Terminare una relazione con una ragazza borderline
Ciao a tutti,
È insolito, per me, il fatto che ricorra ad un consulto di questo tipo, ma sono davvero preoccupato. Ho letto diversi articoli e saggi autorevoli riguardanti il BPD, e non ho dovuto dedurre alcunché dal comportamento della ragazza che sto frequentando, in quanto fu lei a dirmelo all'inizio della nostra, permettetemelo, trombamicizia. Il fatto che, almeno a parole, ci consideriamo tali, o quantomeno 'amici' dichiarati nelle situazioni sociali, è di sicuro rincuorante, poiché almeno per protocollo non ci sono né diritti o doveri 'di coppia' da pretendere o da aspettarsi reciprocamente. Ma come facilmente intuirete, tutta questa facciata conta ben poco. Sto cercando di lasciarla e di allontanarmi gradualmente, cercando di governare il più possibile la codipendenza. Soprassiedo, ovviamente, sulle ingiustificate esplosioni d'ira, sull'impossibilità concreta di agire sul piano dialogico, sul rancore immotivato che nasce da un dettaglio insignificante. Vorrei premettere che non sono innamorato, ma è una ragazza bellissima di qualche anno più grande di me che incarna alla perfezione il mio ideale di bellezza e stile, pur non essendo tuttavia colta ed elastica mentalmente (per sua natura, intendo). È come se i suoi lineamenti incarnassero un ideale tangibile e raggiungibile per mezzo dei sensi. Ma so che non è amore, né tantomeno la donna della mia vita, anche se non avesse questo disturbo. C'era stata una rottura un anno fa in cui fui io ad andarmene sbattendo, per così dire, la porta. Ma idealizzai la perdita - non lei - e così, ad acqua sbollita, creai una porta per far sì che le occasioni bussassero di nuovo alla mia porta. Non sono una persona particolarmente gelosa, se la mia relazione non è confermata da entrambe le parti, ma resta il fatto che un po' di territorialità la abbiamo tutti, anche nelle frequentazioni più casuali. Ho timore di gravi ritorsioni contro la mia persona e ho bisogno di una guida o di un suggerimento per uscirne e per non cedere alla tentazione di rivederla. So che bisognerebbe adottare un movimento di progressivo distacco, ma la complicità sessuale e tutto il resto fanno la loro parte. Terrei a precisare che il suo BPD è particolarmente grave, spesso mi sembra di incontrare una mina vagante davvero distante dall'essere umano.
Vi rigrazio tanto, anticipatamente.
È insolito, per me, il fatto che ricorra ad un consulto di questo tipo, ma sono davvero preoccupato. Ho letto diversi articoli e saggi autorevoli riguardanti il BPD, e non ho dovuto dedurre alcunché dal comportamento della ragazza che sto frequentando, in quanto fu lei a dirmelo all'inizio della nostra, permettetemelo, trombamicizia. Il fatto che, almeno a parole, ci consideriamo tali, o quantomeno 'amici' dichiarati nelle situazioni sociali, è di sicuro rincuorante, poiché almeno per protocollo non ci sono né diritti o doveri 'di coppia' da pretendere o da aspettarsi reciprocamente. Ma come facilmente intuirete, tutta questa facciata conta ben poco. Sto cercando di lasciarla e di allontanarmi gradualmente, cercando di governare il più possibile la codipendenza. Soprassiedo, ovviamente, sulle ingiustificate esplosioni d'ira, sull'impossibilità concreta di agire sul piano dialogico, sul rancore immotivato che nasce da un dettaglio insignificante. Vorrei premettere che non sono innamorato, ma è una ragazza bellissima di qualche anno più grande di me che incarna alla perfezione il mio ideale di bellezza e stile, pur non essendo tuttavia colta ed elastica mentalmente (per sua natura, intendo). È come se i suoi lineamenti incarnassero un ideale tangibile e raggiungibile per mezzo dei sensi. Ma so che non è amore, né tantomeno la donna della mia vita, anche se non avesse questo disturbo. C'era stata una rottura un anno fa in cui fui io ad andarmene sbattendo, per così dire, la porta. Ma idealizzai la perdita - non lei - e così, ad acqua sbollita, creai una porta per far sì che le occasioni bussassero di nuovo alla mia porta. Non sono una persona particolarmente gelosa, se la mia relazione non è confermata da entrambe le parti, ma resta il fatto che un po' di territorialità la abbiamo tutti, anche nelle frequentazioni più casuali. Ho timore di gravi ritorsioni contro la mia persona e ho bisogno di una guida o di un suggerimento per uscirne e per non cedere alla tentazione di rivederla. So che bisognerebbe adottare un movimento di progressivo distacco, ma la complicità sessuale e tutto il resto fanno la loro parte. Terrei a precisare che il suo BPD è particolarmente grave, spesso mi sembra di incontrare una mina vagante davvero distante dall'essere umano.
