mattina, invece, era di tutt'altra idea. Così ho detto che a me non piace perché mi sembra una cosa inutile. Non appena ho espresso questo pensiero mia madre ha iniziato a dirmi "Con queste idee, rimarrai sola a vita" e "Perché proprio a me una figlia così?". Ecco, la seconda frase mi ha uccisa perché mi sono sempre comportata bene, sono una ragazza responsabile e nonostante ciò è delusa da me.
Così le ho chiesto "Perché cosa ho fatto di male? Non mi sembra di essere una cattiva ragazza, non mi sembra di aver mai causato problemi. E tu mi dici così?". E lei "Infatti non hai mai causato problemi, l'unica cosa è che sei così. Sei cresciuta come tutti in questo paese e tutti la pensano allo stesso modo. Avrei potuto capire le tue stravaganze se fossi cresciuta all'estero, ma sei cresciuta qui come tutti".
A quanto pare, se fossi cresciuta all'estero avrei potuto pensarla in questo modo, ma dato che sono cresciuta in uno schifoso paese del sud devo pensarla come tutti gli altri.
Nonostante io mi renda conto del fatto che i suoi discorsi non abbiano senso, ci rimango male. Credo sia normale per ogni figlio desiderare che i propri genitori siano fieri di lui.
Cosa dovrei fare? Dovrei cercare di non prendermela troppo e andare avanti per la mia strada o dovrei cercare di comunicare con lei per la milionesima volta?
Vi mando i miei più cordiali saluti.
[#1]
Cara Utente,
è molto evidente che quello che interessa a lei e quello che interessa a sua madre è diametralmente opposto, perciò questo è pienamente comprensibile:
"mi sono sempre comportata bene, sono una ragazza responsabile e nonostante ciò è delusa da me".
E' normale che lei rimanga male perchè vorrebbe che sua madre la approvasse e perchè si è tanto sforzata di comportarsi bene per ottenerlo, ma se sua madre è focalizzata unicamente sull'argomento "matrimonio & figli" qualsiasi altra cosa lei possa fare non le andrà mai bene.
Ciò che conta è che lei abbia le idee chiare e che sappia ciò che vuole.
Deve solo iniziare a pensare che sua madre ha diritto di avere la propria opinione, ma che questo non deve avere influenza sul suo modo di pensare: prima o poi si farà una ragione del fatto che lei ha una sua testa e che ha elaborato un piano di vita diverso da quello che sua madre si sarebbe aspettata.
Lasci alla mamma le sue idee e si tenga le proprie, che, fra l'altro, sono sicuramente condivise da molte altre ragazze del Sud che non intendono vivere la stessa vita delle proprie madri.
E' figlia unica?
Sua mamma è casalinga o lavora/ha lavorato?
Suo padre cosa pensa delle sue aspirazioni?
è molto evidente che quello che interessa a lei e quello che interessa a sua madre è diametralmente opposto, perciò questo è pienamente comprensibile:
"mi sono sempre comportata bene, sono una ragazza responsabile e nonostante ciò è delusa da me".
E' normale che lei rimanga male perchè vorrebbe che sua madre la approvasse e perchè si è tanto sforzata di comportarsi bene per ottenerlo, ma se sua madre è focalizzata unicamente sull'argomento "matrimonio & figli" qualsiasi altra cosa lei possa fare non le andrà mai bene.
Ciò che conta è che lei abbia le idee chiare e che sappia ciò che vuole.
Deve solo iniziare a pensare che sua madre ha diritto di avere la propria opinione, ma che questo non deve avere influenza sul suo modo di pensare: prima o poi si farà una ragione del fatto che lei ha una sua testa e che ha elaborato un piano di vita diverso da quello che sua madre si sarebbe aspettata.
Lasci alla mamma le sue idee e si tenga le proprie, che, fra l'altro, sono sicuramente condivise da molte altre ragazze del Sud che non intendono vivere la stessa vita delle proprie madri.
E' figlia unica?
Sua mamma è casalinga o lavora/ha lavorato?