Vi rigrazio tanto, anticipatamente.
[#1]
Gentile utente,
La ragazza di cui scrive, ha una diagnosi specialistica di disturbo borderline di personalità, quindi una diagnosi posta da uno psichiatra o da uno psicologo clinico con competenze psicodiagnostiche?
La ragazza di cui scrive, ha una diagnosi specialistica di disturbo borderline di personalità, quindi una diagnosi posta da uno psichiatra o da uno psicologo clinico con competenze psicodiagnostiche?
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#3]
Gentile utente,
Bene sta facendo ad allontanarsene gradualmente soprassedendo alla rabbia, alle difficoltà di un dialogo razionale, al timore della perdita e dell'abbandono, tipici sintomi del DBP.
Le dico questo, perché lei possa comprendere che occorre che "si metta in salvo"da una relazione così profondamente disfunzionale e patologica. E consideri che oltretutto, lei si salva allontanandosi e la sua compagna (attuale? Ex?) ha, per fortuna, degli spazi e tempi terapeutici di cura.
Se lo dovesse ritenere necessario, si avvalga lei di una consulenza psicologica presso un/una collega, al fine di avere un confronto dal vivo con uno specialista che possa "ascoltare" il suo dolore e fornirle delle strategie concrete per gestire e fronteggiare il dolore e l'allontanamento. Non potrà che tornare estremamente utile!
Ps: nei disturbi di personalità puri, la farmacoterapia fa poco o nulla. Meglio una psicoterapia come quella che spero stia seguendo la ragazza.
Cari saluti
Bene sta facendo ad allontanarsene gradualmente soprassedendo alla rabbia, alle difficoltà di un dialogo razionale, al timore della perdita e dell'abbandono, tipici sintomi del DBP.
Le dico questo, perché lei possa comprendere che occorre che "si metta in salvo"da una relazione così profondamente disfunzionale e patologica. E consideri che oltretutto, lei si salva allontanandosi e la sua compagna (attuale? Ex?) ha, per fortuna, degli spazi e tempi terapeutici di cura.
Se lo dovesse ritenere necessario, si avvalga lei di una consulenza psicologica presso un/una collega, al fine di avere un confronto dal vivo con uno specialista che possa "ascoltare" il suo dolore e fornirle delle strategie concrete per gestire e fronteggiare il dolore e l'allontanamento. Non potrà che tornare estremamente utile!
Ps: nei disturbi di personalità puri, la farmacoterapia fa poco o nulla. Meglio una psicoterapia come quella che spero stia seguendo la ragazza.
Cari saluti
[#4]
Utente
Dr. Pizzoleo,
La ringrazio profondamente.
Proprio così, sto letteralmente 'lasciando perdere' gli scatti improvvisi di ira che offendono tanto il mio orgoglio e il rispetto per me stesso.
Quello che desidero, è rimanere in buoni rapporti, conservando un'amicizia distaccata. So che per questo ci vorrà del tempo e tutta l'audacia e la razionalità che possiedo.
Grazie di cuore.
Si senta libero di darmi anche qualche altro suggerimento, nel caso Lei lo ritenga opportuno.
Cordialmente
La ringrazio profondamente.
Proprio così, sto letteralmente 'lasciando perdere' gli scatti improvvisi di ira che offendono tanto il mio orgoglio e il rispetto per me stesso.
Quello che desidero, è rimanere in buoni rapporti, conservando un'amicizia distaccata. So che per questo ci vorrà del tempo e tutta l'audacia e la razionalità che possiedo.
Grazie di cuore.
Si senta libero di darmi anche qualche altro suggerimento, nel caso Lei lo ritenga opportuno.
Cordialmente
[#5]
Nessun altro suggerimento! Noto con piacere che lei è abbastanza consapevole che deve allontanarsi. Per quanto concerne il mantenimento dell'amicizia...di fronte ad un DBP, bisognerà pur sempre tollerare l'incertezza che il suo desiderio (mantenere un'amicizia distaccata), possa avverarsi o meno.
E questo, più che da lei, dipende dai risultati del percorso terapeutico della ragazza.
Le ripeto solo che una semplice consulenza de visu con un/una collega, certamente le tornerà utile!
Lieto dell'aiuto offertole
Molti auguri
E questo, più che da lei, dipende dai risultati del percorso terapeutico della ragazza.
Le ripeto solo che una semplice consulenza de visu con un/una collega, certamente le tornerà utile!
Lieto dell'aiuto offertole
Molti auguri
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11.1k visite dal 13/07/2017.
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