Suo padre cosa pensa delle sue aspirazioni?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Grazie per la tempestiva risposta Dr.ssa Massaro.
Sì, mia mamma è una casalinga e non ha mai lavorato. Non per volontà sua ma perché mio nonno era il classico "padre padrone" del Sud e le ha permesso di andare a scuola solo fino alla terza media. Secondo lui, in quanto "femmina" doveva rimanere a casa a fare le faccende.
Ho un fratello più piccolo che ha 16 anni. Con lui è sempre stata più "flessibile"; con me, invece, è sempre stata più dura. Non so come spiegarlo. Ammetto che in casa fa tutto lei, però a volte quando vede che non studio capita che mi chieda una mano e io la aiuto. Ma chiede sempre a me e se qualche volta capita che io stia facendo altro e provo a dire "Non può aiutarti lui?" (riferendomi a mio fratello), lei inizia a dire che sono pigra, che dovrei vergognarmi perché lui è piccolo (16 anni non mi sembrano così pochi).
Mio padre mi lascia libera di pensare ciò che voglio. A volte quando litigo con mia madre, lui spesso è d'accordo con me ma, appena prova a dirlo, lei inizia a fare come una bambina dicendo "Non sei mai d'accordo con me" e iniziano a litigare. A questo punto lui si ritrova tra l'incudine e il martello e, così, inizia a "giustificare" in qualche modo mia madre e inizia a cercare di farmi capire il suo punto di vista (quasi sempre privo di logica). Alla fine di tutto quella che sbaglia sono sempre io.
Sì, mia mamma è una casalinga e non ha mai lavorato. Non per volontà sua ma perché mio nonno era il classico "padre padrone" del Sud e le ha permesso di andare a scuola solo fino alla terza media. Secondo lui, in quanto "femmina" doveva rimanere a casa a fare le faccende.
Ho un fratello più piccolo che ha 16 anni. Con lui è sempre stata più "flessibile"; con me, invece, è sempre stata più dura. Non so come spiegarlo. Ammetto che in casa fa tutto lei, però a volte quando vede che non studio capita che mi chieda una mano e io la aiuto. Ma chiede sempre a me e se qualche volta capita che io stia facendo altro e provo a dire "Non può aiutarti lui?" (riferendomi a mio fratello), lei inizia a dire che sono pigra, che dovrei vergognarmi perché lui è piccolo (16 anni non mi sembrano così pochi).
Mio padre mi lascia libera di pensare ciò che voglio. A volte quando litigo con mia madre, lui spesso è d'accordo con me ma, appena prova a dirlo, lei inizia a fare come una bambina dicendo "Non sei mai d'accordo con me" e iniziano a litigare. A questo punto lui si ritrova tra l'incudine e il martello e, così, inizia a "giustificare" in qualche modo mia madre e inizia a cercare di farmi capire il suo punto di vista (quasi sempre privo di logica). Alla fine di tutto quella che sbaglia sono sempre io.
[#3]
Probabilmente sua madre ha interiorizzato gli schemi culturali maschilisti che erano presenti nella sua famiglia e li sta utilizzando anche ora, nel chiedere a lei aiuto in casa mentre esenta suo fratello che, a 16 anni, è decisamente abbastanza grande per aiutare a fare qualsiasi lavoro.
L'importante è che suo padre abbia un'altra mentalità e non intenda obbligarla a seguire le orme di sua mamma.
Le suggerisco di non coinvolgerlo nelle vostre discussioni perchè è comprensibile che tenda a mediare e a non dare torto alla moglie di fronte a lei: l'importante è sapere che è dalla sua parte e che non le vuole precludere nulla.
L'importante è che suo padre abbia un'altra mentalità e non intenda obbligarla a seguire le orme di sua mamma.
Le suggerisco di non coinvolgerlo nelle vostre discussioni perchè è comprensibile che tenda a mediare e a non dare torto alla moglie di fronte a lei: l'importante è sapere che è dalla sua parte e che non le vuole precludere nulla.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 14/07/2017.
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